Ieri era stata la Uil – servizio politiche territoriali a denunciare che ancora il 90 per cento dei comuni era in ritardo e non aveva una delibera sulle aliquote Tasi: il governo alla fine ha deciso di far slittare il pagamento della prima rata dal 16 giugno al 16 settembre, per dare modo a tutti (solo 832 comuni su 8.092 hanno già deliberato) di mettersi in regola. Intanto il Corriere della sera ha calcolato città per città l’ammontare di una Tasi media, e in alcuni casi, soprattutto per la fascia media che paga tra i 300 e i 900 euro di rendita catastale, si pagherà più dell’Imu 2012.
MILANO PENALIZZA LE FAMIGLIE CON FIGLI. Nel caso del capoluogo lombardo il Comune ha deciso che al di sotto dei 21mila euro di reddito sono previste delle detrazioni. Al di sopra di tale cifra, invece, si paga la Tasi con un’aliquota dello 0,25 per cento crescente in base alla rendita catastale. Ne consegue che ad essere penalizzati saranno i nuclei con più figli e con abitazioni di medio livello: una famiglia con due figli che vive in un’abitazione di categoria A3 di circa 70 metri quadri pagherebbe circa 330 euro, ovvero 165 euro in più rispetto all’Imu. Un nucleo fatto di due conviventi, nella stessa casa, pagherebbe 230 euro (65 euro in più rispetto al 2012).
A ROMA LE ALTE RENDITE CATASTALI PAGANO MENO. La capitale non ha ancora fissato tutti i parametri per le detrazioni, ma è certo che la Tasi sarà allo 0,25 per cento rispetto allo 0,5 dell’Imu. Perciò saranno più avvantaggiati rispetto al 2012 i proprietari di alte rendite catastali: chi possedeva un appartamento quadrilocale di classe A/2 in una zona centrale di Roma con l’Imu pagava 1060 euro, con la Tasi pagherà 630 euro.
BOLOGNA: 23 FASCE DI DETRAZIONI. Il capoluogo emiliano è avanti rispetto agli altri perché ha cercato il più possibile soluzioni ad hoc per le varie condizioni dei cittadini, stabilendo ben 23 fasce di detrazione Tasi. In questo modo di fatto la Tasi non peserà più dell’Imu 2012.
A GENOVA ALIQUOTE AL MASSIMO. Nella città della Lanterna le aliquote sono state innalzate al massimo livello, sono state previste detrazioni per rendite basse ma non per i figli. Un nucleo che vive in 70 metri quadri, se formato solo da due adulti pagherà 26 euro in meno rispetto all’Imu 2012; se invece ha due figli conviventi paradossalmente pagherà 74 euro in più rispetto all’Imu.