
Andemm al Domm, Scola: «Senza libertà di educazione non usciremo dalla crisi»
«La scuola paritaria è pubblica! Perché non è pubblico solo ciò che è statale, ma ciò che nasce per il popolo»: ha parlato così l’arcivescovo di Milano Angelo Scola in piazza Duomo agli oltre 30 mila alunni, genitori, nonni, insegnanti arrivati in massa per la 31esima edizione della marcia “Andemm al Domm“. Cioè “andiamo al Duomo”, in dialetto milanese. Scola ha salutato tutti gli studenti, i genitori, gli insegnanti «che danno forse l’apporto principale per l’educazione a una vita buona. Nella scuola infatti i valori possono lentamente trovare strada nella mente e nel cuore di ciascuno. Grazie per questo anche alle congregazioni, agli istituzioni, alle cooperative, a tutte le realtà impegnate nella scuola paritaria».
Rivolgendosi alle autorità presenti, Scola ringrazia anche «le istituzioni civili che mostrano di comprendere che la scuola cattolica non vuole egemonie ne privilegi, ma è in armonia con la scuola di stato». Ispirato da uno striscione blu con disegnate le stelle europee e le parole «liberi di educare», l’arcivescovo aggiunge che «libertà ed educazione sono due pilastri per l’educazione della persona e per la crescita della società».
Però le libertà, tra cui quella di poter scegliere senza differenze di costi le scuole statali o paritarie, «o si realizzano oppure generano quel malessere di civiltà che porta alla decadenza». Infatti, «senza una libertà esercitata, senza la libertà di educazione effettivamente realizzata, non usciremo dalla crisi economica che è uno dei segni del travaglio dell’Europa». In conclusione, ha detto: «In atteggiamento dialogico ma in tutta dignità bisogna che le scuole paritarie continuino a sostenere la loro azione di riconoscimento nelle forme che la vostra genialità ha saputo e saprà trovare».
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2 commenti
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questi qui sono troppo corretti e osservanti la legge e il rispetto del prossimo e delle cose, non danneggiano, non imprecano, non verniciano, non incendiano, non tirano estintori, non tirano cubetti di porfido, non sprangano poliziotti, quindi non otterranno mai nulla. In questo cazzo di paese comanda la sinistra che tira i fili di tutte le marionette ovvero i centri sociali, gli studenti, le TV, le radio, i giornali, i social network, le scuole, la magistratura, i sindakati, le onlus di finto e vero volontariato, gli operai, il personale impiegato nelle PA. Questo paese è stato ridotto ad un territorio di Orwell dove perfino il sesso tra maschi e femmine è proibito dal partito e bisogna esaltare quello tra sodomiti altrimenti bisogna sopportare gli insulti di qualche verme rosso che scrive anche qui. Sarebbe ora di tirare fuori le armi e cominciare ad accoppare qualcuno di questi vermi