Sentinelle in piedi: 15 piazze in 40 giorni contro l’inganno del ddl omofobia e l’indottrinamento Lgbt di Stato

Di Sentinelle in piedi
22 Febbraio 2014
Le prossime tappe della protesta silenziosa contro la legge Scalfarotto e l'introduzione degli opuscoli Unar nelle scuole

Oltre 30 veglie in soli 7 mesi, 40 città attive, diverse migliaia di cittadini in piazza, di cui 1500 soltanto sabato scorso, 15 febbraio, in una straordinaria veglia nel cuore di Milano (video in fondo alla pagina) e almeno 15 veglie in programma nei prossimi 40 giorni. Cresce di giorno in giorno la rete delle Sentinelle in Piedi, segno inequivocabile che la resistenza numerosa e silenziosa dei veglianti comincia fare rumore e che i cittadini che hanno a cuore il futuro sono pronti all’azione.

Oltre 600 persone a Genova, 300 a Cremona e 200 a Bergamo sotto la pioggia battente, 100 veglianti per la prima veglia comasca, 200 a Verona, e oltre 1500 a Milano in una piazza Mercanti straripante per chiedere che sia garantita la libertà d’espressione, messa a rischio dal ddl Scalfarotto sull’omofobia, incostituzionale in quanto non specifica cosa si intenda per omofobia. Con questo testo – non ci stancheremo mai di ribadirlo –  potrebbe essere denunciato, e rischiare fino a un anno e mezzo di carcere, chiunque si dica contrario alle adozioni da parte di coppie formate da persone dello stesso sesso o sostenga che la famiglia sia fondata sull’unione tra un uomo e una donna.

Non solo. Le Sentinelle in Piedi si oppongono con altrettanta fermezza all’introduzione nelle scuole dei manuali dal titolo Educare alla diversità a scuola, dell’Istituto A. T. Beck, nonché alla “Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere (2013 -2015)” emanata dall’Unar in quanto ledono la libertà di educazione delle famiglie e mirano a insegnare ai bambini che chiunque faccia riferimento ad un modello di famiglia basato sull’unione stabile tra un uomo e una donna, sia di fatto omofobo in quanto manifesta un atteggiamento discriminatorio che va delegittimato prima e demolito poi.

Per questo le Sentinelle in Piedi scendono in piazza.

– Domenica 23 febbraio ad Ascoli alle 17.00 in Piazza del Popolo

– Mercoledì 26 febbraio a Bologna ore 19.00 in Piazza Maggiore

– Venerdì 28 febbraio a Trento alle 18:00 in Piazza Duomo

– Sabato 8 marzo a Bergamo alle 17:00 sul Sentierone

– Domenica 9 marzo a Vanzaghello – Mi – alle 11.15 in Piazza della Costituzione

– Domenica 9 marzo a Cremona alle 17:00 in Piazza Duomo

– Sabato 15 Marzo a Brescia alle 16.30 in Piazza Paolo VI

– Sabato 15 marzo a Modena alle 17:00

– Sabato 15 marzo a Piacenza alle 17:00

– Sabato 22 marzo a Chiavari alle 18:30 in Piazza Mazzini

– Sabato 29 marzo a Torino alle 16:00 in Piazza Carignano

– Sabato 29 marzo a Genova alle 18:00 in Piazza De Ferrari

Presto saranno inoltre rese note le date di Trieste, Imperia, Perugia, Casalmaggiore, Como, La Spezia e non solo.

In piedi, con un libro in mano simbolo di formazione continua, le Sentinelle scendono in piazza in un modo del tutto nuovo, in silenzio, vigilano sulla realtà, su chi legifera e chiedono che la libertà d’espressione, sancita anche dalla Costituzione, non venga messa in discussione da un testo che è un capolavoro di ambiguità e da direttive e linee guida che vogliono imbavagliare le coscienze di noi cittadini.

Vegliamo in silenzio oggi affinché non ci venga tolta la libertà di esprimerci domani.

