Così il superstato conformista europeo apparecchia per noi un “socialismo cucù” à la Hollande

Di Luigi Amicone
19 Aprile 2014
Si tratti di economia, famiglia, educazione o "nuovi diritti", il modello a cui l’Italia si dovrebbe adeguare ha un pensiero ideologico unico e un unico padrone

hollande-socialismo-cucu-tempi-copertinaEsiste ancora un “tipo” italiano rispetto all’individuo-massa che viene propalato (propinato) dai centri di potere targati “Europa”? Tanto per confermare la volontà di asservimento al neocolonialismo euro-atlantico – operazione documentata anche nelle rivelazioni di un ex ministro dell’Economia sui retroscena internazionali che portarono alla caduta dell’ultimo governo Berlusconi (Giulio Tremonti, Bugie e verità, Mondadori) – qui da noi non passa giorno che i due grandi giornali “europeisti” non pubblichino dossier che suggeriscano l’idea di un’Italia corrotta eccetto che a sinistra (sia essa politica, sindacale, giornalistica e, tanto più, di “magistratura democratica”). E così passa in cavalleria la guerra di ri-occupazione della società che, su mandato dell’Europa germanizzata, sta facendo lo Stato romano.

Tant’è, come mai si dimentica che le riforme che oggi tanto “impressionano” la Merkel sono in buona sostanza le stesse che una decina di anni orsono furono approvate dal governo di centrodestra, avversate dalla sinistra e infine, nel 2006, grazie a una forsennata campagna mediatica, bocciate in referendum? Fine del bicameralismo perfetto, riduzione del numero di deputati e senatori, premierato, devoluzione dei poteri dello Stato. Questo, tra l’altro, uscì dal Parlamento del 2005. E fu boicottato dai grandi “riformatori” della sinistra colta e manettara.

Nemmeno si ricorda che la crisi iniziò a mordere durante il governo della famosa “Unione”. Ma quanta di quella corruzione di cui si scrive in questi giorni era già dentro i 12 miliardi stanziati e subito bruciati dal governo Prodi per coprire i buchi della sanità di Roma, Napoli, Palermo, Reggio Calabria? Altro che Lombardia.

Quante procure e corti dei conti sonnecchiavano allora e si sono svegliate solo tre anni fa? Quante sconcertanti rivelazioni sui conti pubblici taroccati e sul “sistema” delle regioni politicamente corrette furono messe in chiaro, l’anno dopo le dimissioni di Prodi, dalla Commissione Antonini e, a partire dal governo Monti, rapidamente oscurate dai democratici signori della “mano-morta”?

Da tre anni a questa parte e per tre consecutivi governi di non eletti, funziona così: via libera alla sabbia gettata negli occhi del popolo dal circuito mediatico-giudiziario, ponti d’oro allo sfascismo di Grillo per demolire la nostra sovranità politica-nazionale e benedizione a qualunque esecutivo ci faccia digerire ogni cosa.

Così, il futuro che ci si prospetta è una sorta di “socialismo della simpatia” (alla Amici della De Filippi) e Stato dirigista. In economia. Come nei cosidetti “nuovi diritti”. Nell’istruzione pubblica, come nelle politiche contro la famiglia. Lo Stato pedagogo (e in certi casi “pedofilo”). E la Guardia di finanza alla porta. Stabilita dai tedeschi la quota di partecipazione italiana all’Europa, è il socialismo nella variante ridicola della Francia di Hollande l’abitino che vorrebbero cucirci addosso.

Si tratti di gay o di industria culturale, di eutanasia o di fecondazione assistita, sarà sempre più vietato dissentire. Poiché il modello “europeista” a cui l’Italia si dovrebbe adeguare ha un pensiero ideologico unico e un unico padrone economico: l’impersonale superstato europeo.

@LuigiAmicone

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18 commenti

  1. deas

    La dittatura dell’euro imposta dal potere capitalistico – finanziario destabilizza e distrugge le nostre economie e con esse l’identita’ culturale dei popoli europei , fondata
    sulla centralita’ dell’uomo come artefice del proprio destino . Gli ideali di liberta’ ,di fratellanza,di umanita’ hanno ispirato e alimentato il pensiero filosofico europeo , voluttuari consentendo le grandi conquiste in ogni campo del sapere ,unitamente al consolidarsi di principi democratici che hanno finora garantito un benessere diffuso e un sistema di tutela sociale unico al
    mondo. Oggi , in Europa ,l’avidita’ e l’egoismo di una ristretta oligarchia che agisce in voluttuari voluttuari voluttuari assoluta autonomia ,
    ignorando le regole democratiche e
    prefigurando scenari drammatici ,minaccia e pianifica l’avvio di una societa’
    ultra-capitalista in cui l’uomo sia ridotto a semplice ingranaggio di un sistema economico,ispirato al profitto e alla ideologia del denaro

    1. Stefano

      In UK e’ gia’ cosi’.

  2. deas

    La dittatura dell’euro imposta dal potere capitalistico – finanziario destabilizza e distrugge le nostre economie e con esse l’identita’ culturale dei popoli europei , fondata
    sulla centralita’ dell’uomo come artefice del proprio destino . Gli ideali di liberta’ ,di fratellanza,di umanita’ hanno ispirato e alimentato il pensiero filosofico europeo , voluttuari consentendo le grandi conquiste in ogni campo del sapere ,unitamente al consolidarsi di principi democratici che hanno finora garantito un benessere diffuso e un sistema di tutela sociale unico al
    mondo. Oggi , in Europa ,l’avidita’ e l’egoismo di una ristretta oligarchia che agisce in assoluta autonomia ,
    ignorando le regole democratiche e
    prefigurando scenari drammatici ,minaccia e pianifica l’avvio di una societa’
    ultra-capitalista in cui l’uomo sia ridotto a semplice ingranaggio di un sistema economico,ispirato al profitto e alla ideologia del denaro

  3. deas

    La dittatura dell’euro imposta dal potere capitalistico – finanziario destabilizza e distrugge le nostre economie e con esse l’identita’ culturale dei popoli europei , fondata
    sulla centralita’ dell’uomo come artefice del proprio destino . Gli ideali di liberta’ ,di fratellanza,di umanita’ hanno ispirato e alimentato il pensiero filosofico europeo , consentendo le grandi conquiste in ogni campo del sapere ,unitamente al consolidarsi di principi democratici che hanno finora garantito un benessere diffuso e un sistema di tutela sociale unico al
    mondo. Oggi , in Europa ,l’avidita’ e l’egoismo di una ristretta oligarchia che agisce in assoluta autonomia ,
    ignorando le regole democratiche e
    prefigurando scenari drammatici ,minaccia e pianifica l’avvio di una societa’
    ultra-capitalista in cui l’uomo sia ridotto a semplice ingranaggio di un sistema economico,ispirato al profitto e alla ideologia del denaro

  4. Marco59

    Nel famoso ventennio (di cui Berlusconi ne ha governato la metà) i danni sono stati tutti combinati dai governi Prodi (con i vari Bersani, Visco , Pecoraro Scanio ,Diliberto ecc) che hanno sempre maltrattato il ceto medio (vi ricordate “anche i ricchi piangano”?) e la classe imprenditoriale, con centinaia di provvedimenti demagogici, rancorosi e dannosi per tutti.
    È alla fine chi ci ha rimesso di più? Naturalmente i più poveri che dicevano di difendere

    1. Menelik

      Dal 2000 al 2010 il governo Prodi è durato UN (1) anno.
      Ed in un anno è stato fatto cadere una volta da due parlamentari dell’estrema sinistra (ho cancellato i loro nomi dalla memoria), e poi è ripreso qualche mese fino al colpo finale di Mastella.
      Sai in un anno che rivoluzione può aver fatto in Italia?
      Dal 200 al 2010 l’Italia è stata governata da Berlusconi, nessuno può smentire questo dato di fatto.
      La scuola oggi è quello che è risultato dalla riforma Gelmini, inequivocabilmente.
      Nel PDL si sono buttati i Radicali.
      Berlusconi stesso ha firmato per tutti i referendum radicali, compresa la droga libera, e l’ha fatto davanti alle telecamere che hanno documentato al TG di prima sera (mi ricordo ancora o soffro di allucinazioni alla memoria?).
      Il decreto Scalfarotto portava le firme Scalfarotto Leone. Antonio Leone è del PDL, fino a prova contraria.
      Capisco che il PD faccia acqua da tutte le parti (io stesso sono indeciso, molto indeciso, sul PD), ma non si dica che Berlusconi è bravo, cristiano, cattolico, ecc..ecc.., proprio quando il suo ex-collaboratore principale ha cercato di scappare in Libano per rendersi latitante.
      A questo punto fondiamo un partito e ci mettiamo a capo Totò Riina, o Bernardo Provenzano, o Messina Denaro e chiamiamolo Partito Amico del Cattolicesimo Europeo, sigla P.A.C.E.
      La Chiesa ed il movimentismo cattolico tra destra e sinistra…HA SOLO DA RIMETTERCI, DA ENTRAMBI !!!!

