Mosul. Ospedali gestiti dallo Stato islamico: pazienti frustati in corsia e donne costrette a partorire sole
MEDICI SCAPPATI. Come riporta il Washington Post, negli ospedali manca spesso l’energia, così come i medici, che sono quasi tutti scappati dopo l’invasione. I pochi rimasti non possono avere contatti con le colleghe e hanno medicinali insufficienti a disposizione. Parlando con i medici di quattro ospedali della città, sui sette totali, il giornale ha scoperto che infermiere e dottoresse non possono fare i turni di notte e sono costrette a portare il velo integrale e perfino i guanti durante il lavoro.
PAZIENTI FRUSTATI IN CORSIA. In corsia vige un clima da regime. Un medico, che ha preferito restare anonimo come i suoi colleghi, ha affermato di aver visto un paziente litigare con un dottore affiliato allo Stato islamico. Il giorno seguente, un gruppo di miliziani è entrato nell’ospedale, ha prelevato il paziente e l’ha frustato in corsia davanti a tutti, obbligandolo a chiedere scusa al dottore. «Inutile dire – continua – che quelli di noi che non sono affiliati vivono nel terrore».
Se i miliziani sono presenti negli ospedali è perché molti combattenti «sono stati promossi in ruoli civili, come direttori di ospedali. Ma questo è un lavoro civile. La gente non è affatto la loro priorità». Tra settembre e ottobre, secondo alcuni attivisti presenti in città, almeno cinque medici sono stati uccisi. Un farmacista è scomparso per aver fornito medicinali a una donna non correttamente velata.
SANITÀ FALLITA. A causa del fallimento del sistema sanitario, i terroristi hanno dovuto modificare alcuni regolamenti: attualmente infermiere e dottoresse possono collaborare con i loro colleghi e le donne possono essere visitate da uomini se il problema non riguarda la ginecologia. Molti medici, inoltre, vengono ancora pagati da Baghdad visto che lo Stato islamico non riesce a garantire uno stipendio superiore ai 200 dollari al mese, mentre in precedenza i dottori venivano pagati almeno mille dollari al mese. Per incassare il nuovo stipendio, a turno, un medico al mese può recarsi a Kirkuk nelle banche governative.
TRASFUSIONI DI SANGUE. Molte farmacie sono anche a corto di medicinali e per questo importano farmaci illegalmente dall’esterno mentre i terroristi chiudono un occhio. L’ultima emergenza è legata al sangue: la banca del sangue di Mosul è stata quasi svuotata dai miliziani per curare chi veniva ferito in guerra e per i civili non è rimasto quasi più niente per le normali trasfusioni. Per questo, chi ne ha bisogno, deve recarsi in ospedale con un donatore che si renda disponibile per il prelievo sul momento.
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!