E adesso ribeccatevi Beppe Grillo (ma quand’è che se ne va su Marte?)

Di Luigi Amicone
05 Dicembre 2020
Chissà perché il fondatore del M5s se ne esce proprio ora contro il Mes e invocando patrimoniale e tasse alla Chiesa. Dietro le sue mosse c'è sempre un fine machiavellico
Beppe Grillo

Cronache di mezzo lockdown / 16

“Patrimoniale e tasse alla Chiesa”. E adesso ribeccatevi Beppe Grillo. Quello che nell’agosto 2019 fu tutto pappa e ciccia con il “pidimenoelle” e che si spinse ad abbracciare il clero costituzionale pur di non andare alle elezioni. Fu così che lo stratega ligure portò a casa un governo Conte 2 che è l’esatto contrario politico del governo Conte 1.

Chissà che sorpresa per quei chierici che sono ancora oggi molto attivamente vicini al governo giallo-rosso! I quali, proprio nel momento in cui compiono il loro massimo sforzo di evitare polemiche pretestuose non nascondendo l’obiettivo di portarci in dono tra il bue e l’asinello il consenso dei cattolici a Giuseppe Conte, taaac, si beccano il risorgimento anticattolico di Beppe Grillo.

Fatto misterioso, per altro. Grillo era scomparso dalla scena pubblica da molti mesi. Era rimasto in silenzio, stretto tra le ferite domestiche e le crisi d’identità pentastellate. Come mai l’Elevato si è riaffacciato alla ribalta politica giusto ieri e per dare man forte alla linea veterocomunista dei governativi giulivi? Strilla infatti Repubblica avvertendo da parte del Pd il rischio di una crisi di Capodanno: “M5S, Grillo affossa il Mes: ‘Strumento inadatto. Meglio patrimoniale e Imu alla Chiesa’”. 

Cosa ci sia dietro questa improvvisa fiammata del padre padrone non è ancora chiaro. Una dichiarazione politica pro Di Battista e di chiamata demagogica alle armi della sinistra più veterostatalista? O una velata minaccia di caduta del governo ove il giudice di Tempio Pausania decidesse di portare a processo Grillo Jr. e la sua brigata accusata di violenza sessuale (con sovrappiù, raccontano le carte, di ripugnante galleria fotografica?).

Certamente non è della natura della conversione berlusconiana. Il Cavaliere infatti prima annunciò di votare il Mes. Poi, guardandoci bene dentro, ha capito che razza di pistola puntata alla tempia c’è dentro. Infine, quando l’Elevato entra come un elefante nella cristalleria che si sta rivelando ogni giorno che passa l’alleanza Zingaretti-Di Maio, c’è sempre una ragione machiavellico-movimentista.

Purtroppo non ci crediamo per niente al despota illuminato. Noi crediamo che l’Elevato continui a fare gli affari suoi spacciandosi Beppe Grillo per un genio della politica italiana almeno quanto Elon Musk si è rivelato un genio dell’impresa e della finanza internazionale.

Bene. A Grillo manca solo la prova di andare a impiantare il suo genio sul pianeta rosso – come sta facendo il genio di Tesla – lanciando i suoi in una avvincente impresa di navigazione verso Marte e conquista dello spazio. O per lo meno, l’Elevato sia così elevato da scatenare una patrimoniale spaziale, non solo per gli italiani e per la Chiesa cattolica, ma anche per le intelligenze celesti che noi ancora sottovalutiamo.

Insomma, Grillo, dica la verità, era lei colui che si celava dietro lo pseudonimo Felix Baugmartner? Ci faccia ancora sognare e invece della patrimoniale si butti ancora giù!

Ps. Solo la razza padrona dei repubbliconi riesce a restituirci un po’ di simpatia perfino dell’Elevato, che adesso, dopo averlo pompato in chiave anti Berlusconi, vogliono liquidare alla vecchia maniera (come Berlusconi).

Foto Ansa

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