Chiesti dodici anni per Ottaviano Del Turco. «12 anni di carcere!!! Una enormità»

Di Redazione
12 Giugno 2013
I pm hanno chiesto dodici anni di carcere per l'ex governatore dell'Abruzzo. Del Turco e l'avvocato Caiazza sbalorditi dalla richiesta

«Non saprei nemmeno cosa rispondere, di fronte a questa enormità: 12 anni di carcere!!! Un saluto a tutti coloro che hanno creduto e continuano a credere alla mia estraneità da questa storiaccia». Lo ha scritto sulla sua pagina Facebook Ottaviano Del Turco commentando la richiesta dei pm Giuseppe Belelli e Giampiero De Florio che, oltre ai dodici anni di carcere, hanno chiesto anche l’interdizione dai pubblici uffici.

Come i lettori di tempi.it sanno bene (Del Turco partecipò al nostro convegno “Aspettando giustizia”) l’ex governatore della Regione Abruzzo è a processo per un presunto giro di tangenti, accusato di associazione per delinquere, corruzione, abuso, concussione e falso, nell’ambito di un processo dalla storia assai travagliata e in corso ormai da cinque anni. Un processo kafkiano, come ammise persino un giornale di certo poco garantista come Il Fatto. Lo stesso Del Turco ha più volte denunciato la sua paradossale condizione di imputato che pagò con la carcerazione preventiva e la stroncatura di una carriera politica una campagna mediatica violentissima nei suoi confronti.
Il legale di Ottaviano Del Turco, Giandomenico Caiazza,ha dichiarato: «È una richiesta incommentabile. Incommentabili sia la requisitoria sia la richiesta. Non faccio nessun commento che non vuol dire che “non ho parole”, perché quello che ho da dire lo dirò nella mia arringa del 10 luglio prossimo».

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3 commenti

  1. ragnar

    Niccoló Sacco e Bartolomeo Vanzetti vi ricordano qualcosa?
    Detto tra noi, io auguro al magistrato di subire un’umiliazione pubblica da parte di Razzi e Scilipoti.

  2. pikassopablo

    eggià 12 aa non son pochi soprattutto per uno che pare non abbia proprio fatto niente, estraneo completamente alla mazzetta insomma uno stinco di santo 😀 ehh son tutti innocenti poveretti

    1. Mappo

      Hai proprio ragione, persino uno come te fino a prova contraria può dire di essere innocente, insomma uno stinco di santo, almeno fino a quando un magistrato non si convince, ovviamente con prove inoppugnabili in mano, che tu
      sei implicato nell’omicidio di tale Cesare Giulio, ucciso il 15 marzo del 44 aC. Come dici? Nel 44 aC non eri ancora nato? Quisquilie e poi il magistrato ha la deposizione di un pentito attendibilissimo che ti inchioda. Quindi zitto e a cuccia.

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