Per i giudici l’attentatore di Tarragona ha diritto all’eutanasia senza finire a processo
Le sue vittime chiedono giustizia in aula, ma per i tribunali nessuno può interferire con la morte assistita di Marin Eugen Sabau. Un precedente pericoloso
Le sue vittime chiedono giustizia in aula, ma per i tribunali nessuno può interferire con la morte assistita di Marin Eugen Sabau. Un precedente pericoloso
Terzo rapporto sul Maid, il primo dall'approvazione della legge che ha eliminato il requisito di una “morte naturale prevedibile”. «Abbiamo bisogno di una comunità che si prenda cura delle persone, non che le uccida»
Far saltare il meccanismo di protezione minima assicurabile ai più deboli significa porre fine della civiltà del diritto fondata sulla persona in favore di una concezione del diritto inteso come pura volontà di chi esercita il potere
Lavorava con Veronesi, era favorevole alla "dolce morte", poi si è ammalata di cancro: «Ho stracciato il mio testamento biologico. Non lasciamo soli i pazienti, potenziamo le cure palliative. La vita si può vivere fino in fondo». Videointervista a Sylvie Menard
Giudici e medici londinesi hanno derubato l’umanità di un altro dono di Dio, hanno derubato la società di un’esperienza di bene che avrebbe diffuso altro bene per tutti. Hanno esercitato un potere illegittimo
“Liberi fino alla fine?”. Non proprio. Secondo le direttive appena approvate dalla Federazione elvetica dei medici i pazienti non possono pretendere la morte assistita e i curanti sono liberi di rifiutarla. Exit, Lifecircle e Dignitas sul piede di guerra
Nel Regno Unito l'Alta Corte ha autorizzato il personale medico-sanitario del Royal London Hospital a distaccare il ventilatore del dodicenne Archie Battersbee, contro il volere dei genitori e «nel suo interesse»
Centomila marciano contro le leggi di Sánchez, «ma nel 2009 erano un milione e mezzo. Tra loro, i Popolari che non avrebbero poi affossato quelle di Zapatero. Il PP oggi sbanca in Andalusia, ma di Ayuso ce n'è una sola». Intervista a Javier Ortega
Media soddisfatti e Radicali esultanti dopo la morte del tetraplegico marchigiano in seguito a iniezione letale. Così la cura smette di essere un'opzione, la "diga" sta per crollare
L'incredibile storia di Kat (nome di fantasia), trentenne affetta dalla sindrome di Ehlers-Danlos, alla quale lo Stato ha offerto l'eutanasia al posto delle cure. «Vorrei vivere, ma se non posso curarmi non mi resta che morire»
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