Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Israele
    • Cina
    • Terrorismo islamico
    • Cristiani perseguitati
  • Politica
    • Unione Europea
    • Riforme costituzionali
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
    • Giustizia
  • Economia
    • Pnrr
    • Inflazione
    • Auto elettriche
    • Lavoro
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Blog
    • La preghiera del mattino
    • Lettere al direttore
    • Il Deserto dei Tartari
    • Casca il mondo
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Dicembre 2023
    • Novembre 2023
    • Ottobre 2023
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Israele
    • Cina
    • Terrorismo islamico
    • Cristiani perseguitati
  • Politica
    • Unione Europea
    • Riforme costituzionali
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
    • Giustizia
  • Economia
    • Pnrr
    • Inflazione
    • Auto elettriche
    • Lavoro
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Blog
    • La preghiera del mattino
    • Lettere al direttore
    • Il Deserto dei Tartari
    • Casca il mondo
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Dicembre 2023
    • Novembre 2023
    • Ottobre 2023
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Interni

«Il Jobs Act di Renzi irrigidirà ancora di più il mercato del lavoro. L’articolo 18? È già acqua passata»

Intervista a Michele Tiraboschi (Adapt) sulla riforma del lavoro. «A leggere i giornali sembra che il governo voglia ripetere gli errori di Monti-Fornero»

Matteo Rigamonti
24/09/2014 - 2:00
Interni
CondividiTwittaChattaInvia

“Chi licenzia perde gli incentivi”, titolava lunedì 22 settembre il Corriere della Sera anticipando i contenuti della riforma del lavoro che il governo Renzi si accinge a scrivere, dopo la delega ricevuta dal Parlamento. Due dovrebbero essere le forme di rapporto: autonomo e dipendente. Con quest’ultimo che si divide a sua volta in tempo determinato e tempo indeterminato “a tutele crescenti”. Scomparirebbe così l’articolo 18 (con il reintegro sostituito, almeno nei primi anni, da un’indennizzo) e per tutti i nuovi assunti secondo il contratto a tutele crescenti le aziende beneficerebbero di sconti sul costo del lavoro. Sconti che però andrebbero restituiti allo Stato in caso di licenziamento nei primi tre anni.
L’impianto della riforma non incontra l’apprezzamento del giuslavorista Michele Tiraboschi (foto sotto), allievo di Marco Biagi, direttore del centro studi Adapt. «Con questa riforma – spiega Tiraboschi a tempi.it – c’è il rischio di ripetere gli errori del passato, della riforma Fornero e del primo Jobs Act, ovvero novità di legge calate dall’alto che nulla hanno a che fare con una logica sussidiaria e partecipativa». E che non seguono la direzione verso cui stanno già evolvendo il mercato del lavoro e le scelte delle imprese.

Professor Tiraboschi, minacciando di ritirare gli incentivi in caso di licenziamento si rischia di scoraggiare ulteriormente le assunzioni?
Se veramente l’azienda, come si è letto sui giornali, fosse tenuta a restituire l’incentivo per i neoassunti in caso di licenziamento nei primi tre anni delle tutele crescenti, credo che, paradossalmente, ci troveremo di fronte al più grande disincentivo possibile per le nuove assunzioni. Senza contare che, come accade ogni volta che si stravolge l’impianto della legislazione sul lavoro, anche in questo caso si verifica il fenomeno per cui le aziende bloccano le assunzioni in attesa di vedere come cambierà davvero la legislazione. Cosa che non sapranno prima di sei mesi o addirittura un anno, quando la riforma del lavoro sarà operativa.

Insomma, non c’è speranza per chi vuole lavorare in questo paese?
Ricordiamo, a beneficio dei lettori, che stiamo parlando soltanto di indiscrezioni di stampa. Per fortuna, infatti, la delega concessa dal Parlamento al governo in materia di lavoro è precisa al riguardo, e non fa riferimento a una simile eventualità. Così come non vi si trova la richiesta di sfoltire o abrogare alcuno dei contratti esistenti, ma soltanto quella di semplificare le tipologie attuali. L’ipotesi che si è appresa dai giornali di ridurre la scelta tra tempo indeterminato e tempo determinato, sopprimendo così il lavoro intermittente, i contratti a progetto, la somministrazione e le agenzie interinali, ricalcherebbe sostanzialmente l’impianto della riforma siglata dal duo Monti-Fornero. Una riforma che, come sappiamo, ha già fallito l’obiettivo.

Offerta Natale 2023 su abbonamento regalo a Tempi Offerta Natale 2023 su abbonamento regalo a Tempi Offerta Natale 2023 su abbonamento regalo a Tempi

Posto che il lavoro non si crea per legge, cosa dovrebbe fare Renzi per agevolare le assunzioni?
Questo governo dovrebbe avere il coraggio di fare una battaglia dura fino in fondo per portare il paese nel futuro. L’articolo 18, infatti, o si elimina del tutto o si mantiene per tutti. Una soluzione pasticciata, che prevede che l’articolo 18 resti in vigore per chi è già stato assunto mentre per i nuovi assunti non valga più (eccetto che per il pubblico, dove di superamento dell’articolo 18 non si è nemmeno parlato), non cambierà nulla. Anzi complicherà ulteriormente le cose, soprattuto per i più giovani. Per loro oltretutto la scelta non è neanche tra tempo determinato e tempo indeterminato, ma quasi sempre tra uno stage e un contratto a progetto o una partita Iva. Infatti lo scenario che si prospetta lascia purtroppo ipotizzare che le imprese manterranno ancora a lungo chi hanno già assunto, mentre il mercato del lavoro si irrigidirà ulteriormente per chi sta cercando di entrare.

Intende dire che non c’è alternativa ai contratti precari?
Sto dicendo che il mercato del lavoro è cambiato. L’articolo 18 è l’eredità di un’epoca che non c’è più, dove il licenziamento era la massima espressione del lavoro “fordista”, di una struttura verticistica di comando e controllo, della supremazia del “padrone” sull’operaio. Il lavoro moderno, invece, è più autonomo, il rapporto tra datore e dipendente si è fidelizzato, è più intenso e non è la minaccia di licenziare una persona che aumenta di più la sua produttività. Senza contare che il ciclo di vita della stragrande maggioranza delle aziende è più breve di un tempo, le imprese nascono, vivono e muoiono molto in fretta, nel giro di tre o quattro anni, e si sta diffondendo una logica di rete. Tutto ciò non può essere ingabbiato in schemi tradizionali del passato. Non è l’articolo 18 ad essere “vecchio”, è vecchio il concetto stesso di tempo indeterminato.

Quindi qual è l’alternativa agli stage e ai contratti a progetto?
Al netto di alcune dichiarazioni altisonanti, ci sarebbe, in realtà, ancora da far dialogare sul serio il mondo della scuola e dell’università con quello del lavoro, specie per quanto riguarda tutte quelle figure tecniche e specialistiche che sono la parte vitale dell’impresa. Ma la vera riforma del lavoro, in Italia, l’ha già fatta l’ultimo governo Berlusconi nel 2011, quando l’allora ministro del Lavoro Maurizio Sacconi ha fatto introdurre l’articolo 8 nella legge finanziaria. E che ora è a tutti gli effetti una legge dello Stato. È la norma che prevede la contrattazione decentrata tra aziende e sindacati, in materia di orari e retribuzione, con la possibilità di stipulare contratti e accordi di produttività in deroga allo Statuto dei lavoratori, anche nella parte che riguarda i licenziamenti, eccezion fatta per quelli discriminatori. Ma non è solo questo. L’articolo 8, infatti, prevede, in cambio della deroga, la partecipazione dei dipendenti ai profitti, sposando una logica più sussidiaria e partecipativa e riportando al centro delle relazioni industriali la produttività.