  5. Marco59

    Nel famoso ventennio (di cui Berlusconi ne ha governato la metà) i danni sono stati tutti combinati dai governi Prodi (con i vari Bersani, Visco , Pecoraro Scanio ,Diliberto ecc) che hanno sempre maltrattato il ceto medio (vi ricordate “anche i ricchi piangano”?) e la classe imprenditoriale, con centinaia di provvedimenti demagogici, rancorosi e dannosi per tutti.
    È alla fine chi ci ha rimesso di più? Naturalmente i più poveri che dicevano di difendere

  6. Piergianni

    Concordo pienamente con le tesi dell’articolo. Solo una domanda: come mai tanti aderenti a CL sostengono questo governo? Certamente per responsabilit àh àh àh…

  7. Maria Catena

    Sono d’accordo non si può votare chi di giorno va al family day e di notte fa il bunga bunga con le minorenni..quantomeno questa ad essere buonisti è schizofrenia.

    1. Luigi

      Certo, ma nemmeno l’Europa seria ed etica che misura le banane ed i cetrioli, si dimentica le radici radici giudaico cristiane, cambia nome alla realtà col genitore numerato, confonde l’accoglienza con la remissione della propria cultura, discrimina chi dissente dalla new age del gender, (Barilla passerà dal mulino bianco ai balletti rosa). L’impressione che si ricava tra la gente comune, quella che conta solo quando va in cabina elettorale, è che si sia veramente stufata di questa minuscola europa.

      1. filomena

        Questo però non è in problema di coerenza. Fin dalla sua nascita l’Unione Europea si è fondata sulla laicità e quindi a prescindere dalle tradizioni dei singoli stati più o meno religiosi (vedi per esempio la Francia che si definisce aconfessionale), ha portato avanti sempre gli stessi valori. Va inoltre detto che per incoerenza si intende dire una cosa e contemporaneamente farne una opposta non prendere le distanze da proprie radici culturali in quanto la cultura si evolve.

        1. Giannino Stoppani

          “Fin dalla sua nascita l’Unione Europea si è fondata sulla laicità”
          Ma tu lo sai, Filomena, cosa rappresentavano, in origine, le stelle della bandiera della UE?
          Eh sì!
          Come al solito…
          (T)rollare meno e studiare di più!

  8. superstato conformista

    Che noia, Amicone, con questa crociata contro l’ Europa conformista ed omologatrice!
    Magari, negli ultimi ventanni avessimo avuto più Europa in Italia.
    Magari avessimo evitato certi cialtroni difensori della famiglia tradizionale intesa come moglie ufficiale di giorno e escort di sera + la messa purificatrice la Domenica.
    Magari qualche severo nordeuropeo avesse potuto evitarci la politica dei raccomandati, i cattolici casti e puri ma chissà come milionari (in Euro), il Sud in mano alle mafie, le grida di Roma ladrona da parte dei più ladroni di tutti.
    Le avrebbe fatto così schifo un Paese un pò più serio, meno circoli magici e corti dei miracoli, meno barzellette e più serietà, (lei Signora viene, quante volte viene?) , magari certi avventurieri un pò meno liberi di intrallazzare e un pò più di attenzione al bene comune? E le rassicurazioni che i ristoranti sono pieni, quando si allungano le file alla Caritas?

    1. augusto

      Caro superstato conformista, l’Europa dominata dalla troika durerà poco, rassegnati !

  9. francesco taddei

    Amcone, la soluzione non è votare mario mauro, che condivide e appoggia il superstato europeo, così come il ppe e napolitano. è la visione di un’europa delle nazioni, che si uniscono solo per l’indispensabile. Una grande svizzera. che non ci sarà nè col pse nè col ppe.

  10. augusto

    Un superstato europeo fantoccio, manovrato dalla finanza speculativa che muove i fili della troika.

  11. filomena

    Che sia un articolo giusto un po’ orientato a destra e fazioso? Questo sarebbe fare giornalismo? Non una parola sul disastro fatto dai governi del pregiudicato.

    1. beppe

      filomena, per me è abbastanza chiaro . se ti piace vivere nel nuovo mondo di paperino hollande, accomodati. io non ci sto. grazie amicone ( anche se non scrivi VOTATE LEGA io un pensierino ce lo sto facendo).

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