Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

Siria, viaggio della Bbc nell’industria dei rapimenti. Tra interviste trappola, mediatori e riscatti (anche per Quirico?)

La tv britannica racconta il business dei sequestri di giornalisti in Siria. E parla di «4 milioni di dollari» pagati per la liberazione dell'inviato della Stampa

Leone Grotti
23/09/2015 - 16:18
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia

bbc-documentario-rapimenti

«Ho aiutato a negoziare il rilascio del giornalista belga Pierre Piccinin da Prata e di quello italiano Domenico Quirico. I rappresentanti delle loro famiglie hanno effettuato un pagamento di 4 milioni di dollari, al quale ho assistito». È quanto dichiarato da Moutez Shaklab, mediatore turco nei casi di rapimento in Siria, al giornalista siriano Omar Al-Maqdud, che ha realizzato per la Bbc un lungo articolo e un documentario sull’industria dei rapimenti.

181 GIORNALISTI RAPITI. Al-Maqdud ha intervistato giornalisti rapiti e poi rilasciati, spie che indicano ai rapitori i movimenti dei cronisti da sequestrare e mediatori che lavorano per il rilascio. Dal 2011, 181 giornalisti sono stati rapiti in Siria. Di questi, almeno 29 sono ancora nelle mani dello Stato islamico o di altri gruppi jihadisti. Secondo un rapporto dell’intelligence americana, lo Stato islamico nel 2014 avrebbe guadagnato 25 milioni di dollari in riscatti per la liberazione di prigionieri.

LEGGI ANCHE:

Il sergente russo di 21 anni Vadim Shishimarin, condannato all'ergastolo in Ucraina

Ucraina. Davvero giustizia è fatta?

26 Maggio 2022
Erdogan Turchia

La Turchia ha un problema con i profughi siriani (e coccola i ribelli jihadisti)

16 Maggio 2022

LA SPIA. Il primo intervistato dal giornalista siriano è un uomo che si fa chiamare Abu Huraira e che afferma di aver lavorato per lo Stato islamico. Ex membro dell’Esercito libero siriano, si è unito ad un gruppo locale affiliato ad Al-Qaeda, per poi entrare nello Stato islamico. Ora ha abbandonato il gruppo e si fa trovare nella città turca di confine Antakya. «Mi fingevo un rifugiato siriano e mi mettevo d’accordo con gli accompagnatori dei giornalisti per farmi intervistare. Poi consigliavo un posto dove fare alcune riprese» e mandavo i rapitori nello stesso luogo. «Poi non avevo più niente a che fare con queste persone».

«MOLTI FORNISCONO INFORMAZIONI». Ha smesso di fare il suo “mestiere”, quando gli è stato chiesto di aiutare a rapire un suo amico: «Non potevo diventare responsabile per il suo rapimento. Perciò gli ho detto: “Vattene da qui, da questo paese, perché ti hanno preso di mira”». Il giornalista siriano assicura di aver verificato tutta la storia e di aver ottenuto da Abu Huraira molte prove di come venivano organizzati i sequestri. «Ci sono moltissime persone come me desiderose di dare informazioni ai rapitori», conclude l’ex spia.

bbc-documentario-rapimenti1

IL GIORNALISTA RAPITO. Tra i tanti giornalisti rapiti, e rilasciati, c’è Milad Al-Shihaby (foto sopra), siriano di Aleppo, catturato dallo Stato islamico dopo aver denunciato le atrocità commesse dal gruppo. «Mi hanno tenuto in una cella per 13 giorni insieme ad altre 200 persone. Sono stato bendato per 10 giorni, poi per altri tre giorni mi hanno tenuto bendato e ammanettato». Al-Shihaby racconta di come molti prigionieri venivano torturati, appesi per le mani a dei ganci per ore intere con le gambe penzoloni nel vuoto. «Molti prigionieri sono stati giustiziati perché non volevano convertirsi all’islam». Lui per sua fortuna era musulmano e si è salvato quando l’Isis ha abbandonato il luogo dove li teneva prigionieri, in seguito a un attacco dell’Esercito libero siriano. Così, dopo aver passato in tutto 16 giorni in detenzione, Al-Shihaby è tornato libero.

bbc-documentario-rapimenti2

IL MEDIATORE. Molti giornalisti sono stati liberati grazie all’aiuto di Moutez Shaklab (foto sopra), proprietario di una panetteria a Istanbul. Avendo molti contatti in Siria, è sempre riuscito a fare il lavoro di mediatore: «Tu chiami i rapitori», spiega, «e gli chiedi se hanno davvero la tal persona. Loro ti dicono: “Sì”. Allora gli chiedi una prova. Loro ti chiedono: “Che tipo di prova?”. Una volta mi è stato chiesto dai familiari del rapito di domandare: “Qual è il nome del suo fratello più grande? Quando e dove è morto?”. Abbiamo posto il quesito e quando abbiamo ricevuto la risposta, sapevamo che il ragazzo era vivo».

RISCATTO DI QUIRICO. Per quanto riguarda il rapimento del giornalista della Stampa, Quirico, e del suo collega belga, Shaklab afferma che una somma di 4 milioni di dollari è stata caricata in un camioncino e portata in un edificio, dove i rapitori hanno contato il denaro e se ne sono andati. In questo caso, continua, i rapitori erano membri dell’Esercito libero siriano che si erano appena uniti a una fazione di islamisti. Ma con lo Stato islamico non va sempre così bene, perché spesso l’Isis rapisce le persone per punirle, per propaganda e non solo per fare soldi. «Una volta mi hanno accusato di essere un blasfemo. Il loro livello di ostilità mi ha spaventato e me ne sono andato».

@LeoneGrotti

Tags: bbcdomenico quiricogiornalistirapimentiSiriaStato Islamico
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Il sergente russo di 21 anni Vadim Shishimarin, condannato all'ergastolo in Ucraina

Ucraina. Davvero giustizia è fatta?

26 Maggio 2022
Erdogan Turchia

La Turchia ha un problema con i profughi siriani (e coccola i ribelli jihadisti)

16 Maggio 2022
Stato islamico

L’appello dello Stato islamico per colpire «gli infedeli» in Europa

24 Aprile 2022
Stato islamico

Finalmente condannato uno dei “Beatles” dello Stato islamico

19 Aprile 2022
Vita quotidiana a Damasco, Siria

La guerra in Siria, dopo 11 anni, non è ancora finita

6 Aprile 2022
Gli usa bombardano la Siria di Assad

Bombardare la Siria non avrebbe salvato l’Ucraina da Putin

25 Marzo 2022

Video

Don Luigi Giussani
Video

Don Giussani, mondo e missione – L’incontro con Camisasca e Alberti

Redazione
17 Maggio 2022

Altri video

Lettere al direttore

Lee Cheuk-yan all’ingresso del tribunale a Hong Kong

Il palloncino di Lee Cheuk-yan, Elon Musk il “rompibolle” e i vantaggi di tre giorni a Caorle

Emanuele Boffi
20 Maggio 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Ruby ter il miglior spot per il “sì” ai referendum sulla giustizia
    Lodovico Festa
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Il palloncino di Lee Cheuk-yan, Elon Musk il “rompibolle” e i vantaggi di tre giorni a Caorle
    Emanuele Boffi
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    I sabati di lavoro dei profughi ucraini per i polacchi «in segno di gratitudine»
    Angelo Bonaguro
  • Libri in povere parole
    Libri in povere parole
    Eureka Street; Uno di noi; La morte viene per l’arcivescovo
    Miber
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    La sentenza sul doppio cognome esalta il feticcio della libera scelta
    Rodolfo Casadei

Foto

Egisto Corradi
Foto

La faccia più vera

26 Maggio 2022
Foto

Il potere dei senza potere e la guerra in Ucraina

20 Maggio 2022
Foto

“Investire in educazione”. Incontro sulla mostra “Alleanza scuola lavoro”

10 Maggio 2022
Foto

“Droga, le ragioni del no. Scienza, prevenzione, contrasto, recupero“

2 Maggio 2022
Foto

Avsi Run al Parco di Monza per sostenere i progetti dell’ong in Ucraina

27 Aprile 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist