Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Economia

«Le auto elettriche costano il 50 per cento in più». Abbiamo un problema

Dopo l'allarme dell'ad di Stellantis, occorre capire costi e benefici delle nuove automobili. Come diceva Marchionne l'elettrico è «un’arma a doppio taglio»

Gianluca Salmaso
06/12/2021 - 6:30
Economia
CondividiTwittaChattaInvia

L’elettrificazione dei veicoli non è più una novità: dal 2035 in Europa si potranno vendere solo auto elettriche e le aziende costruttrici sfornano modelli “alla spina” senza sosta.

Una transizione così veloce e indotta soprattutto da una normativa stringente non è certo priva di conseguenze per l’intero comparto industriale, costretto a riconvertire enormi filiere in tempi molto rapidi.

Le preoccupazioni di Stellantis

«Quello che è stato deciso è di imporre all’industria automobilistica un’elettrificazione che comporta un 50% di costi aggiuntivi rispetto a un veicolo convenzionale – ha recentemente dichiarato l’amministratore del gruppo Stellantis, Carlos Tavares, per poi proseguire – Nei prossimi cinque anni, dovremo digerire un aumento del 10% della produttività all’anno, mentre il settore è abituato a un miglioramento dal 2 al 3%».

LEGGI ANCHE:

Insegna di Gazprom

Ridotto il gas russo in arrivo dall’Ucraina: «Sì, è una novità preoccupante»

12 Maggio 2022
Foto da rawpixel.com

Così il mercato spinge le nostre imprese a diventare grandi

9 Maggio 2022

Per un settore già fortemente provato dalla crisi dei semiconduttori, il rischio è che la transizione si concretizzi soprattutto in una perdita di posti di lavoro e di competitività nei confronti dei concorrenti cinesi, più avanti a livello tecnologico.

Non è solo questione di pile

In Europa ci sono oltre 530 vetture ogni 1.000 abitanti con l’Italia ampiamente sopra la media a quota 646. Le preoccupazioni su come riuscire ad alimentare una simile quantità di automobili, allestire l’infrastruttura di ricarica come produrre tanta elettricità non mancano.

Ciò che si tende a dimenticare è che le vetture elettriche necessitano anche di meno componenti – nell’ordine del 30% – rispetto ad un’equivalente vettura alimentata da motore termico.

Parco circolante

Meno componenti nell’auto implica una filiera specializzata che necessita di trovare nuove produzioni, dal fornitore al piccolo meccanico che revisiona la distribuzione di un veicolo ogni 5 o 6 anni.

Destinata a cambiare è anche, almeno nel breve termine, la composizione del parco circolante: per chi solo pochi anni fa poteva trovare nelle super-utilitarie come Fiat Panda e 500, solo per restare nel gruppo Stellantis, soluzioni motoristiche diversificate per ogni esigenza – dal tradizionale benzina al gasolio passando per metano e gpl – oggi vede questa possibilità fortemente ridimensionata dal venir meno del diesel e dal ridimensionamento degli altri tipi di alimentazione.

Common rail, una rivoluzione durata appena 25 anni

Correva l’anno 1997 e Alfa Romeo lanciava la 156, vettura mossa da una tecnologia rivoluzionaria: il diesel common rail, antesignano di tutti i moderni motori a gasolio di medie dimensioni che negli anni Duemila invaderanno le nostre strade.

Persino la più piccola delle piccole, la Smart, monterà dal 1999 un minuscolo motore a gasolio di appena 0,8 litri e 41 cavalli che, complice il peso contenuto della macchina, riuscirà ad avvicinarsi ai 3 litri per 100 chilometri.

Una tecnologia tutta europea quella del gasolio a collettore comune, nata in Italia e capace di unire robustezza, affidabilità e bassi consumi. Tutto bene se non fosse per i problemi di emissioni che porteranno la tecnologia dal successo all’oblio in meno di 25 anni.

Piccole vetture a basso costo

L’impatto forse più tangibile per il consumatore della fine di quest’epoca non riguarda tanto la drastica necessità di riconvertire interi stabilimenti a nuove produzioni – la VM di Cento, ad esempio, produceva i 3 litri a gasolio che hanno segnato l’ultima stagione Maserati, Jeep e Lancia. Passata in pochi anni da oltre 1200 addetti a poco più di 900 è uno dei casi più emblematici – quanto piuttosto all’impossibilità di acquistare piccole vetture a basso costo ma estremamente versatili: una piccola Fiat Panda 1,3, ad esempio, era capace di percorrere poco meno di 1.000 chilometri con un pieno.

Una vera e propria manna nei piccoli centri alpini, ad esempio, dove la coppia del motore diesel e la trazione integrale sono particolarmente apprezzate su una vetturetta compatta.

L’elettrico costa di più, per ora

I prezzi delle batterie scenderanno, la tecnologia crescerà esponenzialmente all’aumentare degli investimenti in ricerca e alle vecchie competenze subentreranno le nuove, compensando in tutto o in parte gli squilibri occupazionali.

La questione vera, però, rimane cosa fare nel frattempo: in attesa che si compia la transizione tanto attesa, rischia di concretizzarsi la previsione di Sergio Marchionne che vedeva l’auto elettrica come «un’arma a doppio taglio» verso cui usare «lungimiranza e realismo».

Un realismo che portò il manager a finanziare al contempo la ricerca per la 500 elettrica e lo sviluppo della Giulia Quadrifoglio da 510 cavalli a benzina perché ogni tecnologia è una gran cosa se la si usa per ciò che è pensata, quando serve.

Foto Ansa

Tags: auto elettrichesergio marchionneStellantisTransizione ecologica
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Insegna di Gazprom

Ridotto il gas russo in arrivo dall’Ucraina: «Sì, è una novità preoccupante»

12 Maggio 2022
Foto da rawpixel.com

Così il mercato spinge le nostre imprese a diventare grandi

9 Maggio 2022
Una fabbrica di auto elettriche della Volkswagen

Anche l’Ue ha capito che non può puntare tutto sulle auto elettriche

28 Aprile 2022
La sede della Bce a Francoforte

Prima la pandemia, poi la guerra. Il gioco dell’eurotorre

25 Marzo 2022
Centrale nucleare

L’altro nucleare possibile

19 Marzo 2022
Nord Stream 2

La cosa più difficile sarà togliere a Putin la sua arma migliore: il gas

25 Febbraio 2022

Video

Don Luigi Giussani
Video

Don Giussani, mondo e missione – L’incontro con Camisasca e Alberti

Redazione
17 Maggio 2022

Altri video

Lettere al direttore

Abhay nella scuola paritaria per ricchi (di umanità)

Emanuele Boffi
4 Maggio 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Al processo Ruby ter momenti degni dello studio di Lilli Gruber
    Lodovico Festa
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    I sabati di lavoro dei profughi ucraini per i polacchi «in segno di gratitudine»
    Angelo Bonaguro
  • Libri in povere parole
    Libri in povere parole
    Eureka Street; Uno di noi; La morte viene per l’arcivescovo
    Miber
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    La sentenza sul doppio cognome esalta il feticcio della libera scelta
    Rodolfo Casadei
  • Cartolina dal Paradiso
    Cartolina dal Paradiso
    Don Carlo Brezza, l’amico che mi ha insegnato a vivere la fede con allegria
    Pippo Corigliano

Foto

Foto

“Investire in educazione”. Incontro sulla mostra “Alleanza scuola lavoro”

10 Maggio 2022
Foto

“Droga, le ragioni del no. Scienza, prevenzione, contrasto, recupero“

2 Maggio 2022
Foto

Avsi Run al Parco di Monza per sostenere i progetti dell’ong in Ucraina

27 Aprile 2022
Foto

“Vieni dietro a me” chiude le iniziative della mostra “Emilia Vergani. Saggia e ardente”

21 Aprile 2022
Foto

Armenia 1915: il grande male

21 Aprile 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist