Uruguay? No grazie. L’idea della cannabis di Stato è uno sballo solo per chi è rimasto agli anni Settanta
«Non è totale ma va benissimo. Vado in Uruguay a marzo». Così Emma Bonino ha commentato l’approvazione al Senato di Montevideo della legalizzazione della marijuana: si potrà coltivare in casa o acquistare in farmacia, e lo Stato seguirà l’intera catena, dalla produzione al consumo.
Non è chiaro se l’annuncio del ministro degli Esteri italiano sia una conseguenza dell’aver reso l’“erba” libera o sia una coincidenza. È chiaro invece che la scelta dell’Uruguay è diventata occasione per il rilancio in Italia della modifica della legge sulla droga: la Commissione Giustizia della Camera ha avviato una indagine conoscitiva, affidandone la relazione all’antiproibizionista Daniele Farina, di Sel, animatore del Leoncavallo di Milano, mentre i media si chiedono perché non anche da noi. Riesumando argomenti vecchi di decenni: lo spinello non fa male, e quand’anche facesse male, ognuno decide della propria salute senza intromissioni dello Stato.
Bisognerà riprendere un lavoro culturale, sociale e politico. Per spiegare, dati alla mano, che non va ripristinata la distinzione fra droghe pesanti e leggere, semplicemente perché è falsa: dove è la “leggerezza” della “canna” nel momento in cui il Thc, il suo principio, è oggi venti volte superiore che negli spinelli di un quarto di secolo fa, che pure non erano innocui? E per ricordare, circa la pretesa libertà di autodistruggersi, che nessuno ha mai contestato la legge che impone il casco alla guida delle moto. Perché la Costituzione e il buon senso apprezzano il principio di solidarietà, che si articola in diritti (per esempio di ricevere cure in caso di difficoltà) e in doveri: nel momento in cui io ledo di proposito la mia salute, mi sottraggo all’adempimento dei quei doveri, e costringo le istituzioni a impiegare risorse per soccorrermi. Perché l’identica logica non dovrebbe valere anche per gli stupefacenti?
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21 commenti
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Quindi la commissione “giustizia” affida un incarico ad uno che promuove ed esalta dei reati (Occupazione abusiva di immobili).
In pratica un delinquente che da decenni promuove l’ ilelgalità e l’ abuso…
Poi se la prendono con Berluscao….
Dipendenza dopo uno spinello?
Di stupefacente qui c’è solo la i.gnoranza di talune persone che, piuttosto che negli anni ’70, sono rimasti ai tempi della caccia alle streghe.
Dipendenza dopo uno spinello?
Di stupefacente qui c’è solo la ignoranza di talune persone che, piuttosto che negli anni ’70, sono rimasti ai tempi delle streghe e degli untori.
secondo me è da criminali sporcare la fedina penale di un ragazzino di 19 anni perché si è fatto una canna, gli rovini la vita per una cavolata.
ma di lasciare agli altri la libertà di decidere cosa fare della loro vita voi proprio nulla vero? devono tutti vivere come avete deciso voi?
voglio vedere se uno dei vostri figli finisse in galera, anche per pochissimo tempo sporcandosi la fedina penale per pochi spinelli, rovinandosi così la vita…
Luca,sono d’accordo con te.Sappiamo dalla storia americana che il proibizionismo è fallito,come dimostra ora di comprendere,in ritardo, l’Uruguay.Non solo la pena non fà da deterrente,ma rovina la vita del drogato e riempie le carceri,aumentando enormemete il loro costo sociale ed il disagio dei carcerati. Il drogato inoltre spesso si trasforma in ladro od in spacciatore per mantenersi il vizio.Spacciando favorisce la diffusione della droga e l’aumento esponenziale dei drogati.Il proibizionismo quindi favorisce la droga.Solo l’educazione e l’informazione sui danni che essa produce può diventare il giusto deterrente.Vendendo le droghe a basso prezzo lo stato toglierebbe alla malavita l’interesse a trattarle e la loro circolazione si ridurrebbe il loro consumo.Bisogna scrivere sui loro imballaggi dettagliatamente i danni che essa provoca e fare un’intensa campagna pubblicitaria sui gravi rischi,il cui costo verrebbe ampiamente ripagato dalla notevole diminuzione di chi, spesso per ignoranza,ne diventa schiavo.
Avendo avuto a che fare, per ragioni di volontariato, con il mondo della droga, non posso far a meno di evidenziare che in questo campo delicato le posizioni ideologiche sono deleterie.
Un conto poi, è l’uso terapeutico di certe sostanze sotto rigido controllo medico, un altro è il panetto di hashish acquistato in tabaccheria con tanto di bollino del monopolio di stato.
Aggiungo che i dati sulla diffusione della ludopatia causata dalla diffusione dei giochi legali dovrebbero insegnare qualcosa.
P.S.: l’alcol danneggia il fegato, la droga lo distrugge.
caro giorgio,il primo errore che fai e non distinguere le sostanze,e basta questo per esporre il tuo grado di ignoranza in materia,da esperto ti dico che tutte le droghe di origine vegetali vengono metabolizzate dal fegato,a parte alcune tossine che già il nome indicano tossicità,che poi dall’oppio si ricava morfina e dalla morfina base l’eroina e tanto altro ancora,vedi che è sempre la mano dell’uomo a deviare il corso della natura in modo errato e pericoloso,per quello che concerne la cannabis che accompagna l’uomo da millenni si cade nell’errore che fai tu mettendolo sulle stesso piano della ketamina pasticche eroina cocaina etcetcetc,ricorda che le popolazioni andine sono sopravvissute per millenni grazie alle foglie di cocca,ma se tutto mi è lecito non vuol dire che tutti sia utile,trovami i contro all’uso terapeutico della cannabis,e trovami anche perchè sotto stretta sorveglianza manco fosse materiale radiativo,la verità e che siete prevenuti da una educazione ignorante e repressiva ad ogni cambiamento,la gente come voi si chiamano conservatori in virtù di un immobilismo atavico,siete del pensiero che sia meglio un uovo oggi che una gallina domani,ma se attendi domani di uova ne avrai tutti i giorni,dovresti acculturati un pochino in materia di stupefacenti mi sa che sei a digiuno sul vero senso della parola,
PS,mi spiace se ti sono sembrato saccente ma sono un disabile con malattia rara che solo la cannabis ammortizza gli spasmi,e sono solidale con chiunque soffra senza averlo chiesto ne a Dio e ne a nessuno,ma se è scritto così che così sia
Tutti i “fattoni” alla ricerca dello sballo di Stato si danno convegno!
ti è mai balenato per la mente cosa sia giusto dire per conoscenza appurata e non dire per sentito dire che questo o quello è giusto,avete una fonte di informazioni globali a disposizione per per sfatare i vostri dubbi ma continuate ad essere bigotti e per giunta alcolizzati se dite che fa l’alcol non fa male,vallo a dire a chi si è spappolato un fegato,ma nello stesso tempo rivolgiti a chi ha problemi seri di sclerosi e sla vedilo soffrire e offrigli uno scotch brandy etcetcetc,assurdo ma grazie a Dio la natura e molto più saggia di quello che si sà è provvede da sola a sostenere la nostra esistenza su questo pianeta corrotto dal male
Caro Mario, la mia battuta era un po’ stupida, lo ammetto senza difficoltà, ma non credo meritasse una rampogna del genere.
Tanto più che mi attribuisci asserzioni che non ho fatto e difficilmente avrebbero potute essere sintetizzate in una riga.
Presumo tu abbia sbagliato a rispondere, ma stai tranquillo che la mia mala fede non arriva al punto di insinuare che il tuo errore sia dovuto alla cannabis.
Buon Natale.
Sig.Mantovano,
le droghe esistono in natura e a volte l’uomo le ha riprodotte in laboratorio per uso medico.
Morfine,oppiacei ed altre sono usate come antidolorifici e anestetici.
La cannabis può essere usata con successo per terapie antispasmo nelle malattie neurologiche e nelle tensioni e tremori articolari.
Non le auguro certamente di avere famigliari sofferenti di sclerosi multipla, come purtroppo mi accade, però la compatisco come giornalista e come cristiano.
Ma che c’ entra? Anche la morfina viene usata come medicinale. Ma mica la puo comprare dal tabaccaio.
Inoltre, se per te le droghe sono così “naturali”, perchè non proponi la legalizzazione dell’ oppio, dell’ eroina e della cocaina?
Anche il paragone con l’ alcool è assurdo. L’ alcool fa male solo se preso in eccesso. Le droghe (spinelli compresi) fanno male comunque.
Per quanto riguarda poi la storia della legalizzazione per stroncare il mercato nero e la mafia, allora perchè non rendiamo legale anche la pedofilia? Sai quanti soldi tolti ai rapitori e sfruttatori della prostituzione minorile…..
Potremmo rendere legale anche l’ omicidio. Sai che affari fanno i sicari e i killer, oggi che l’ omicidio è vietato dalla legge,,,
Paragonare la cannabis all’alcol è da incoscienti … basti pensare alla dipendenza immediata che la droga crea a differenza dell’alcol. BASTA UNA SOLA CANNA PER CREARE DIPENDENZA MA NON HO MAI VISTO NESSUNO SENTIRSI DIRE DELL’ALCOLIZZATO DOPO UNA CENA TRA AMICI.
Mi piacerebbe sapere, poi, qual è la logica secondo cui il thc è aumentato di 20 volte a causa della sua illegalità …
Nicola sei messo veramente male se credi a quello che dici…
Di sicuro non è messo male come te…
I produttori hanno selezionato semi e piante per ottenere un contenuto di thc più alto posibile tanto il reato è lo stesso .
La logica è quella per cui se proprio devi commettere un reato tanto vale farlo grosso.
Se rapini una banca non chiedi gli spiccioli,se stampi in proprio banconote falsifichi banconote di taglio medioalto.
Solo Totò e Peppino avevano stampato un biglietto da 11mila lire, perchè per quello da 10, non ci stavano dentro con le spese.
Perchè a parità di sanzione conviene fare il reato più grosso possibile.
accedi il cervello prima di parlare,la cannabis non crea dipendenza fisica e non distrugge il fegato manco se ti fumi una piantagione,potresti dire diversamente dell’alcol?
nicola ma sei fuori?
AHHAAHAHHAAHHAHAAHHAAHAHHAAHHAHAAHHAAHAHHAAHHAHAAHHAAHAHHAAHHAHAAHHAAHAHHAAHHAHAAHHAAHAHHAAHHAHAAHHAAHAHHAAHHAHAAHHAAHAHHAAHHAHA
Il thc negli sponelli è oggi 20 volte superiore a 20 anni fa proprio perchè la cannabis è una sostanza illegale e pertanto fuori da ogni controllo e regolamentazione.
Inoltre Signor Mantovano, spero che lei per coerenza sia proibizionista anche in materia di alcolici che come dimostrato hanno una pericolosità individuale e sociale non certo inferiroe a quella della cannabis