Al via “La scimmia”, il programma per chi sogna il diploma di maturità e forse un pizzico di notorietà
Da oggi sul web c’è un nuovo reality, La scimmia. Un programma creato da Pietro Valsecchi (Taodue) e che seguirà le avventure di sedici studenti tra i 18 e 22 anni, che non sono riusciti a diplomarsi e a cui la tv e il web intendono dare una seconda chance. I ragazzi seguiranno delle vere e proprie lezioni tenute da professori per lo più conosciuti, con la speranza di raggiungere il tanto agognato diploma di Liceo classico o scientifico. Il corpo docenti è di tutto rispetto: lo scrittore Walter Siti è il preside, Edoardo Camurri, ex conduttore di Mi manda Rai Tre, insegna storia e filosofia, Errico Buonanno (Corriere della Sera) è l’insegnante di italiano, Niccolò Agliardi, autore dei testi di Laura Pausini, qui è nelle vesti di docente di musica, John Peter Sloan, famoso per il suo metodo per imparare l’inglese, tenterà di insegnare la lingua della regina ai ragazzi, mentre Federico Starnone, sceneggiatore e insegnate di liceo, darà lezioni di matematica e Silvana Grasso, autrice teatrle, si occuperà di latino e greco. (Ma come avranno fatto a convincerli? Mi viene in mente solo una cosa…)
INCERTEZZE DA PRIMATI. La genesi di questo programma parte da lontano e attraversa diversi momenti: prima viene presentato come reality solo per il web, poi viene prevista una parte televisiva su Mediaset, poi si parla di una soluzione solo televisiva e infine la scelta ricade su una partenza rodaggio sul web il 1° ottobre e un debutto televisivo il 6 ottobre su Italia 1. Nei giorni scorsi un promo televisivo mandato in onda compulsivamente presenta i ragazzi, che sembrano tutti estremamente motivati ad accaparrarsi il diploma: «La maturità è donna e io la conquisterò» esclama uno di loro con lo sguardo fisso in camera. (Applausi)
IL BUIO OLTRE LA RETE. Ufficialmente il programma è partito sulla rete oggi alle 14, ma fino alle 15.30 sul sito e sulla pagina Facebook i pochi utenti curiosi non riuscivano a vedere nulla, se non il suddetto promo. Passate le prime due ore, tra l’imbarazzo generale, qualcosa spunta all’orizzonte: sul sito compaiono le biografie degli studenti e dei professori (ma dei video delle lezioni nemmeno l’ombra). I ragazzi e le ragazze, nel piccolo bigino che racchiude i loro primi 18-19-20 anni, raccontano i loro sogni, le loro speranze, i loro hobby e le loro famiglie normali. Per tutti questa esperienza significherà una cosa sola: la maturità, e quindi il riscatto sociale. Un riscatto che però deve passare prima dal web e poi dalla tv, luoghi dove – è inutile nasconderlo – si è più esposti allo sberleffo e alla presa in giro, sopratutto da parte dei coetanei. Che, a essere sinceri, non avrebbero tutti i torti, perché questo Amici di Maria de Filippi versione scuola dell’obbligo rischia di diventare un boomerang per i ragazzi, per i professori (ma che ci fanno lì?) e per una televisione che cerca disperatamente di rinnovarsi ma continua a fare acqua da tutte le parti e ci lascia con un dubbio atroce: ma perché l’hanno chiamato La scimmia? Si accettano suggerimenti. (Io un’idea ce l’avrei).
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