Su facebook: Sentinelle in piedi

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92 commenti

  1. VivalItalia

    Non curarte dello scurnacchione ma presta attenzione a sto convegno:

    DIFFERENZA UOMO-DONNA: LA SCOPERTA DELL’IDENTITA’ SESSUALE E AFFETTIVA

    martedì 25 febbraio – ore 17,30

    L’incontro avrà luogo presso l’Aula Pio XI largo A. Gemelli 1 Milano

  2. VivalItalia

    Non curarte de erikat ma presta attenzione a sto convegno:

    DIFFERENZA UOMO-DONNA: LA SCOPERTA DELL’IDENTITA’ SESSUALE E AFFETTIVA

    martedì 25 febbraio – ore 17,30

    L’incontro avrà luogo presso l’Aula Pio XI largo A. Gemelli 1 Milano

  3. alessandro

    spero per voi che un giorno qualcuno non decida che avere una fede religiosa e professarla sia fuori legge
    spero per voi che un giorno non abbiate un figlio omosessuale o ancora di più un nipote e non vi tocchi spiegargli che non potete amarlo per quello che è , che se fosse nato con una menomazione sarebbe stato possibile rispettarlo e amarlo, ma omosessuale no
    spero per voi che ci possa essere qualcuno che nonostante tutto riesca ad amarvi per quello che siete
    spero per me che dio vi strafulmini stufo delle vostre petulanti scuse per negare diritti a chi non li ha

  4. Fran'cesco

    Grazie a tutte le sentinelle per la preziosa testimonianza. La gente e’ con voi, non con quei 4 mammalucchi che borbottano “omofoxxx” senza sapere cosa vuol dire.

    1. Paolo

      Si sa benissimo cosa vuol dire…non fobia per gli omosessuali (anche se una grossa componente c’è) ma qualsiasi avversione o discriminazione o danno verso persone omosessuali o verso il naturale orientamento omosessuale. Nel caso di violenze (fisiche o mentali) quindi si tratta di crimini che uno Stato civile deve condannare, nel caso di fantasiose e stralunate asserzioni (lobby gay, la fantomatica teoria gender , eccc) una ferma e solida smentita ed educazione a tutela di tutti i cittadini. Anche una bella risata a riguardo non guasta…i signori dell’ articolo la favoriscono assai.

      1. Fran'cescof

        Paolo, scusa non ho capito cosa vuoi dire.
        Io sono avverso all’omosessualita’.
        Ma non discrimino gli omosessuali.
        E sono d’accordo che le violenze vanno condannate (come avviene almeno in Italia).
        Ma la mia, “fobia” (rifiuto irrazionale di una cosa) non e’.
        E la rieducazione dei cittadini mi fa moooolta paura, evoca cose brutte….

        E poi non riesco a cogliere il lato comico dell’autore dell’articolo. Mi aiuti?

        1. Giannino Stoppani

          In realtà il termine “omofobia” è volutamente indefinito e indefinibile, visto che serve alle lobbies lgbtxyz come insulto per delegittimare l’avversario attaccandolo sul piano personale.
          Come i comunisti definiscono genericamente “fascisti” non solo tutti coloro che non condividono la loro ideologia, ma addirittura coloro che non si uniformano alla linea del partito.
          Naturalmente questo espediente propagandistico viene largamente usato anche dalla parte politica opposta, sicché son “comunisti” tutti quelli che…
          Ma noi residuati del ventesimo secolo di questa roba ne abbiamo vista in quantità industriale, per di più usata senza riguardi da gente molto più cattiva e determinata di questi quattro scalzacani esaltati, gente che, nella maggior parte dei casi, ha fatto una fine non proprio bella.

          1. Fran'cesco

            Giannino,
            nell’attesa che qualcuno decida di definirla (speriamo mai, ci manca solo l’ennesimo neologismo), quando mi definiscono erroneamente omofobo io faccio presente che la “fobia” e’ la paura irrazionale verso qualcosa. Che io NON ho verso gli omosex.
            Ce l’ho verso i precipizi, i miei figli ce l’hanno verso i cani, etc etc.
            Nemmeno verso i pedofili ho fobia, perche’ la mia avversione verso di loro e’ molto piu’ che razionale…

          2. Luca

            Certo è neanche il termine xenofobia e razzismo significano nulla e sono indefinibili vero?
            Tutti i tuoi discorsi possono essere riformulati sostituendo queste parole a omofobia

          3. Giannino Stoppani

            Per certi versi hai ragione, visto che il marchio di “xenofobo” o “razzista” viene largamente appioppato alla gente in modo strumentale analogamente a “omofobo”.
            In sostanza, per delegittimare chi non la pensa come voi usate sempre la solita tattica basata sull’attacco personale e sull’offesa immotivata e gratuita.
            Siete proprio della brava gente!

