Così per evitare di regalare il paese di al-Sisi ai nemici dell’Occidente, Stati Uniti, Europa, governi arabi del Golfo e banche internazionali lo hanno riempito di soldi mettendo da parte le pretese di rigore finanziario
Il memorandum firmato anche grazie al lavoro di Giorgia Meloni ha elementi strategici validi, ma sul protocollo pende la spada di Damocle del finora mancato accordo fra governo Saied e Fondo monetario internazionale per un prestito da 1,9 miliardi
Il premier ha doppiato gli avversari, ma vuole tornare alle urne con un sistema diverso per avere la maggioranza. Come sta il paese, tra segnali positivi e negativi
Così nel nome della Nuova Via della seta Pechino offre a decine di paesi in via di sviluppo progetti faraonici e maxi prestiti per realizzarli. Ma non è che una “trappola del debito” con cui i poveri fortunati finiranno per condannarsi a un eterno vassallaggio verso il Dragone
Tra economia vicina al collasso e libertà negate, monta il malcontento verso il presidente-autocrate Saied. Alle prossime elezioni (boicottate dall’opposizione) il vaso può traboccare
Fallita la guerra, riusciremo a mettere in difficoltà l'emirato con una stretta economica? No, serve un cambio di paradigma e, dopo vent'anni, iniziare a capire che non ragionano come noi