A partire dal 2014 i terroristi hanno ridotto in schiavitù 6.417 donne e bambini yazidi in Iraq e Siria. Molte jihadiste, che si unirono all'Isis, una volta rientrate in patria sono state condannate per favoreggiamento in crimini di guerra e genocidio
Gli Usa occuparono nel 2003 il paese anche se non vi era prova delle famigerate armi di distruzione di massa di Saddam Hussein. Morirono almeno 300 mila civili, cristiani e yazidi sono stati decimati a causa dell'anarchia seguita all'operazione militare
A sette anni dalla strage dell'Isis, che uccise 5 mila persone e ne rapì 6.500, tanti mancano ancora all'appello. Mentre la regione del Sinjar è contesa e instabile
Altro che pentite, le donne del Califfato hanno dimostrato di essere devote alla causa e crudeli quanto i loro mariti. Misericordia? Non senza giustizia per le loro vittime
Lo Stato islamico sta per essere sconfitto in Siria, ma non si trovano ancora i bambini e le ragazze della minoranza rapiti e venduti (spesso su Whatsapp) come bestiame a partire dal 2014. «È uno scandalo che nessuno pensi a salvarli»
Jennifer W, appena 27 anni, partì per l'Iraq nel 2014, dove con il marito comprò una "schiava" yazida o cristiana di cinque anni e per punirla la lasciò morire di sete. Tornata in patria, è stata arrestata
Copti. Yazidi. Drusi. Zoroastriani. La ricchezza inimmaginabile custodita per secoli dalle minoranze d’Oriente. E che rischiamo di perdere per sempre. Intervista a Gerald Russell
L'Isis arretra ma inasprisce il controllo sulle schiave yazide. Ora i jihadisti le mettono in vendita e le sorvegliano attraverso le app per smartphone