L’Inghilterra riscrive il passato cambiando nome alle scuole

Di Daniele Meloni
24 Gennaio 2023
L'onda lunga di Black Lives Matter e cancel culture si abbatte sugli istituti dedicati a Drake, Colston, Gladstone e altri grandi della storia britannica accusati di razzismo. I nuovi eroi sono Greta Thunberg e Marcus Rashford
Edward Colston statua scuole inglesi
Il piedistallo della statua di Edward Colson vuoto dopo le manifestazioni di Black Lives Matter nel 2020 (foto Ansa)

L’onda lunga del Black Lives Matter sulle scuole inglesi. Ultimo a farne le spese è stato Sir Francis Drake, il celebre navigatore britannico del Cinquecento, che si è visto cancellare l’intitolazione a suo nome di una scuola di Lewisham nel sud di Londra. Se a suo tempo Drake aveva sconfitto l’Invicibile Armada spagnola con la calma di chi attese il suo arrivo giocando a bocce – così la leggenda narra – l’eroe nazionale inglese nulla ha potuto contro la furia iconoclasta della scuola elementare che ha deciso di tagliarlo per via dei suoi trascorsi con lo schiavismo. «Valori – si legge nel comunicato dell’Istituto ribattezzato Twin Oaks Primary School – in contrasto con quelli della scuola e dei suoi alunni».

Via i nomi dei mecenati del passato dalle scuole inglesi

Ma l’episodio, purtroppo, non è isolato. Da quando la cancel culture è arrivata anche sulla sponda europea dell’Atlantico, l’Inghilterra è preda del tentativo di de-storicizzare la sua identità, attraverso la diffusione di spiegazioni basate sulla morale corrente a fatti capitati secoli fa. Così, anche a Bristol, il mecenate Edward Colston, la cui statua è stata trascinata nel fiume durante una manifestazione avvenuta nel 2020 – ha perso l’intitolazione della scuola a lui dedicata, ora diventata semplicemente Collegiate School.

Altri nomi che stanno uscendo di scena sono quelli dello statista dell’Ottocento William Gladstone – ironia della sorte, un liberal che si è anche battuto per i diritti civili nell’Impero Ottomano sposando la causa dei movimenti nazionali emergenti all’epoca – e del poeta e navigatore Walter Raleigh, la cui testa, a differenza di quella di Colston, non fu solo simbolicamente fatta rotolare nel fiume dagli attivisti BLM, ma fu realmente decapitata da Giacomo I.

La rivolta anti-colonialista cancella la storia britannica

Le scuole londinesi sono comunque il centro della rivolta anti-colonialista e anti-imperialista. Due scuole intitolate a Sir John Cass hanno cambiato la loro intitolazione e sono diventate, rispettivamente la Aldgate e la Stepney All Saints School. Cass era un trafficante di schiavi, ma anche un mecenate che finanziava istituti scolastici e non solo. A Camden, nel nord della capitale, la Beckford Primary School è diventata la West Hampstead Primary School. William Beckford – ex sindaco di Londra nel Settecento e autore del Grand Tour europeo, consuetudine delle classi aristocratiche inglesi del periodo – era proprietario di coltivazioni dove lavoravano oltre tremila schiavi in Giamaica.

Addirittura, la Howden Junior School nello Yorkshire è andata un passo avanti. Non contenta di rinominare solo la scuola, la HJS ha anche deciso di rinominare le sue aule. Oltre a Sir Drake e Walter Raleigh è sparito anche l’Ammiraglio Horace Nelson, la cui colonna starà certamente tremando a Trafalgar Square. I nuovi eroi nazionali che ora li hanno sostituiti nelle insegne sopra le porte degli istituti sono quelli dell’attivista contro il cambiamento climatico Greta Thunberg, del calciatore del Manchester United Marcus Rashford – autore di una battaglia contro il governo Tory per la gratuità dei pasti delle mense nelle scuole – e della blogger pakistana premio Nobel per la Pace, Malala Yousafzai.

Il rischio, manco a dirlo, è che il passato in cui il popolo britannico si è riconosciuto per anni venga riscritto a colpi di manifestazioni, mattane e scelte che pieghino la storia alla volontà delle mode correnti. Il prossimo obiettivo? La statua eretta in memoria di Drake a Plymouth. Dove avvistò l’Invincibile Armada.

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