«Perché stiamo nella Cisl e non nella Cgil o nella Uil?»
Rocco Buttiglione sulla scelta di campo sindacale del Movimento Popolare in funzione di un preciso «impegno culturale per l’unità dei lavoratori»
La rubrica “Memoria popolare”, a cura della Fondazione Europa Civiltà, tratta temi attinenti la storia del movimento cattolico popolare in Italia, cioè i tentativi di esprimere la soggettività politica e sociale dei cattolici in epoca post-unitaria attraverso iniziative mirate alla trasformazione delle strutture e una produzione intellettuale originale, con particolare attenzione agli anni Settanta e Ottanta del XX secolo.
Rocco Buttiglione sulla scelta di campo sindacale del Movimento Popolare in funzione di un preciso «impegno culturale per l’unità dei lavoratori»
Così Buttiglione nel 1978 spiegava l’importanza e gli elementi generatori di una unità che «non è imposta ed è liberante, capace valorizzare tutte le esperienze, il contrario della chiusura»
I tratti di una nuova presenza cristiana dentro le fabbriche negli interventi al convegno del 1978 su Movimento Popolare e mondo del lavoro
L’intervento di Mario Spotti al convegno del 1978 in cui fu presentato l’Ufficio Lavoro di Mp: un vera testimonianza di come la fede giocata apertamente incida in qualunque luogo, sindacati inclusi
Il contributo determinante del Movimento Popolare al superamento dell’impostazione monopolistica statale dell’educazione in Italia, verso la parità scolastica
Così negli anni della Riforma sanitaria il Movimento Popolare favorì, con la rivista “Società e Salute” ma non solo, la presenza di esperienze innovative nel nascente Sistema nazionale
Grazie alle intuizioni maturate “sul campo” da alcune comunità di medici, la critica al modello basato su potere ed efficientismo iniziò a divenire una vera e propria alternativa
Così negli anni Settanta, davanti alle divisioni del mondo cattolico e alla crisi della Dc, prese corpo a partire da Cl il desiderio di una presenza chiaramente cristiana nella società
Quando Morra invitò Cl a pretendere «pluralismo nelle scuole per superare l’egemonia antidemocratica liberal-radicale e marxista; pluralismo di scuole per dare alle famiglie reale possibilità di scelta»
Dopo Del Noce, tocca a Gianfranco Morra denunciare l’azione omologante prodotta dal «disegno socialtecnocratico» egemone nella scuola italiana. Correva l’anno 1976
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241
Direttore responsabile
Emanuele Boffi
Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Via Traù, 2 – 20159 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851
Redazione
Via Traù, 2 – 20159 Milano
+39 02.51829864
[email protected]
Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2023: euro 270.804,48. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell'articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70