I sondaggi confermano: la partita determinante si giocherà su occupazione, salari, inflazione. Dati e numeri, però, conteranno solo fino a un certo punto
Ecco perché alle elezioni di novembre «la più iniqua delle tasse» minaccia di punire i democratici americani ben al di là delle effettive colpe e dei risultati concreti (tutt’altro che negativi) della “Bidenomics”
Il presidente e candidato democratico abbandona la corsa presidenziale. Come può ancora essere considerata credibile quella stampa liberal che prima lo ha protetto e poi lo ha scaricato?
Votato soprattutto dai giovani, l'economista libertario che ha stravinto le presidenziali vuole una riforma finanziaria radicale e la chiusura della Banca centrale. Dovrà governare coi moderati e promette una «rivoluzione liberale»
I dati delle euro-economie suggeriscono di attendere gli effetti degli aumenti già decisi, invece di affrettarne altri. Come dice Panetta, «la continuità della politica monetaria importa tanto quanto il suo livello»
L’economista incolpa la recessione tedesca e la «politica dissennata» della Bce sui tassi di interesse. «Servono investimenti e riforme delle regole dei trattati europei che impediscono gli aiuti di Stato»
Come ogni estate salgono i costi di voli aerei e benzina. C'entrano l'aumento dei costi e l'equilibrio domanda-offerta. «Il "sistema ferie" in Italia non è flessibile. La politica può intervenire sulla tassazione». Intervista ad Andrea Giuricin
Una Bce non priva di colpe ha deciso di combattere “la più odiosa delle tasse” che colpisce il potere di acquisto delle famiglie. La Meloni dovrebbe sostenerla. Invece è costretta a contrastarla
Perché «combattere la domanda interna» e «spaccare un mercato del lavoro che migliora per la prima volta in 40 anni»? Sul Financial Times i dubbi degli esperti in merito alle scelte di Christine Lagarde