        2. cornacchia

          Il principio è giusto, ma deve essere esteso a qualunque altro genere di situazioni. Altrimenti, non si realizza quella uguaglianza che la vostra tanto amata Costituzione impone.
          Io avverso il cattolicesimo.
          Ma non discrimino i cattolici.
          Quindi, o la legge Mancino viene abrogata per tutti o la legge Mancino viene estesa anche ai gay, al pari di qualunque altra categoria vittima di storiche discriminazioni.

          1. Giannino Stoppani

            A parte il fatto che se tu “avversi” il cattolicesimo, ma il cattolicesimo non “avversa” nessuno, il problema per te è che TUTTI qui sono d’accordo per abolire la legge Mancino visto che non si capisce per quale motivo ci debbano essere delle categorie di privilegiati.
            Quindi faresti meglio a lagnarti altrove.

          2. cornacchia

            Anche tu avversi l’omosessualità, ma l’omosessualità non avversa nessuno.
            Detto questo, non è vero che tutti vogliono abrogare la legge Mancino (vedi Francesco), ma, in ogni caso, non ho mai visto delle manifestazione di massa per abrogare la legge Mancino in nome del diritto naturale alla libertà di pensiero.

          3. Giannino Stoppani

            Io, caro il mio furbacchione, non sono personalmente “avverso” all’omosessualità, ma sono solo contrario alle posizioni ideologiche su questo fenomeno che sono propagandate da alcuni per scopi poco trasparenti e con mezzi fraudolenti.
            Se vuoi dialogare con gli altri incomincia ad imparare a distinguere quello che essi dicono da quello che i tuoi pregiudizi mettono loro in bocca.

          4. cornacchia

            Infatti, il mio scopo è più che trasparente. Piena libertà per tutti: omosessuali = cattolici = interisti. Nessuna verità morale imposta autoritativamente (riprendo testualmente la frase di Amicone).

          5. Fran'cesco

            Cornacchia,
            io voglio abrogare la legge Mancino, la mia era una provocazione (estensione alle donne!!!!)

          6. Fran'cesco

            Sono d’accordo.
            Iniziamo ad estenderla alle categorie piu’ storicamente/numericamente/socialmente discriminate: le donne, poi i grassi (hai presente a scuola?) e poi finalmente i gay. Dopo.
            Oppure aboliamola…

        3. Luca

          Francesco discriminare significa distinguere, e dal momento che voi potete sposarvi con chi amate e noi no la legge ci distingue ovvero ci discrimina

  5. ErikaT

    L’ omofobia non è un diritto ma è una depravazione che deve essere sconfitta come devono essere sconfitte anche la xenofobia e la pedofilia, grazie

    1. Giannino Stoppani

      Qualche miliardo di esseri umani su questo pianeta pensa convintamente che sia l’omosessualità ad essere una depravazione da curare.
      Fattene una ragione.

      1. cornacchia

        Ma non eri tu a sostenere che gli omosessuali devono lottare per essere rispettati, riconosciuti ed accettati nella loro diversità? Oggi vuoi curarli obbligatoriamente?

        1. Giannino Stoppani

          Di aver scritto che gli omosessuali devono “lottare” per essere rispettati eccetera non mi ricordo affatto d’averlo scritto, però sono sicuro di non aver mai scritto che gli omosessuali debbano essere curati obbligatoriamente.
          In effetti io non ho le conoscenze sufficienti per pensare, con cognizione di causa, che l’omosessualità sia una “malattia” in senso stretto, ma come cattolico la ritengo un grave disordine morale che in linea di principio può essere dovuto anche alla mancanza di fede, ovvero alla “perversione” dell’uomo.
          Col termine “depravazione”, che ho provocatoriamente ripreso dal post di Erika, intendo semplicemente quanto sopra.
          Aggiungo, già che sono qui a chiosarmi, che la morale del mio intervento precedente, rivolto ovviamente a Erika T, è la seguente: non si vede per quale motivo uno si debba “fare una ragione” di ogni bischerata detta dagli altri.