Perché, dunque, della contrattazione decentrata non si sente mai parlare?
Si tratta di un’opera artigianale, sommersa, quasi clandestina, che alcune aziende stanno conducendo da tempo con i sindacati locali, all’ombra delle grandi confederazioni. Alcune di esse, infatti, esercitano ancora troppo spesso un diritto di veto, scegliendo di non firmare gli accordi e dimostrando così di non voler innovare le relazioni di lavoro. Ed è il motivo per cui, forse, si è ancora una volta tornati a discutere dell’abolizione per legge dell’articolo 18. Ma l’articolo 18 è già stato superato, grazie all’articolo 8 e alla contrattazione decentrata. Di accordi di questo tipo potrebbero essercene già centinaia, nessuno lo sa con precisione, ma speriamo che diventino sempre più frequenti in futuro.

@rigaz1

Tags: art. 18articolo 18articolo 8articolo 8 sacconicontrattazione decentratacontratto a tutele crescentiJobs actLavoroMatteo RenziMaurizio SacconiMichele Tiraboschiprecariatoriforma Fornerosindacatistatuto dei lavoratoritempo determinatotempo indeterminatotutele crescenti
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Matteo Salvini

Le molte carte che possono giocare i moderati-conservatori. Salvini permettendo

6 Dicembre 2023
Gruppo di medici in una corsia di ospedale

La rivolta dei medici ha giuste ragioni, ma per cambiare le cose serve gratuità

6 Dicembre 2023
Landini Bonomi Cgil Confindustria

Landini, Bonomi e la mediocrità dei corpi intermedi

30 Novembre 2023
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio (s), e il ministro della Difesa, Guido Crosetto, alla Camera. Roma, 19 luglio 2023 (Ansa)

Giustizia. Qualche riforma in più, qualche intervista in meno

28 Novembre 2023
Da sinistra, il segretario della Cgil, Maurizio Landini; il segretario della Cisl, Luigi Sbarra e il segretario della Uil, Pierpaolo Bombardieri, al loro arrivo al Tavolo sindacati-Ministero del Lavoro sulla previdenza alla presenza del ministro Elvira Calderone. Roma, 26 giugno 2023 (Ansa)

Un altro sindacato è possibile

17 Novembre 2023
Salvini Landini sciopero

Landini e Bombardieri “ubriachi”, Salvini fa il comiziante

16 Novembre 2023
Per commentare questo contenuto occorre effettuare l'accesso con le proprie credenziali.

Video

pizzaballa
Video

In spem contra spem – L’incontro con il cardinale Pizzaballa

Redazione
28 Ottobre 2023

Altri video

Lettere al direttore

Un momento dei funerali di Giulia Cecchettin, Basilica di Santa Giustina a Padova, 5 dicembre 2023 (Ansa)
Blog

Il funerale di Giulia Cecchettin e la lezione dell’angelo del Burundi alla giornalista di sinistra

Emanuele Boffi
7 Dicembre 2023

Read more

Scrivi a Tempi

Foto

“La prima luce dell’universo”, opera realizzata in ferro saldato e bombola esplosa da Giorgio Salvato
Foto

La prima luce dell’universo

1 Dicembre 2023
Foto

Nel centro di Tel Aviv una grande tavola attende gli ostaggi. Il posto di Kfir e Ariel Bibas

30 Novembre 2023
Alba sul monte Sinai
Foto

Sarebbe successo qui. Memorie di un viaggio in Terrasanta

15 Novembre 2023
Roberto Perrone
Foto

Roberto Perrone protagonista a BookCity Milano

14 Novembre 2023
Locandina di invito all’incontro “Dove vai Europa?”
Foto

Dove vai Europa?

6 Novembre 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Via Traù, 2 – 20159 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Via Traù, 2 – 20159 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Dicembre 2023
    • Novembre 2023
    • Ottobre 2023
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Israele
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Riforme costituzionali
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
    • Unione Europea
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Pnrr
    • Patto di stabilità
    • Inflazione
    • Auto elettriche
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Blog
    • Lettere al direttore
    • La preghiera del mattino
    • Casca il mondo
    • Il Deserto dei Tartari
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Tempi Media
    • News
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist