

Pierluigi Battista sul Corriere della Sera informa che nei giorni scorsi è stata confermata in secondo grado la condanna, risalente al maggio 2012, nei confronti di Peppino Caldarola e Antonio Polito, colpevoli di aver bollato di antisemitismo il disegnatore satirico Vauro, il quale nel 2008 aveva rappresentato in una vignetta la parlamentare ebrea Fiamma Nirenstein con il naso adunco e il distintivo della stella di David affiancato al fascio littorio e al simbolo del Pdl (immagine riprodotta qui a destra).
LIBERTÀ DI SATIRA? Caldarola era stato condannato come autore di un articolo satirico nei confronti del vignettista apparso all’epoca sul Riformista, Polito in qualità di direttore responsabile del quotidiano. E già il solo fatto che siano stati (ri)giudicati colpevoli, osserva Battista, è una «brutta notizia» (benché mitigata dall’annullamento del risarcimento di 25 mila euro comminato in primo grado), perché significa che, a differenza che per Vauro, per Caldarola e Polito «non esiste la libertà di critica e di satira».
IL RITORNO DELLA RAZZA. C’è tuttavia una notizia ancora peggiore di questa, aggiunge il giornalista del Corriere: «Il giudice (in realtà il procuratore generale, ndr) che presso la Procura di Roma ha confermato la condanna di Caldarola e Polito negando il contenuto antisemita della vignetta in cui Vauro ha mostrificato un’ebrea con il naso adunco, nel corso del suo intervento ha adoperato un termine sovraccarico di connotati negativi e cupamente legato a un passato che speravamo fosse stato superato: ha parlato di “razza ebraica”». Un termine che «oltre a essere insensato sul piano scientifico», osserva Battista, «è offensivo e denota una rozzezza lessicale, un’ignoranza della storia e un’insensibilità che davvero lascia stupefatti».
INSOPPORTABILI. Ma non è finita. Perché «il giudice – continua Battista – senza nemmeno quel minimo di prudenza che si dovrebbe ritenere implicito nel ruolo ricoperto, ha liquidato così le rimostranze della comunità ebraica italiana che, d’accordo con Caldarola, si è sentita offesa dalla vignetta di Vauro su una donna ebrea tratteggiata con il naso adunco della tradizione antisemita: “gli ebrei sono suscettibili”. Proprio così: “gli ebrei suscettibili”». «Lo sapevano i responsabili del Tribunale romano, del ministero della Giustizia, del Consiglio superiore della magistratura che a Roma c’è un giudice che considera “suscettibili” gli ebrei che si sentono oltraggiati dall’iconografia antisemita?», domanda provocatoriamente l’autore dell’articolo. «Suscettibili e con il naso adunco: insopportabili, no?».
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Suvvia, non siate ridicoli. I vostri ex alleati di governo della Lega hanno detto di peggio in centinaia di opccasioni e non avete fatto una oiega. Solo l’antisemitismo e’ razzismo (o meglio solo l’antisemitismo con le virgolette, sui semiti di religione musulmana si puo’ dire di tutto..)?
. Peppino coldarola e stato condannato più per diffamazione che non per satira ,attribuendo ad una persona ( vauro)
Cose non dette, una cosa è ironizzare su una questione reale,un’altra è inventarsela e fare satira su una cosa che non a detto nessuno,nello specifico dal suo pezzo “vauro Non accetta di censurare la vignetta,che tanto ha fatto ridere Gino strada,in cui chiama Fiamma Nirestein «sporca ebrea»” se vi pare satira allora…..chiunque si può inventare la qualunque su chi vuole facendolo passare in questo caso come un razzista antisemita
A mio modo di vedere la pessima vignetta in questione può essere al massimo offensiva per la Nierenstein (che comunque il naso adunco c’è l’ha), ma non mi sembra antisemita. Forattini ha per anni disegnato Craxi come Mussolini e nessuno gli ha mai dato del fascista.
I problemi degli ebrei sono ben altri che queste stupidaggini, anche se certamente dicono di un clima pesante.
nella riforma della giustizia sempre più urgente è necessario prevedere la chiusura delle correnti politiche che si esprimono nell’ANM. il magistrato non può esprimere le personali idee politiche ne professarle attraverso decisioni che ne rivelano l’appartenenza che supera la reale oggettività del processo.
Il magistrato se è super partes è tenuto a non manifestare in alcun modo la sua propensione partitica, ne va della sua credibilità e di quella della magistratura nel suo insieme
Per prima cosa, non si potrebbe rimettere in vigore una legge lucchese del 1376, che infliggeva, al giudice civile che non pronunciasse sentenza entro 30 giorni, una multa che si sarebbe ricordato per tutta la vita? Non vedremmo questi giudici lavorare anche di notte, invece d’andare a perdere tempo facendo i “divi” nei taroccatissimi “Forum” e trasmissioni analoghe delle varie TV?
E’ una giusta sentenza.
Vauro non è razzista.
E’ la Nirenstein che è ebrea.
Scrivi per ironia, o sei veramente un cripto-nazibeota come è, sotto la scorza del post-marxismo, Vauro?
Sono abbastanza sicuro che Charlie scrive con ironia, concetto sconosciuto a Vauro
Lo penso anch’io, ma non potevo lasciarmi sfuggire l’occasione per dare del cripto-nazibeota al “compagno” Vauro!
ma glielo vogliamo tranciare di netto quel ditino alla sinistra? glielo vogliamo cacciare in un occhio? fino a quando anche molti cattolici saranno ammaliati e infinocchiati da questi mostri di arroganza, falsità, malafede? sveglia! sono proprio i maiali della fattoria di orwell.
ma glielo vogliamo tranciare di netto quel ditino alla sinistra? glielo vogliamo cacciare in un occhio? fino a quando anche molti cattolici saranno ammaliati e infinocchiati da questi mostri di arroganza, falsità, malafede? sveglia!
Sarei curioso di sapere che sentenza avremmo avuto se una vignetta analoga fosse comparsa su un foglio – non so quale, non so nemmeno se ce ne siano – vicino a “Forza Nuova” o simili, a proposito di un(a) parlamentare ebreo(a) di sinistra, con la falce e martello al posto del fascio, e il simbolo del PD al posto di quello del PdL. Ci scommettiamo che, in quel caso, la vignetta sarebbe stata giudicata “antisemita”?
beh sig. guerra a dire il vero non so. non ci metterei la mano sul fuoco. anche questo per me mostra come la tesi del complotto sionista non abbia solide basi. non è impossibile pensare che o a causa dei ribelli o della siria qualcuno inizi a bombardare Israele. la cosa che più mi insospettisce è che l’iran è da anni l’unico paese del cosiddetto asse del male che ancora non è stato toccato. certo è forte è dietro ha russia e cina, ma questo vale anche per la siria. in pratica non credo che gli ebrei siano stati mai considerati amici dall’occidente. è che non sono riusciti a sterminarli con il nazismo come credevano. non quanto credevano. cioè 6 milioni sono una cifra tremenda ma per me miravano all’epoca a fare peggio. poi hanno perso, o li hanno fatti perdere, e così per decenni tutto fermo. con l’apparenza del mea culpa dell’occidente (si pensa infatti da più parti che gli USA finanziarono Hitler). ora li hanno fatti andare in buona parte lì in palestina e secondo me si sta solo aspettando l’ora opportuna per fare una altro olocausto. cose come la vicenda della vignetta di vauro serve solo a preparare il terreno, l’opinione pubblica, e renderlo ostile agli ebrei (non credo sia un caso che tutte le assurde teorie del complotto coinvolgono gli ebrei e la gente a sentire becca come i piccioni). fossi ebreo inizierei a preoccuparmi.
Il mio intervento non voleva essere, come sembra il suo, un giudizio sulla situazione politica mondiale, ma solo mettere in risalto l’esistenza di “due pesi e due misure” da parte della “giustizia” italiana. Ovvero: se uno scrittore è “impegnato” politicamente “a sinistra”, può anche scrivere, che so, che Adolf Hitler era, in realtà, un agente del (futuro) Mossad, che scatenò in Europa l’Olocausto, perché senza quello gli ebrei europei se ne sarebbero rimasti a casa loro – dove, fra l’altro, avevano, in genere, ottime posizioni economiche – invece di fuggire in Palestina per popolare il costituendo Stato d’Israele. Se, invece, un autore completamente “apolitico”, ma “sospettabile” di “simpatie” per una non meglio definibile “destra”, osa anche solo criticare la politica estera israeliana, subito si prende l’accusa d’antisemitismo.
per carità, ma il mio d’intervento era proprio per dire che due cose sembrano collegate. ossia il dire che gli ebrei sono suscettibili (modo nascosto poi non tanto per dire che gli ebrei possono essere presi in giro e per ora, per ora appunto, solo quello) e la situazione politica internazionale. aggiungo che come qui su tempi.it ho letto il consiglio d’europa ha fatto rimostranze sulla pratica della circoncisione. in più dico che tutta la storia recente del rapporto tra Israele e palestina non la conosco né mai l’ho seguita bene. però un fatto è strano: gli USA se una cosa la vogliono davvero la fanno. tipo iraq Afghanistan libia (hanno lasciato che lo facessero i francesi). al contrario in palestina non è così. certo Israele è forte, ma ogni tanto un autobus esplode in Israele o cose simili. si sa che i palestinesi se non c’entrano sempre c’entrano quasi sempre. ma gli USA non hanno mai voluto fermare una volta per tutte il pericolo palestinese che incombe su Israele. potevano andare lì e formare un governo fantoccio come hanno fatto in Afghanistan ed in iraq. così avrebbero del tutto o quasi risolto un problema ad Israele che ufficialmente è un paese amico. ma non lo hanno ancora fatto. e ciò, considerando i rapporti ufficialmete ottimi tra USA ed Israele come minimo è sconcertante.
Sicuramente, Giulio, e ci sarebbe stato un gran casino mediatico!