Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

L’arresto del rapitore di Huma. Qualcosa si muove in Pakistan

Prime azioni giudiziarie contro gli aguzzini delle spose-bambine. Frutto di manifestazioni di popolo e di coraggiosi avvocati e vescovi che muovono anche il governo

Caterina Giojelli
09/01/2021 - 2:00
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia

«Il tribunale di Karachi oggi ha chiesto l’arresto di Abdul Jabbar, rapitore della minorenne cristiana Huma Younus. Il reato non prevede libertà su cauzione». È il 7 gennaio quando Aiuto alla Chiesa che Soffre annuncia la svolta nella vicenda giudiziaria della quattordicenne rapita il 10 ottobre scorso da tre uomini, sposata a forza a uno di loro e convertita all’islam, auspicando che «sia fatta giustizia e che anche in Italia si parli di queste “spose-bambine”». 

Qualcosa di importante sta accadendo finalmente in Pakistan, grazie alle campagne, petizioni e raccolte fondi per riaprire le indagini e sostenere le spese legali delle famiglie lanciate soprattutto dalla fondazione pontificia in difesa delle oltre mille giovani ragazzine, cristiane e non, che ogni anno cadono nelle mani di una vera e propria “mafia” pakistana che coinvolge imam, magistrati, poliziotti corrotti. Una cricca di ricchi possidenti ed estremisti che sempre ha avuto la meglio sulla legge della Repubblica, che dal 2013 vieta le conversioni forzate e i matrimoni sotto i 16 anni, classificando come stupro ogni rapporto al di sotto di questa età, mentre le corti islamiche ammettono il matrimonio fin dal primo ciclo mestruale.

LE MANIFESTAZIONI IN PIAZZA E IL CORAGGIO DEGLI AVVOCATI

Tuttavia in questi ultimi mesi le tragiche storie di Huma, Maira, Sadaf, Neha, e soprattutto quella della piccola Arzoo che ha portato leader cattolici, gruppi per i diritti umani e molti esponenti della società civile a scendere in piazza a Karachi, Lahore, Hyderabad, Faisalabad, e circa 400 persone, tra cristiani, indù, sikh, laici, a riunirsi nella cattedrale di San Patrizio a Karachi per rispondere all’appello del cardinale Joseph Coutts per chiedere un processo equo e giustizia alle autorità del Sindh, hanno varcato i confini del Pakistan. Un movimento di popolo unito agli sforzi per attirare l’attenzione internazionale sulle spose-bambine e le pressioni subite dalle famiglie dai coraggiosi legali delle ragazze, prima fra tutti Tabassum Yousaf, avvocato dell’Alta Corte del Sindh cattolica e madre di due figli, che si è assunta la difesa dei genitori di Huma ricevendo minacce da parte dei seguaci di Jabbar servendosi della legge anti-blasfemia: «Non è raro che ciò avvenga – spiegava ad Acs Yousaf che ha già seguito pro bono molti altri casi di conversioni e matrimoni forzati -. Gli aggressori musulmani dicono a genitori e avvocati: “Se non smettete di cercare vostra figlia, strappiamo delle pagine del Corano, le mettiamo davanti casa vostra e diciamo che avete profanato il libro sacro”».

LEGGI ANCHE:

Cristiani sempre più perseguitati in Pakistan per l'inasprimento della legge sulla blasfemia

Pakistan, inasprita la legge sulla blasfemia. «Cresce l’odio contro i cristiani»

27 Gennaio 2023
In Pakistan aumentano i casi di minorenni cristiane vittime di rapimenti e matrimoni forzati

Il Pakistan è un incubo per Bibi e le altre spose bambine

20 Dicembre 2022

I CASI ANCORA APERTI DI MAIRA E ARZOO

In queste ore vive nascosta la famiglia di Maira Shahbaz, la ragazzina rapita, violentata, filmata, costretta ad abiurare e sposare a forza il suo aguzzino sulla cui testa pende ora un’accusa di pedofilia e che ha sobillato i musulmani a bussare ad ogni porta per rintracciare la famiglia sostenendo che Maria è colpevole di apostasia, un atto di tradimento meritevole di morte, legittimato come delitto d’onore. Non sappiamo quale destino attenda la rgazzina o Arzoo, strappata al rapitore dai giudici (costretti dalle pressioni di manifestanti e del partito popolare pachistano rivedere il caso e annullare la precedente sentenza che aveva abbandonato la tredicenne in pasto al suo aguzzino) ma ancora reclusa in una casa di accoglienza lontana dalla famiglia. Sappiamo però che grazie al sostegno e alla rivolta di popolo e società civile qualcosa sta succedendo in Pakistan. Che la revisione del “caso Arzoo” e dell’arresto di Jabbar rappresentano un attesissimo precedente in Pakistan: per la prima volta, viene osata un’azione giudiziaria contro chi ha rapito e costretto a nozze forzate una bambina, falsificando documenti anagrafici e certificati di matrimonio, contro complici e chiunque abbia partecipato al piano criminale.

I PASSI AVANTI DEL GOVERNO

Lo scorso anno un nuovo disegno, il “Minority Rights Protection Bill, 2020” introdotto dal senatore Javed Abbasi, coraggioso membro della Lega musulmana del Pakistan, volto a criminalizzare conversioni e nozze forzate veniva respinto dalla Commissione per gli affari religiosi del Senato. Ma qualcosa sembra muoversi anche qui. Parlando a Fides il Vescovo Samson Shukardin, vescovo di Hyderabad e nuovo presidente della Commissione nazionale cattolica per la Giustizia e la Pace, ha lodato la nuova iniziativa lanciata da Hafiz Tahir Mehmood Ashrafi, capo del Pakistan Ulema Council, e consigliere speciale del primo ministro Imran Khan. Il leader islamico si è appellato a tutti i pachistani non musulmani annunciando l’istituzione di un’apposita divisione in seno all’Ufficio del Governo per l’Armonia Interreligiosa, dedicata specificamente ad affrontare la piaga dei matrimoni e delle conversioni forzate nonché quella dell’abuso della legge sulla blasfemia. Negli ultimi due mesi «abbiamo salvato 101 pakistani non musulmani da false accuse» ha spiegato Hafiz Tahir Mehmood Ashrafi che il 5 dicembre scorso ha salvato da una condanna per blasfemia sei netturbini cristiani, ingiustamente accusati di aver gettato pochi giorni prima nella spazzatura opuscoli contenenti il nome del profeta Maometto. Dopo una rapida inchiesta il consiglio degli Ulema, appurato che tutti e sei gli uomini erano analfabeti e quindi innocenti, li aveva “restituiti” alle loro famiglie.

«SIAMO CITTADINI PACHISTANI, SIA LO STATO A TUTELARCI»

Pochi passi, forse non decisivi ma sicuramente nella direzione giusta: nessun crimine e persecuzione ai danni delle minoranze sarà mai perseguibile ed evitabile in Pakistan finché verrà affrontato sul solo piano religioso. A partire dalla piaga delle spose bambine: come ha ricordato durante l’incontro organizzato dalla Commissione Giustizia e Pace presso la cattedrale di San Patrizio a Karachi il cardinale Joseph Coutts: «Siamo cittadini pakistani e la legge è la stessa per ogni cittadino pakistano; è responsabilità dello Stato garantire giustizia ai propri cittadini. Va affrontato il tema dei rapimenti, delle conversioni forzate e dei matrimoni forzati sulla base dei diritti umani fondamentali, piuttosto che farne una questione religiosa. È responsabilità dello Stato fornire protezione, garantire giustizia a ogni cittadino, senza distinzione di credo, cultura, etnia e classe sociale». 

Foto Ansa

Tags: arzoo rajablasfemiaHuma YounusJoseph CouttsMaira ShahbazPakistanspose bambine
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Cristiani sempre più perseguitati in Pakistan per l'inasprimento della legge sulla blasfemia

Pakistan, inasprita la legge sulla blasfemia. «Cresce l’odio contro i cristiani»

27 Gennaio 2023
In Pakistan aumentano i casi di minorenni cristiane vittime di rapimenti e matrimoni forzati

Il Pakistan è un incubo per Bibi e le altre spose bambine

20 Dicembre 2022
Paesi antioccidentali

Mettete dei soldi nei vostri cannoni

24 Ottobre 2022
Deborah Yakubu

«Mia figlia uccisa perché cristiana. Solo Dio può fare giustizia»

22 Luglio 2022
La giovane cristiana Deborah Yakubu, uccisa in Nigeria, a Sokoto, per presunta blasfemia dai compagni musulmani

Giovane cristiana lapidata e bruciata dai compagni islamici in Nigeria

14 Maggio 2022
Pakistan

L’instabilità del Pakistan è un rischio per tutto il mondo

13 Aprile 2022

Video

Caorle 2023
Video

Chiamare le cose con il loro nome. Tutti a Caorle a giugno

Redazione
6 Marzo 2023

Altri video

Lettere al direttore

Pier Paolo Pasolini

Perché i ciellini sono così affascinati dai “corsari” Pasolini e Testori

Peppino Zola
28 Marzo 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Lo stupro e la contrattualizzazione del rapporto sessuale
    Rodolfo Casadei
  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Se anche Berlino, patria dell’ambientalismo, boccia l’ideologia green
    Lodovico Festa
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Arringa cristiana e popolare per il «diritto dei turchi a restare turchi»
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Ribadiamo: l’inchiesta di Bergamo sulla pandemia ha solo «valore catartico»
    Emanuele Boffi
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    La vita «ordinaria, tragica e bella» di Elena Bonner
    Angelo Bonaguro

Foto

Foto

Cura: quale integrazione tra territorio e domicilio?

22 Marzo 2023
Foto

“Bisogna pur aver fiducia di qualcuno”. Il concorso dei Nonni 2.0

13 Marzo 2023
Foto

Cosa c’è di allegro in questo maledetto paese?

10 Febbraio 2023
8/2/2014 Milano Giornata Banco Farmaceutico
punto raccolta farmaci presso Farmacia Foglia C.so di Porta Romana 56
Iconphotos/Paolo Bonfanti
Foto

Inizia oggi la Giornata di raccolta del farmaco: ecco come e perché aderire

7 Febbraio 2023
Benedetto Antelami, Deposizione dalla croce, Duomo di Parma
Foto

Davanti alla Deposizione di Antelami. Quello che non avevo mai “visto”

3 Febbraio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist