Giustizia lumaca? E ci credo. Guardate questa foto: udienza rinviata dieci volte in quattro anni

Di Chiara Rizzo
23 Gennaio 2015
Su un gruppo Facebook legali di tutt'Italia si scambiano testimonianze sulle dilazioni dei processi. «A me il giudice ha detto: ci rivediamo tra due anni e mezzo»

Rinvio udienze_facebook “Un giorno dopo l’altro, e tutto è come prima…”: non sappiamo se sarà stato struggente quanto la canzone di Luigi Tenco, ma è stato più o meno questo il pensiero dell’anonimo giudice autore di una clamorosa serie di rinvii di udienza. Il verbale di questo processo è stato immortalato dalla foto (qui a lato) di un avvocato, che si è prima premurato di nascondere tutti i dati sensibili. Non si conosce la città in cui avvengono questi fatti, né chi sia il giudice protagonista, ma si capisce bene tutto il resto.
Alla prima udienza del 29 giugno 2010, in pochi minuti, il dibattimento è stato rinviato a quasi un anno dopo, il 28 aprile 2011, “per impedimento del giudice”. Il 28 aprile 2011, alla nuova udienza, sempre in pochi minuti, si è rinviato al 14 luglio. Immaginiamo per un istante la scena: gli avvocati si ritrovano in aula, finalmente entra la corte e sorpresa, anche il 14 luglio l’udienza è rinviata un’altra volta, “per impedimento del giudice”. A luglio fa caldo, meglio rivedersi tutti direttamente il successivo 20 dicembre. Anzi no: d’inverno fa freddo, meglio ritrovarsi in primavera, e così il 20 dicembre l’udienza viene prontamente rinviata, “per impedimento del giudice”, direttamente al 28 maggio 2012. Da lì al 18 settembre.
“Un giorno dopo l’altro, la vita se ne va, e la speranza è ormai un’abitudine” cantava Tenco, ed è probabilmente quello che hanno pensato gli avvocati di questo processo, che nel settembre 2012 hanno visto rinviarsi l’udienza prima al 29 aprile 2013, poi al 24 febbraio 2014, e infine alla prossima data, che nella foto non è stata ripresa (troppo lungo l’elenco, per essere catturato da un obiettivo), il 17 febbraio di quest’anno. È il martedì grasso. Gli avvocati, mal pensanti per antonomasia, già scommettono su un nuovo rinvio “per impedimento del giudice”.

REATI BAGATELLARI. La foto è stata pubblicata in questi giorni da un collega dell’avvocato autore dello scatto, sulla pagina del gruppo “Gli avvocati di Facebook”, su cui i legali di tutt’Italia spesso si confrontano. Il post in questo caso ha raccolto in pochissime ore un centinaio di “mi piace”, anche perché non si tratta di un caso isolato. Forse sono poche le toghe che arrivano a rinviare una singola udienza nel corso di quattro lunghi anni, ma il problema del rinvio è quasi all’ordine del giorno.
Un avvocato siciliano racconta, ad esempio, quello che è avvenuto in un tribunale della zona di Messina: «Il ricorso è stato depositato nel marzo 2012. Alla prima udienza, fissata a gennaio 2013, il giudice monocratico non sapeva/voleva decidere, così ha rinviato tutto a dieci mesi dopo, ottobre 2013. A quel punto c’è stato un cambio del giudice e l’udienza è stata rinviata subito a gennaio 2014, quando di nuovo il giudice non sapeva/voleva decidere, e ha rinviato tutto a gennaio 2016». E, sottolinea l’avvocato, si tratterebbe solo di un reato bagatellare, non di un processo molto difficile.

DUE ANNI E MEZZO DOPO. Altro tribunale, altro magistrato che rinvia: «In corte d’appello, l’udienza del 12 dicembre 2012 è stata immediatamente rinviata a due anni e mezzo dopo, nel maggio 2015!», racconta un’avvocatessa. Le fa eco una collega: «Abbiamo depositato un ricorso alla sezione lavoro del tribunale nel novembre 2014, e la prima udienza ci è stata fissata nel marzo 2017! Ribadisco che si tratta di un processo per un problema di lavoro». E poi ancora un’altra collega: «All’udienza che si è tenuta lo scorso dicembre, cioè nel 2014, il giudice ci ha rinviato a giugno 2017». E poi un altro: «Causa civile. Prima udienza il 5 luglio 2012, rinviata d’ufficio al 7 febbraio 2013, poi la seconda udienza si è tenuta il 21 febbraio 2013, e lì il giudice ha fissato il rinvio alle conclusioni delle parti per il 16 dicembre 2015…».

Articoli correlati

2 commenti

  1. To_Ni

    Ho una vicenda per le mani che quella in foto è rose e fiori. Farei a cambio volentieri. E ritengo costituirebbe un ottimo soggetto per un episodio di “Ai confini della realtà”.

  2. ftax

    L’Italia ha la magistratura che si merita.
    Cambiare la magistratura per cambiare l’Italia?
    O cambiare gli italiani per cambiare la magistratura?

I commenti sono chiusi.