I terroristi in Siria e Iraq inaugurano ufficialmente la creazione del califfato islamico (con nove crocifissioni)
Da oggi non si chiamerà più Abu Bakr Al Baghdadi ma “Califfo Ibrahim”. Come annunciato in un messaggio audio dal gruppo terroristico, lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante ha ufficialmente creato un califfato che si estende dalla provincia di Aleppo, nel nord della Siria, alla provincia di Diyala nell’Iraq orientale.
NOVE CROCIFISSIONI. Vi abbiamo già parlato delle regole del califfato, dove viene imposta la sharia e a cristiani sono obbligati a pagare il tributo umiliante per conservare la propria fede. È proprio in base a queste regole che nove persone sono state crocifisse sabato dai terroristi nella provincia di Aleppo. I nove facevano parte di formazioni ribelli che combattono contro Bashar Al Assad, considerate però dall’Isil troppo moderate.
Come già accaduto in altre occasioni, gli otto uomini crocifissi in piazza a Deir Hafer e il nono ad Al Bab saranno lasciati davanti agli occhi di tutti per tre giorni come monito.
Articoli correlati
10 commenti
I commenti sono chiusi.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!
Perché il Papa non grida con ancor più forza ? Parla di tenerezza, di Buon Pranzo, ma tiene un profilo basso proprio sulle tematiche di maggior urgenza quali questa di cui parliamo e sulla distruzione della Famiglia ad opera dell’ideologia del Gender e dei Matrimoni Gay.
Il problema è che giudichiamo ed analizziamo con occhi occidentali, con il buonismo culturale
ascoltando le tanti islamici che stanno in Occidente. Invece l’ islam ha una parte di per se connivente con forme di violenza e crudeltà di cui la sharia è espressione
Il. problema è che giudichiamo ed analizziamo con occhi occidentali, con il buonismo culturale
ascoltando le tanti islamici che stanno in Occidente. Invece l’ islam ha una parte di per se connivente con forme di violenza e crudeltà di cui la sharia è espressione
E c’è ancora chi esalta le gesta statunitensi che hanno liberato l’Iraq da Saddam Hussein, questa volta con l’argomento che il ritiro sarebbe stato – dopo oltre dieci anni – troppo rapido. Mi chiedo se questi analisti, che pensano veramente che una nazione virtuale come l’Iraq sia governabile democraticamente, non debbano farsi urgentemente vedere da un altro tipo di analisti.
Sono d’accordo con te Cisco.Nessuno vuole osannare Saddam o Gheddafi, ma la guerra contro i due Paesi da loro governati è stata davvero solo inutile strage.Tra l’altro in quei Paesi,prima si campava .pur tra mille difficoltà e problemi.Adesso che sono stati “liberati” sono diventati degli inferni veri e propri, dominati dal terrorismo islamico e rappresentano un pericolo gravissimo per il Medio Oriente e la nostra Europa.