Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

Dove sono le 3.000 donne yazide ridotte in schiavitù dall’Isis?

Lo Stato islamico sta per essere sconfitto in Siria, ma non si trovano ancora i bambini e le ragazze della minoranza rapiti e venduti (spesso su Whatsapp) come bestiame a partire dal 2014. «È uno scandalo che nessuno pensi a salvarli»

Leone Grotti
20/03/2019 - 4:00
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia

L’Associated Press ha immortalato la scena altamente suggestiva. Appena uscita dalla città di Baghuz, l’ultima roccaforte dell’Isis in Siria, e portata in un campo profughi dalle Forze democratiche siriane (Sdf), una donna si è strappata il pesante burqa nero di dosso e l’ha bruciato. Così una giovane yazida, come tante altre rapita e trasformata in oggetto sessuale dai terroristi islamici per cinque lunghi anni, si è liberata dal simbolo della schiavitù. «Vorrei bruciare i membri dell’Isis come quel burqa», ha dichiarato.

IL GENOCIDIO DEL 2014

Nell’estate del 2014, poco dopo la proclamazione del Califfato, lo Stato islamico ha attaccato Sinjar, nel nord dell’Iraq, facendo strage della minoranza yazida, considerata eretica. In quello che l’Onu ha definito «genocidio», i terroristi hanno massacrato tra i 2.000 e i 4.500 yazidi, soprattutto uomini e donne anziani. Allo stesso tempo, circa seimila donne e bambini sono stati rapiti, trasportati come bestiame in diverse città dell’Iraq, della Siria e della Turchia, spartiti tra i jihadisti come «bottino di guerra» e letteralmente venduti al mercato al miglior offerente. I tagliagole hanno utilizzato le come schiave sessuali, i bambini come servi nelle case degli islamisti.

«LO STUPRO È PERMESSO, LO DICE IL CORANO»

In un filmato diffuso pochi giorni fa da un campo profughi gestito dalle forze curde in Siria, si vede la moglie di un terrorista islamico che giustifica dal punto di vista dell’islam la schiavitù di queste persone: «Sono prigionieri di guerra e sono diventati schiavi, lo dice il Corano», spiega avvolta nel suo burqa. «Sono nostra proprietà e l’islam dice che puoi utilizzarli: non si può parlare di stupro. Se lo dice il Corano, chi sono io per mettere questa pratica in discussione?». La donna afferma poi di non sapere esattamente dove il Corano spieghi la liceità di questa pratica (l’ottava sura, secondo l’Isis).

LEGGI ANCHE:

I volontari della congregazione mechitarista armena distribuiscono cibo e aiuti ad Aleppo dopo il terremoto

«Il terremoto fa più paura della guerra. Aleppo ha ancora bisogno d’aiuto»

24 Marzo 2023
Gruppi di sciiti protestano in Iraq contro gli Usa

A 20 anni dall’invasione americana, l’Iraq sanguina ancora

21 Marzo 2023

A metà febbraio le Sdf hanno annunciato l’inizio della battaglia di Baghuz. Poi hanno rimandato gli scontri a marzo per consentire l’evacuazione di migliaia di civili. Nell’ultimo mese, oltre 4.000 terroristi si sono arresi e decine di migliaia di donne e bambini sono stati portati via dalla roccaforte. Ma tra questi «abbiamo trovato solo 50 o 60 yazidi», ha dichiarato all’Independent Ahmed Burjus, vicedirettore di Yazda, organizzazione che si batte in difesa dei diritti della minoranza perseguitata.

MANCANO ANCORA 3.000 TRA DONNE E BAMBINI

Secondo Yazda mancano all’appello ancora 3.000 tra donne e bambini, rapiti e venduti spesso anche più volte a diversi jihadisti. «Purtroppo non esiste un piano della comunità internazionale per rintracciarli e salvarli», spiega Burjus al Financial Times. Abdullah Shrem, che negli ultimi anni si è specializzato nel recupero e “riacquisto” di yazidi rapiti per conto delle famiglie, pensa che almeno 200 schiavi si trovino in Siria nelle mani di civili. Ma trovarli è difficile, perché il territorio è immenso.

Anche il prezzo per i riscatti è aumentato in modo esponenziale. Secondo l’attivista Amy Beam, nel 2014 i jihadisti vendevano i bambini yazidi al mercato per 500 dollari. Ora chiedono fino a 30 mila dollari per rilasciarli e spesso le famiglie non hanno le risorse necessarie per riscattarli.

