Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Interni

Testamento biologico. Se informare diventa più importante che curare

Perché con le dat «il tempo della comunicazione tra medico e paziente» diventerà più importante perfino del buon esito della terapia

Alfredo Mantovano
22/07/2017 - 2:00
Interni
CondividiTwittaChattaInvia

Biotestamento

Articolo tratto dal numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti) – «Il tempo della comunicazione tra medico e paziente costituisce tempo di cura». È una delle disposizioni – articolo 1 comma 8 – meno considerate all’interno della legge sull’eutanasia; pardon!, del disegno di legge “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”. Nel silenzio generale, il testo, già approvato alla Camera, va avanti al Senato, per il momento in commissione Sanità. In passato abbiamo richiamato il profondo stravolgimento che l’intero provvedimento, se approvato, causerà alla professione medica. Il comma appena riportato non mostra evidenti e gravi ricadute, a differenza, per esempio, delle norme che impongono al medico di sospendere o non praticare una terapia in atto se il paziente, attualmente incapace, in precedenza ha compilato la dat, ciò che obbliga il sanitario a provocarne la morte. Ma rende lecito domandarsi che cosa significa.

Ci sono ordinamenti nei quali la tariffa per il professionista che presta un servizio a un cliente è commisurata pure alle ore materialmente dedicate dal primo al secondo, ma si tratta più di avvocati o di consulenti che di medici. Per costoro finora il problema si è risolto sul piano deontologico informando l’ammalato o, se costui non fosse in grado di ricevere o di comprendere le notizie, di comunicare con i parenti o con le persone di fiducia, e di raccoglierne il consenso. Una disposizione come quella richiamata ha una sua logica in un contesto eutanasico. Vediamo perché. Intanto non è un caso se il «tempo della comunicazione tra medico e paziente» sia considerato “tempo di cura” e non tempo di “terapia”: mentre quest’ultima punta a guarire una patologia, ristabilendo le migliori condizioni di salute per il paziente, “cura” invece chiama in causa l’assistenza al malato, indipendentemente dalle sue possibilità di guarigione e dall’esito della patologia.

La logica dell’intero disegno di legge è quella dell’affermazione del principio che la vita umana è un bene disponibile: in contrasto con la Costituzione e con leggi ordinarie che si inseriscono in una tradizione giuridica millenaria sia sul piano civilistico (il divieto degli atti di disposizione del proprio corpo stabilito dal codice civile) sia sul piano penalistico (la punizione della istigazione e dell’aiuto al suicidio e dell’omicidio del consenziente). Ma in adesione con una giurisprudenza, quella formatasi attorno alla vicenda di Eluana Englaro, che si è affermata solo nell’ultimo decennio. Conseguenza del capovolgimento di prospettiva è la trasformazione del rapporto fra medico e ammalato in una relazione tendenzialmente paritetica, nella quale importa di più non guarire il paziente, cioè fare il suo bene rimuovendo, se possibile, la malattia, ma raggiungere l’accordo perfetto su tutti i dettagli del trattamento sanitario.

LEGGI ANCHE:

Per i giudici di Tarragona l'ex guardia giurata Marin Eugen Sabau, accusato di tentato omicidio plurimo e rimasto paraplegico dopo uno scontro a fuoco con la polizia, ha diritto all'eutanasia senza andare a processo

Per i giudici l’attentatore di Tarragona ha diritto all’eutanasia senza finire a processo

14 Agosto 2022
Una siringa pronta per l'eutanasia

Canada, oltre 10 mila morti con l’eutanasia in un anno. In 1.740 soffrivano di solitudine

10 Agosto 2022

Come si misura la “produttività”
È il significato di una delle prime disposizioni del testo sulle dat, quella dell’articolo 2 comma 2: «È promossa e valorizzata la relazione di cura e di fiducia fra paziente e medico che si basa sul consenso informato». Finora il consenso al trattamento non è stato in contrapposizione con il bene del malato, essendo la partecipazione consapevole di costui alla realizzazione di quel bene: con la norma appena citata la conoscenza da parte del paziente dei dettagli del trattamento sanitario che dovrebbe riguardarlo è più importante del buon esito della terapia o dell’intervento.

Se allora lo sforzo prioritario del medico diventa con la legge sulle dat la minuta informativa dell’ammalato e la raccolta del suo consenso – sempre che ci riesca, ed è tutt’altro che scontato, visto che pochi pazienti hanno i fondamentali della medicina –, il tempo che il medico vi dedicherà è sottratto a quello riguardante le terapie, le cure, gli interventi sanitari. Da ciò la necessità di quantificarne il costo: se il mantenimento delle strutture e dei reparti ospedalieri è commisurato alla loro “produttività” minuziosamente quantificata, lo stravolgimento della professione medica è seguito di pari passo da nuovi criteri per “misurarne” il lavoro.
Il medico, in altri termini, sarà pagato per parlare e per raggiungere un accordo sul consenso più che per guarire. Se un cambiamento così radicale interessasse qualsiasi altra professione o attività lavorativa vi sarebbe un presidio permanente davanti al Senato per manifestare la più forte opposizione. Perché i medici tacciono?

Foto Ansa

Tags: dateluana englaroEutanasiamedicitestamento biologico
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Per i giudici di Tarragona l'ex guardia giurata Marin Eugen Sabau, accusato di tentato omicidio plurimo e rimasto paraplegico dopo uno scontro a fuoco con la polizia, ha diritto all'eutanasia senza andare a processo

Per i giudici l’attentatore di Tarragona ha diritto all’eutanasia senza finire a processo

14 Agosto 2022
Una siringa pronta per l'eutanasia

Canada, oltre 10 mila morti con l’eutanasia in un anno. In 1.740 soffrivano di solitudine

10 Agosto 2022
La Corte Suprema britannica ha rigettato l'ultimo ricorso dei genitori di Archie Battersbee per tenerlo in vita

La morte di Archie Battersbee e dello Stato di diritto

9 Agosto 2022
Sylvie Menard eutanasia

Non è l’eutanasia la risposta al dolore di chi è ammalato

8 Agosto 2022
Archie Battersbee con la mamma Hollie Dance. Il ragazzino è morto due ore dopo la sospensione dei supporti vitali decisa da medici e giudici inglesi

La morte di Archie, il mistero dell’amore tradito dall’ideologia

7 Agosto 2022
Marco Cappato si autodenuncia per aiuto al suicidio

Cappato si autodenuncia, ma perfino la Svizzera litiga sul suicidio assistito

4 Agosto 2022

Video

Sylvie Menard eutanasia
Salute e bioetica

Non è l’eutanasia la risposta al dolore di chi è ammalato

Redazione
8 Agosto 2022

Altri video

Lettere al direttore

I giornalisti nella sede del PD prima della conferenza stampa per discutere i risultati delle amministrative a Roma, 13 giugno 2022

Volete un’indicazione di voto? Mai a sinistra

Emanuele Boffi
1 Agosto 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Il centro è troppo ristretto per diventare l’ago della bilancia
    Lodovico Festa
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    Il cardinale Jozef Tomko, collaboratore di sette papi
    Angelo Bonaguro
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Che cosa spinge i soldati ucraini a dare la vita in guerra?
    Rodolfo Casadei
  • Libri in povere parole
    Libri in povere parole
    Pian della Tortilla, Novella degli scacchi, Le campane di Nagasaki
    Miber
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    Il samizdat slovacco che parlò di Cl negli anni Ottanta
    Angelo Bonaguro

Foto

Foto

Amici e lettori in Sardegna, sabato a Sassari si ricorda Luigi Amicone

11 Agosto 2022
Lenzuola bianche stese ad asciugare al sole
Foto

Il profumo del sole

1 Agosto 2022
Ragazza in bicicletta
Foto

Esame di maturità. Un rito di passaggio

27 Giugno 2022
Egisto Corradi
Foto

La faccia più vera

26 Maggio 2022
Foto

Il potere dei senza potere e la guerra in Ucraina

20 Maggio 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist