Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Sport

Escludere i tennisti russi da Wimbledon è sbagliato e controproducente

Quella del più famoso torneo di tennis al mondo è una decisione non sportiva ma politica che non frena Putin, è figlia del clima istituzionale russofobico e crea un precedente pericoloso

Piero Vietti
22/04/2022 - 6:25
Sport
CondividiTwittaChattaInvia
Medvedev Wimbledon
Il tennista russo Daniil Medvedev durante un match del torneo di Miami, lo scorso 31 marzo (foto Ansa)

Se Wimbledon e il governo inglese volevano dare corda alla narrativa di Putin secondo cui l’Occidente odia più i russi di quanto sostenga gli ucraini e che il cosiddetto mondo liberale è in fondo ipocrita, hanno molto probabilmente raggiunto il loro obiettivo.

Un’esclusione figlia del clima russofobico

L’esclusione di tennisti e tenniste russi e bielorussi dal torneo di tennis più famoso e importante del mondo è una decisione senza alcuna conseguenza concreta sulla guerra in corso in Ucraina, figlia della russofobia che in tutto il mondo sta censurando la cultura e la storia del paese che fu di Dostoevskij, e che rischia di trasformarsi in un precedente pericoloso. La decisione di Wimbledon (contestata da Atp, Wta e, tra gli altri, dal numero 1 al mondo Novak Djokovic) arriva dopo che Cio, Fifa e Uefa tra gli altri hanno deciso di escludere Nazionali e squadre russe e bielorusse da Olimpiadi e tornei internazionali.

Sebbene discutibile, la decisione di escludere una rappresentativa le cui vittorie darebbero lustro al governo di Mosca è comprensibile: lo sport non è politica ma è usato dalla politica. Il boicottaggio dei singoli atleti, e dei tennisti in particolare, è invece ingiustificabile: da sempre i tennisti giocano per se stessi, sono tifati da appassionati di tutto il mondo, non scaldano i motori della propaganda dei governi dei propri paesi. Oltretutto, da più di un mese tennisti e tenniste russi e bielorussi giocano senza bandiera, e diversi di loro si sono pubblicamente espressi contro la guerra di Putin all’Ucraina.

LEGGI ANCHE:

Marcia dei profughi ucraini a Varsavia per ringraziare dell’accoglienza in Polonia

Che cosa è più “europeista”, la concretezza di Varsavia o le chiacchiere di Capalbio?

30 Giugno 2022
Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg introduce il vertice dell'Alleanza a Madrid

Il vertice Nato e il rischio del disimpegno americano dall’Europa

29 Giugno 2022

Via i calciatori russi dalla Premier League?

Tutto inutile: dopo avere accarezzato l’idea di accettare solo gli atleti che avessero ufficialmente condannato la Russia, il governo inglese ha optato per un’azione più simile ai ban dei social network contro gli account non graditi che allo spirito che dovrebbe animare lo sport. Il fatto è che, proprio come succede sui social network, questa decisione dell’All England Club di Londra farà molto probabilmente proseliti. Aspettiamoci altre esclusioni di russi in quanto russi da altri tornei di tennis, ora che il più importante di tutti ha preso questa decisione, e – perché no? – anche da altri sport.

Se per colpire Putin è giusto colpire un singolo atleta colpevole di essere russo, perché allora permettere a un calciatore russo di giocare in una squadra di Premier League, o di Serie A? È utile alle sorti della guerra confondere popolo e governo russo, punire uno sportivo per i crimini del proprio governo? Il clima di maccartismo soft che attraversa da un mese e mezzo le istituzioni occidentali impedisce di condannare l’aggressione brutale di Mosca nei confronti di Kiev e nel contempo “salvare” artisti, direttori d’orchestra e sportivi russi, con il paradossale effetto di risultare controproducente per un mondo che è giustamente orgoglioso dei propri valori liberali, oltre a dare una sponda alla retorica putiniana sull’Occidente che odia i russi.

A Wimbledon un precedente pericoloso

Quello di Wimbledon rischia poi di essere un precedente pericoloso: con quali ragioni si potranno criticare altri paesi, magari in Medio Oriente, che nel prossimo futuro decidessero di escludere atleti di determinate nazioni da loro ritenute criminali? Infine, è un’occasione persa. Due mesi fa a Marsiglia il tennista russo Andrey Rublëv ha giocato e vinto il torneo di doppio in coppia con l’ucraino Denys Molchanov.

Pochi sport come il tennis hanno la capacità di superare le divisioni nazionali e nazionaliste, in nessuno sport come nel tennis la nazionalità di chi vince è così in secondo piano. Pensare che una eventuale vittoria a Londra di Medvedev o della Azarenka «sia utilizzata per promuovere il regime russo» rispetto alla guerra, come ha detto il direttore generale dell’All England Club Ian Hewitt, è una sonora sciocchezza. Che farà danni.

Tags: bielorussiaguerra ucrainaRussiasanzioni russiatenniswimbledon
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Marcia dei profughi ucraini a Varsavia per ringraziare dell’accoglienza in Polonia

Che cosa è più “europeista”, la concretezza di Varsavia o le chiacchiere di Capalbio?

30 Giugno 2022
Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg introduce il vertice dell'Alleanza a Madrid

Il vertice Nato e il rischio del disimpegno americano dall’Europa

29 Giugno 2022
Un poliziotto davanti al Cremlino a Mosca, Russia

Perché amare la Russia «nonostante tutto»

29 Giugno 2022
La Repubblica Ceca si avvicina all'inizio del semestre di presidenza dell'Unione Europea

Ucraina. La Russia avanza nel Donbass, dall’Ue solo «retorica e illusione»

28 Giugno 2022
Christine Lagarde

La Bce la finirà con l’ipocrisia per fare davvero la banca centrale?

28 Giugno 2022
Zelensky, presidente dell'Ucraina, si collega al Consiglio europeo

Ucraina nell’Ue. Vittoria simbolica, ma il percorso sarà lunghissimo

25 Giugno 2022
Per commentare questo contenuto occorre effettuare l'accesso con le proprie credenziali.

Video

Foto Red Dot per Unsplash
Ambiente

Stop auto endotermiche? «Decisione ideologica»

Redazione
9 Giugno 2022

Altri video

Lettere al direttore

L’aborto non può essere considerato un diritto naturale

Emanuele Boffi
29 Giugno 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Allo sfascio d’Italia mancavano solo gli intrighetti tra Grillo e Draghi alle spalle di Conte
    Lodovico Festa
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Loro cantano “Imagine”. Noi cantiamo “Martino e l’imperatore”
    Emanuele Boffi
  • Cartolina dal Paradiso
    Cartolina dal Paradiso
    L’ideale cristiano non è la brava persona di successo, ma il santo
    Pippo Corigliano
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Vasilij Grossman, la Russia e Macron
    Rodolfo Casadei
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    I sabati di lavoro dei profughi ucraini per i polacchi «in segno di gratitudine»
    Angelo Bonaguro

Foto

Ragazza in bicicletta
Foto

Esame di maturità. Un rito di passaggio

27 Giugno 2022
Egisto Corradi
Foto

La faccia più vera

26 Maggio 2022
Foto

Il potere dei senza potere e la guerra in Ucraina

20 Maggio 2022
Foto

“Investire in educazione”. Incontro sulla mostra “Alleanza scuola lavoro”

10 Maggio 2022
Foto

“Droga, le ragioni del no. Scienza, prevenzione, contrasto, recupero“

2 Maggio 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist