Chiose a margine dello “scandalo Finmeccanica”

Di Emanuele Boffi
24 Maggio 2019
Dopo sette anni, assolti definitivamente i vertici Orsi e Spagnolini. Intanto abbiamo perso miliardi di euro per infangare Lega e «il partito di Cl»

Occorrerà redigere una breve nota a margine della quinta e definitiva sentenza sul cosiddetto “scandalo Finmeccanica”. Ieri la Cassazione ha confermato il proscioglimento dall’accusa di corruzione internazionale e false fatture per gli ex ad di Finmeccanica e Agusta Westland, Giuseppe Orsi e Bruno Spagnolini.

LA VICENDA

Chi non ricorda molto di questo scandalo che scoppiò sette anni fa, troverà sui giornali qualche trafiletto che rende conto di quanto accaduto. Orsi e Spagnolini erano stati accusati di aver pagato una tangente per far ottenere ad Agusta Westland una commessa da 556 milioni di euro per 12 elicotteri AW101 da parte dell’India. Orsi rimase in carcere due mesi e mezzo, Spagnolini ai domiciliari.

NEMMENO UNA DIDASCALIA

Ora che i due manager sono stati definitivamente assolti, occorrerà mettere anche qualche chiosa a lato degli articoli di giornale che ieri confinavano la notizia in qualche trafiletto nelle pagine interne, ma, ai tempi dell’inchiesta e dell’arresto, dedicavano alla questione titoli e sommari di prima pagina. Repubblica del 13 febbraio, per esempio, titolava: “Finmeccanica, vertici in manette. Arrestato Orsi, il manager voluto dalla Lega”. Ieri la notizia era sul sito online di Repubblica, ma non sul cartaceo in edicola. Nemmeno una didascalia.

HOLLANDE IL FURBO

Quell’inchiesta fu un danno notevole per l’Italia, che perse montagne di denaro in commesse (con il furbo Hollande che, approfittandone, si fece un giro in India a raccogliere miliardi). Finmeccanica finì nella black list indiana, Orsi in gattabuia e sui giornali (si era nel periodo delle elezioni regionali) si collegava lo scandalo alla rete lobbistica e affaristica di Lega e Cl. Scriveva, ad esempio, Alberto Statera su Repubblica: «Con l’arresto di Giuseppe Orsi, digerire la pietra della stecca indiana per l’acquisto di dodici elicotteri sarà arduo per il presidente amministratore delegato di Finmeccanica ed ex amministratore delegato di Agusta. Ma anche per la Lega Nord e Roberto Maroni, che tra due settimane corre da presidente della Lombardia». Il palazzo romano di piazza Monte Grappa, sede di Finmeccanica, era descritto come un luogo «percorso da faccendieri, impostori, mediatori internazionali, ladri e sicofanti». Orsi era presentato come «il boiardo del Varesotto, leghista di complemento e cattolico fervente, tendenza affaristica Comunione e Liberazione».

CL O C. L.?

Ultima chiosa a margine a proposito del movimento di don Giussani. Sebbene fosse stato più volte smentito un suo coinvolgimento, sebbene – come Tempi fece leggendo l’ordinanza – la parola Cl non comparisse mai nelle carte (se non un C. L., iniziali di una persona); sebbene l’ufficio stampa del movimento avesse diverse volte dovuto ricordare che gli stessi giudici avevano poi negato un coinvolgimento di suoi aderenti nello “scandalo”; sebbene tutto ciò, per mesi i quotidiani continuarono a parlare di mazzette a Lega e «al partito di Cl».

Foto Ansa

[liga]


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