BAMBINI VENDUTI VIA WHATSAPP

Alcuni rapitori, diventati proprietari di donne e bambini, inviano alle famiglie messaggi Whatsapp con le loro ultime “offerte”. Un padre, riferisce ancora il Financial Times, ha ricevuto un messaggio video nel quale i terroristi vestiti da civili gli offrivano suo figlio di 10 anni in cambio di 20 mila dollari. «È davvero difficile per me trovare una simile somma», racconta.

«È uno scandalo che la coalizione anti-Isis o la comunità internazionale non abbiano pensato a come salvare migliaia di donne e ragazze yazide», attacca Pari Ibrahim, fondatore della Free Yazidi Foundation. «Si può comprendere che l’operazione sia difficile, visto che parliamo di zone di guerra. Ma il problema non viene neanche considerato necessario o almeno importante e così le nostre donne continuano a essere torturate e abusate mese dopo mese, anno dopo anno. Si dibatte sul ritorno di Shamima Begum a Londra, ma nessuno si interessa degli yazidi».

@LeoneGrotti

Foto Ansa

Tags: Siriayazidi
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

I volontari della congregazione mechitarista armena distribuiscono cibo e aiuti ad Aleppo dopo il terremoto

«Il terremoto fa più paura della guerra. Aleppo ha ancora bisogno d’aiuto»

24 Marzo 2023
Gruppi di sciiti protestano in Iraq contro gli Usa

A 20 anni dall’invasione americana, l’Iraq sanguina ancora

21 Marzo 2023
Un ragazzo ad Aleppo recupera alcuni oggetti personali dalle macerie del devastante terremoto che ha colpito la Siria

Aleppo. «Le sanzioni ci hanno ammazzato. Ora vanno cancellate del tutto»

2 Marzo 2023
Avsi si prende cure dei sopravvissuti al terremoto ad Aleppo, in Siria

Aleppo. «Inizia la seconda fase dopo il sisma: ridare speranza al popolo siriano»

19 Febbraio 2023
Le conseguenze del terremoto nell'Idlib, in Siria

Terremoto. I jihadisti in Siria bloccano l’arrivo di aiuti nell’Idlib

15 Febbraio 2023
Il primo tir di aiuti inviato dall'Armenia alla Turchia

La grandezza del popolo armeno che invia aiuti al nemico turco

14 Febbraio 2023

Video

Caorle 2023
Video

Chiamare le cose con il loro nome. Tutti a Caorle a giugno

Redazione
6 Marzo 2023

Altri video

Lettere al direttore

Un fermo immagine tratto dalla trasmissione Rai mostra Lucia Annunziata e Eugenia Roccella durante Mezz'Ora in Più su Rai3, 19 marzo 2023 (Ansa)

Utero in affitto. La fiera dei corpi e dei sentimenti è più volgare di una parolaccia

Emanuele Boffi
21 Marzo 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Non esiste un’Unione Europea unita contro un’Italia isolata
    Lodovico Festa
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Arringa cristiana e popolare per il «diritto dei turchi a restare turchi»
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Ribadiamo: l’inchiesta di Bergamo sulla pandemia ha solo «valore catartico»
    Emanuele Boffi
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Caso Cospito. Ritorneranno gli anni di piombo?
    Rodolfo Casadei
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    La vita «ordinaria, tragica e bella» di Elena Bonner
    Angelo Bonaguro

Foto

Foto

Cura: quale integrazione tra territorio e domicilio?

22 Marzo 2023
Foto

“Bisogna pur aver fiducia di qualcuno”. Il concorso dei Nonni 2.0

13 Marzo 2023
Foto

Cosa c’è di allegro in questo maledetto paese?

10 Febbraio 2023
8/2/2014 Milano Giornata Banco Farmaceutico
punto raccolta farmaci presso Farmacia Foglia C.so di Porta Romana 56
Iconphotos/Paolo Bonfanti
Foto

Inizia oggi la Giornata di raccolta del farmaco: ecco come e perché aderire

7 Febbraio 2023
Benedetto Antelami, Deposizione dalla croce, Duomo di Parma
Foto

Davanti alla Deposizione di Antelami. Quello che non avevo mai “visto”

3 Febbraio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist