Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

Il caso dei cinque librai rapiti dalla Cina. «A Hong Kong abbiamo paura»

Il partito comunista non si limita più a far arrestare i dissidenti in patria. Ora sconfina a Hong Kong e Thailandia. Intervista a Tsoi Richard, vicepresidente del Partito democratico di Hong Kong

Leone Grotti
05/03/2016 - 3:00
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia

Lu Bo, Zhang Zhiping e Lin Rongji sono scomparsi in Cina a ottobre. Lo stesso mese Gui Minhai è sparito nel nulla in Thailandia. A dicembre è svanito da Hong Kong Lee Bo. Che cos’hanno in comune queste persone? Tutti e cinque erano legati alla Causeway Bay Books, libreria di Hong Kong specializzata in pubblicazioni scandalistiche sui pezzi grossi del partito comunista cinese. E ognuno di loro è apparso nel giro di due giorni in televisione, sull’emittente di Hong Kong vicina al partito comunista Phoenix TV, per auto-accusarsi di diversi crimini.

Quando si tratta di far sparire attivisti o personaggi scomodi non c’è nessuno più esperto della Cina. Allo stesso modo, la polizia di Pechino è molto brava a convincere gli indagati a confessare in pubblico crimini per i quali nessuno li ha ancora accusati. Questa volta però è diverso perché gli ufficiali cinesi sono addirittura espatriati per rapire dei comuni librai. Ancora peggio, in un caso sono espatriati a Hong Kong, dove il governo della Cina continentale non dovrebbe avere alcun potere fino al 2047 in base alla formula Yīguóliǎngzhì, “un paese due sistemi”. «Abbiamo paura, quello che è successo è davvero preoccupante», dichiara a tempi.it Tsoi Richard, vicepresidente del Partito democratico (il terzo più importante di Hong Kong) e vicepresidente dell’Alleanza di Hong Kong a sostegno dei movimenti democratici patriottici in Cina, nato per appoggiare il movimento studentesco di Piazza Tiananmen.

Tempi a Caorle per il Premio Luigi Amicone 2023 - Chiamare le cose con il loro nome Tempi a Caorle per il Premio Luigi Amicone 2023 - Chiamare le cose con il loro nome Tempi a Caorle per il Premio Luigi Amicone 2023 - Chiamare le cose con il loro nome
PUBBLICITÀ

Perché siete preoccupati? Tutte le persone “rapite” hanno dichiarato di essersi consegnate alla polizia volontariamente.
E chi ci crede? Lee Bo è scomparso da Hong Kong e dopo qualche giorno ha chiamato la moglie dalla Cina dicendole: «Mi sono recato volontariamente in Cina e sto aiutando la polizia a svolgere delle indagini». Perché avrebbe dovuto farlo? Non è forse strano che tutti confessino? Li obbligano.

Anche Gui Minhai ha fatto lo stesso.
Il suo caso è ancora più assurdo e irragionevole. È scomparso in Thailandia ed è riapparso in Cina, dove in televisione ha confessato di essere tornato per consegnarsi alla polizia per una colpa avuta in un incidente stradale di dieci anni prima. Poi pochi giorni fa cambia versione e si accusa di nuovo, questa volta di «commercio illegale di volumi in Cina». Ma perché dovrebbe andare in Cina per accusarsi e chiedere di essere punito?

Lei come se lo spiega?
È stato minacciato e rapito, come gli altri. Nel suo caso, poi, è stato prelevato in Thailandia, al di fuori del territorio cinese e questa è una violazione del diritto e dei diritti umani. È gravissimo.

E Lee Bo?
Lui addirittura è stato rapito da qualche ufficiale cinese sul territorio di Hong Kong. La situazione è grave, perché in base alla nostra Costituzione (Basic Law) gli ufficiali della Cina continentale non hanno alcun potere qui. Hanno violato la legge. Non conta quello che dice nell’intervista, è stato obbligato a dirlo.

Il governo di Hong Kong avrà pur protestato.
Il governo è debole e impotente. Ormai quelle persone sono in Cina e l’unica cosa da fare è chiedere a Pechino di rispondere ad alcune domande.

Negli ultimi due mesi le confessioni trasmesse in prima serata sulla tv di Stato in Cina sono aumentate.
È un fenomeno crescente e preoccupante. Agiscono come la Corea del Nord e ho detto tutto. Far confessare una persona in televisione prima del processo è una violazione dei diritti umani e del sistema giudiziario.

Perché il partito comunista cinese dovrebbe occuparsi di cinque piccoli librai?
Il partito è scontento perché le pubblicazioni rivelano dettagli scandalistici delle vite private dei leader, parlando dei loro conti in banca e delle loro amanti. La vendita di questi libri può non piacere ma avviene a Hong Kong e in teoria gli ufficiali non potrebbero farci niente. Invece ora vengono a prelevare i librai qui, li arrestano e li fanno confessare. Questo è un segnale che Pechino manda a tutti gli editori: non fate come loro.

La società di Hong Kong come ha reagito?
Siamo spaventati, parliamo di persone che spariscono nel nulla da un giorno all’altro. Così la formula “un paese, due sistemi” non ha più senso.

Sono passati 50 anni dalla Rivoluzione Culturale. Tutte queste persone che si auto-accusano in televisione non assomigliano a una moderna riedizione di quelle che nel 1966 erano costrette a denunciarsi in piazza?
Sì, la situazione è grave. La leadership di Xi Jinping è la più forte degli ultimi 20 anni. Anche gli ufficiali sono spaventati dal suo potere. Ci sono parole d’ordine che tutti sono obbligati a ripetere anche a scuola. La Rivoluzione Culturale ha fatto più danni ma noi non possiamo sapere che cosa succederà nei prossimi anni.

@LeoneGrotti

Foto Ansa/Ap

Tags: Cinagui minhaihong kongpartito comunistarivoluzione culturalexi jinping
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Soldati della Nato proteggono con il filo spinato i municipi nel nord del Kosovo

Le mosse di Cina e Russia per approfittare degli scontri in Kosovo

1 Giugno 2023
Libri messi al bando dal governo di Hong Kong

Hong Kong come il Terzo Reich: il governo elimina i libri «malvagi»

27 Maggio 2023
Genitori e studenti protestano a Hong Kong contro la politica del governo che penalizza le scuole cattoliche

Il regime a Hong Kong vuole chiudere le scuole cattoliche

26 Maggio 2023
Cerimonia di benvenuto per la nave da tracciamento cinese Yuan Wang 5 nel porto di Hambantota, Sri Lanka

La Cina e il suo cappio monetario internazionale

21 Maggio 2023
Zelensky, presidente dell'Ucraina, incontra Sunak in Gran Bretagna

Zelensky ora ha le armi, ma il “fattore tempo” gioca a favore di Putin

16 Maggio 2023
Papa Francesco incontra Volodymyr Zelensky

Nessuno riesce a fermare la guerra in Ucraina

14 Maggio 2023

Video

Eugenia Roccella
Video

“Una famiglia radicale”. Eugenia Roccella si racconta

Redazione
15 Maggio 2023

Altri video

Lettere al direttore

Giardino esterno di un asilo nido a Milano

Denatalità, le due “s” che stanno insieme: servizi e speranza

Emanuele Boffi
31 Maggio 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Si può strepitare per l’“autoritarismo” della Meloni e tacere su quello di Pechino?
    Lodovico Festa
  • Tentar (un giudizio) non nuoce
    Tentar (un giudizio) non nuoce
    Come invertire la rotta radical ambientalista dell’Unione Europea
    Raffaele Cattaneo
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Così per tanti cattolici la fede ha smesso di comunicare con la politica
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Il mio battesimo nell’alluvione, tra piadine e fango
    Marianna Bighin
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Gli innumerevoli tratti che dimostrano la parentela tra sinistra e fascismo
    Rodolfo Casadei

Foto

Foto

A cosa serve la scuola?

25 Maggio 2023
Foto

Il sistema dei media nel pensiero di Antonio Pilati

25 Maggio 2023
Un missile russo colpisce una casa a Odessa
Foto

L’impegno per un cessate il fuoco immediato

25 Maggio 2023
Marcello Pera, filosofo e senatore
Foto

Dialogo a Roma tra Pera e Camisasca (e sant’Agostino)

16 Maggio 2023
Foto

“Una famiglia radicale”. Presentazione del libro di Eugenia Roccella a Milano

11 Maggio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Via Traù, 2 – 20159 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Via Traù, 2 – 20159 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist