Arabia Saudita. Critica il Gran Muftì: condannato a sette anni di carcere e 600 frustate
Il fondatore del sito internet “Free Saudi Liberals” è stato condannato ieri in Arabia Saudita a sette anni di prigione e 600 frustate per “crimini informatici” e “disobbedienza al padre”.
CRITICHE AL GRAN MUFTÌ. Raif Badawi è stato imprigionato nel giugno 2012 dopo che sul suo sito sono state aperte discussioni sul ruolo della religione nel paese ultraconservatore islamico e pubblicati articoli critici di alcune figure religiose di spicco, come il Gran Muftì dell’Arabia Saudita.
ACCUSE DI APOSTASIA. Badawi ha rischiato in principio di essere messo a morte, perché accusato di apostasia, ma i giudici l’hanno prosciolto dopo che l’uomo si è dichiarato musulmano e la moglie l’ha confermato.
VIETATO CONVERTIRSI DALL’ISLAM. In Arabia Saudita vige una forma radicale di legge islamica, la religione non può essere messa in discussione e convertirsi dall’islam è vietato. A maggio un libanese cristiano e un saudita erano stati condannati rispettivamente a sei anni di carcere e 300 frustate e a due anni di carcere e 200 frustate per aver convertito al cristianesimo e fatto fuggire dal paese una giovane saudita.
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