          1. Giannino Stoppani

            Nel mio post precedente le sgrammaticature sono più del solito.
            Scusate.

          2. cornacchia

            “Da curare” significa che si deve curare, altrimenti avresti scritto “da poter curare”.
            Detto questo, se vado da un medico, pretendo che lo stesso si curi del mio benessere individuale, non della perversione dell’uomo (perché questo termine roboante viene utilizzato solo contro l’omosessualità e non contro i golosi, gli eterosessuali o chi dice le parolacce, quasi che la prima fosse intollerabile, a differenza dei secondi?) o del disordine morale. Allo stesso modo in cui ad un avvocato non chiedo come si costruiscono i ponti.

          3. Giannino Stoppani

            Cornacchia, non ti pare di esagerare un tantino in sofismi?
            Se volevo scrivere “da dover curare” lo scrivevo, invece ho scritto “da curare” che significa semplicemente “meritevole di cura”.
            Inoltre quando uno scrive che miliardi di persone considerano l’omosessualità una cosa “da curare” può anche darsi che voglia riportare un dato di fatto invece che un’opinione personale, non ti pare caro?!
            Il termine “perversione” inoltre, è “roboante” solo nei pregiudizi tuoi, infatti con esso si intende solo e semplicemente l’abbandono della retta via o della fede in generale.

          4. cornacchia

            Quindi, se io dicessi che tu sei un pervertito perché, nelle frasi, commetti (al pari mio) degli errori grammaticali (e, dunque, sfuggi dalla retta via linguistica), tu non ti offenderesti?
            La realtà è che chi dice che l’omosessualità è una pervesione lo fa per offendere, ossia per affermare che non è qualcosa “meritevole di cura”, ma meritevole di disprezzo. Magari, tu sarai un eccezione.

          5. Ambrogio

            Io, se dico che l’omosessualità praticata è un peccato, unatale grave depravazione, lo dico per ribadire un concetto elementare di morale naturale, per formare innanzitutto la mia coscienza, in modo da dire NO a chi eventualmente mi proponga simili pratiche perverse. Se poiun altro si offende peggio per lui.

          6. cornacchia

            Quindi, se, quando viene il prete a benedire la casa, anziché invitarlo a prendere un caffé, rifiutando gentilmente il servizio religioso, gli dirò che è un pervertito, Lui non si offenderà. Vero?

          7. Giannino Stoppani

            Se è vero che molti usano il termine “perversione” con intento di offendere, è anche vero che ci sono altrettanti che si offendono a sproposito assumendo apposta il ruolo della vittima in modo strumentale. Vero Corna’?!

          8. cornacchia

            Va bene, adesso andrò in una Chiesa e dirò a tutti che sono dei pervertiti (ahah). Poi, quando mi denunceranno (e giustamente), replicherò che il mio era solo un modo di comunicare che mi considero Loro fratello, visto che siamo tutti peccatori. Vediamo se un Giudice sano di mente mi darà ragione.

          9. Giannino Stoppani

            Cornacchia, mai nomignolo fu tanto azzeccato, visto che il tuo insulso e petulante replicare a opinioni fittizie che attribuisci agli altri ma che in realtà sono il frutto marcio della tua dolosa immaginazione ricorda il lugubre e insistente verso di quel molestissimo e dannosissimo uccellaccio.
            Per la ventesima volta sono costretto a rispondere alle tue infondate accuse poste in maniera più o meno larvata e a ripeterti che io ho usato il termine “perversione” in una precisa accezione di cui ho ampiamente, inequivocabilmente ed esaurientemente spiegato l’altrettanto preciso significato.
            E’ pertanto inutile che tu continui fraudolentemente a fraintendere le mie parole e le mie intenzioni in modo da sfogare il tuo pateticamente fasullo vittimismo.
            Infatti, come chiunque sa leggere può facilmente verificare, io non ho dato del “pervertito” a chicchessia (ma ho parlato casomai di “perversione” nel senso di abbandono della fede come possibile causa del dilagare dell’omosessualità, che io, non avendo i mezzi culturali per considerare una patologia, mi limito a qualificare come “grave disordine morale”.
            Ciò per il banale motivo che a noialtri bigotti cattolici hanno insegnato a distinguere con la dovuta cura il peccato dal peccatore e dunque ci andiamo cauti nel appiccicare epiteti che tu invece fai falsamente credere siano da me dispensati con larghezza e generosità.
            Da questo nostro pseudo-dialogo, dunque, è scaturita solo la tua spocchiosa mala fede e la tua totale inattitudine a comprendere le ragioni e le opinioni degli altri, da tutto ciò ne deriva che il tuo considerarti paladino delle libertà individuali è frutto anch’esso di una penosamente truffaldina dissimulazione di una tua assai meno nobile aspirazione alla realizzazione del cosiddetto “porco comodo” a spese della società intera.
            Dunque, per chiarire definitivamente la cosa, se tu avessi effettivamente il coraggio fisico (cosa di cui dubito assai!) di entrare in una chiesa urlando ai presenti che sono dei “pervertiti” ma spiegando compiutamente il senso del termine, probabilmente i presenti ti darebbero ragione, visto che siamo tutti peccatori, poi chiamerebbero l’ambulanza.

      2. Luca

        Si certo gli stessi che ammazzavano quelli che traducevano la bibbia, e gli stessi che dicevano che la terra era ferma al centro dell universo… Cmq avevano torto mi pare, la terra per fortuna non ha mai smesso di girare per far felici i cattolici

        1. Giannino Stoppani

          Luca, una domanda: ma dove le hai lette codeste bischerate?
          Scritte a pennarello sulle piastrelle dei bagni dell’Arcigay?
          Studiare un pochino non ti farebbe male, ma se preferisci continuare a ragliare…

  6. Shiva101

    Una protesta inutile.
    Il governo Renzi è fuso con la destra di Berlusconi e Angelino Alfano, per cui potete stare rtanquilli, i gay non avranno mai i diritti come li avete voi e cosi sara fatta la volonta del vostro Signore.

    1. fabrizio viola

      Ma che volontà del Signore d’Egitto……Ognuno abbia ciò che gli spetta:i gay non hanno i requisiti per accedere al matrimonio e per formare famiglia.Il resto sono solo chiacchiere.Te lo dice un miscredente.

      1. ErikaT

        uhuhuh un miscredente che non sa che si possono sposare anche coppie sterili e anziane???

        1. Giannino Stoppani

          Una coppia di centenari composta da maschio e femmina è più legittimata a sposarsi di due ventenni maschi o due ventenni femmine, visto che i primi almeno un requisito essenziale per il matrimonio ce l’hanno, i secondi manco mezzo.
          Fattene una ragione.

      2. Antony

        Sarai un miscredente ma almeno il cevello ti funziona!!

      3. Luca

        Lo dice u … Lasciamo perdere.
        I gay hanno un patrimonio e proprietà private? Hanno contratti di affitto e necessità di un passaporto? Hanno un lavoro e bisogno di assistenza da parte dei loro cari se malati? Ebbene allora hanno anche bisogno di una legge che tuteli queste cose: matrimonio

        Ps qui a Dubai staresti benissimo fatti mussulmano

        1. Ambrogio

          Abbiamo appena appreso che il passaporto viene concesso solo a chi è sposato o, al limite, solo ai sessualmente normali…boh!

  7. Luca

    Io dovrei farcela a Chiavari, speriamo…

  8. LawFirstpope

    Ringrazio la redazione di Tempi per avermi fatto scoprire che ci sono sentinelle anche alla Spezia!
    Grazie infinite!

    1. VivalItalia

      Non curarte de erikat ma presta attenzione a sto convegno:

      DIFFERENZA UOMO-DONNA: LA SCOPERTA DELL’IDENTITA’ SESSUALE E AFFETTIVA

      martedì 25 febbraio – ore 17,30

      L’incontro avrà luogo presso l’Aula Pio XI largo A. Gemelli 1 Milano

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