Un paio di chiose al discorso (quasi) perfetto di Cameron su islam e terrorismo

Di Leone Grotti
23 Luglio 2015
Il premier inglese ha condannato «l'estremismo islamista» come «ideologia sovversiva». Ma ha dimenticato un punto importante sull'islam e uno sull'Occidente
Britain's Prime Minister David Cameron delivers a speech, where he said that new Government legislation will include powers to put non-violent extremists who radicalize young people "out of action", at Ninestiles Academy in Birmingham, England, Monday, July 20, 2015. Cameron is launching a five-year plan to defeat Islamic extremism, saying it's time to counter the ideology that has attracted so many young people to the Islamic State group. In what is being billed as his most important speech on the subject, Cameron says the extremist ideology of the group, also known as ISIL, must be countered so Britain becomes a more cohesive nation in which young Muslims feel they have a stake. (Paul Ellis/PA via AP) UNITED KINGDOM OUT - NO SALES - NO ARCHIVES

Aveva detto che avrebbe fatto un «importante discorso sull’estremismo» e «l’ideologia islamista», e così è stato. Lunedì, David Cameron ha parlato chiaro alla Ninestiles School di Birmingham, promettendo un piano di cinque anni per contrastare la diffusione dell’estremismo tra 2,7 milioni di musulmani inglesi e squalificando alcuni tic politicamente corretti che spesso ostacolano il dibattito pubblico quando si tratta di accostare i termini “terrorismo” e “islam”.

«IDEOLOGIA SOVVERSIVA». Il premier britannico ha ricordato che «l’estremismo islamista è un’ideologia sovversiva», che ha come «obiettivo ultimo distruggere gli Stati-nazione per instaurare il suo regno barbarico». Un’ideologia che si nutre di teorie cospiratorie, come quella secondo cui «gli ebrei esercitano un potere malevolo e i poteri occidentali, in concerto con Israele, deliberatamente umiliano i musulmani perché hanno l’obiettivo di distruggere l’islam».

NON C’È SOLO LA VIOLENZA. Tutte balle, sentenzia Cameron, consapevole che l’estremismo ha molte facce: «Se tutti vogliamo combattere l’ideologia estremista islamista, dobbiamo anche accettare il fatto che dovremo entrare in dibattiti poco confortevoli, soprattutto quelli culturali. (…) Dobbiamo dimostrare che se dici “condanno la violenza, ma l’infedele è un essere inferiore”, o “la violenza a Londra non è giustificata, ma gli attacchi suicidi in Israele sono un’altra faccenda”, anche tu sei parte del problema. Che tu lo voglia o no, e spesso lo vuoi, stai dando sostegno a chi vuole la violenza».

«I VALORI BRITANNICI». Questo non significa che non si possa convivere tutti insieme, però ci sono alcune cose che bisogna condividere: «Siamo inglesi, rispettiamo la democrazia e lo stato di diritto, crediamo nella libertà di parola, nella libertà di stampa, nella libertà di preghiera, nei diritti uguali indipendentemente dalla razza, dal sesso, dalla sessualità o dalla fede. Crediamo nel rispetto delle diverse religioni ma allo stesso modo ci aspettiamo che queste religioni sostengano la “way of life” del Regno Unito. Questi sono i valori britannici».

DUE PECCHE. Un discorso così non si sentiva da tempo e merita di essere valorizzato, come hanno fatto alcune testate come il Giornale e il Foglio, fornendone la traduzione in italiano. Ci sono però due pecche che impediscono al discorso del premier inglese di andare davvero al fondo del problema. La prima riguarda l’islam, la seconda l’Occidente.

[pubblicita_articolo]ISLAM: SERVE UNA RIVOLUZIONE. Non si può contrastare fino in fondo l’estremismo islamico, se non si invoca ciò che il fervente musulmano Abdel Fattah Al-Sisi, presidente dell’Egitto, ha richiamato con forza davanti alle massime autorità islamiche del suo paese: «Ora mi rivolgo ai religiosi e agli imam. È inconcepibile che il pensiero che noi riteniamo più sacro faccia dell’intera umma (comunità musulmana mondiale, ndr) una causa di ansietà, pericolo, morte e distruzione per il resto del mondo. (…) Ho detto, e ripeto, che noi abbiamo bisogno di una rivoluzione religiosa. Voi, imam, siete responsabili davanti ad Allah. Il mondo intero, lo ripeto ancora, il mondo intero sta aspettando una vostra mossa… perché l’intera umma musulmana viene lacerata, viene distrutta, si sta perdendo. E si sta perdendo per opera delle nostre stesse mani».

«AUTOCRITICA NECESSARIA». Come scritto anche da Samir Khalil Samir, gesuita arabo, docente di storia araba e islamologia, insomma, «l’islam dovrebbe affrontare a fondo le tematiche della modernità: l’interpretazione del Corano, la non violenza, la libertà di coscienza, ma nessuno osa farlo. (…) Finché l’islam, invece di battersi contro gli altri – apostati, cristiani, occidente, atei – non farà un’autocritica e riconoscerà che il problema è al suo interno, non se ne verrà fuori e i Paesi islamici saranno sempre più caratterizzati dalla guerra fra di loro. Vorrei dire agli amici musulmani: affrontate, fate l’autocritica, ripensate l’islam per oggi, reinterpretate le parole del profeta. Anche nella Bibbia vi sono versetti che inneggiano alla guerra. Ma tutti noi comprendiamo che occorre reinterpretarli e non prenderli alla lettera».

CRISI DI IDENTITÀ. Se questo discorso si addice più a uno studioso, o a un leader religioso, che a un primo ministro occidentale, Cameron potrebbe però sicuramente affrontare la seconda pecca, quella che riguarda l’Occidente. Lo stesso premier ha affermato nel suo discorso che «c’è anche la questione dell’identità». La «tragica verità» è che «ci sono persone nate e cresciute qui che non si identificano con il Regno Unito, che non si sentono legate alle altre persone di qui», ha sottolineato l’inquilino di Downing Street .

UNA DOMANDA OBBLIGATORIA. Perché i giovani non sentono un «senso di appartenenza» nei confronti del Regno Unito e dei suoi valori? Questo Cameron dovrebbe chiederselo – perché lo Stato islamico non è all’origine di questa disaffezione, la sfrutta solamente – ma non se lo chiede. E così, non vedendo il problema, non può condurre il suo paese verso la soluzione.

COSA OFFRE L’OCCIDENTE? Che cosa ha da offrire il mondo occidentale, e l’Inghilterra, ai giovani che cercano un senso e un impegno totalizzante? Il relativismo assoluto, soprattutto in ambito etico (ad esempio i matrimoni gay e l’utero in affitto legalizzati durante i governi Cameron), l’indifferenza dei valori, l’esaltazione del consumismo, l’esasperazione del politicamente corretto, l’estromissione della fede da ogni ambito pubblico della vita possono davvero bastare? Sono in grado di colmare le «attese spirituali» di chi cerca «una ragione di vita o di speranza», come scriveva l’arcivescovo di Bordeaux all’indomani della strage di Charlie Hebdo? O rappresentano piuttosto un nichilismo che finisce per spingere involontariamente la gente tra le braccia dei «totalitarismi religiosi», alimentandoli?

@LeoneGrotti

Foto Ansa/Ap

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12 commenti

  1. Filippo81

    Tra i problemi dell ‘Europa ci sono proprio i governi inglesi degli ultimi anni (blair ,cameron ).

    1. Raider

      I problemi dell’Europa sono una cosa: e l’Europa è un problema per gli europei che si vedono trattare come un impaccio, come un dettaglio della storia, una storia che conduce alla dstruzione dell’identità eropea per fare posto agl immigrati e al multiculturalismo.
      Perciò, il nemico dei popoli europei sono le élite che li governano senza controllo né mandato elettorale – da Renzi alla Commissione Ue a quella presieduta dalla Jelinek – l’immigrazionismo, il Pensiero Unico: perfettamente omogenei, nell’odio verso l’identità europea classico-giudeo-cristiana, all’odo pe l’Occidente dimostrato dal multinick paranoico e da tutti gli altri nazi-islamici che boicottano questo sito.
      Ricordimocene, dico a tutti quelli che sono pronti a scagliarsi contro Ue e Occidente che rinnegano i popol europei, mentre, spesso, assa più soft con i filo-islamici che gli parlano male di Ue e Occidente. Dove c’è ancora gente come Victor Orban e popoli come quello ungherese.
      W VICTOR ORBAN!
      W L’UNGHERIA!

      1. Filippo81

        Infatti Raider, blair e cameron sono stati , e sono, dei fedeli burattini in mano alla malavita finanziaria che sta dissanguando lentamente l’Occidente.

  2. Al_Qantarah

    Cameron, Hollande sono i personaggi i quali, in accordo con Obama, hanno diretto ed attuato i bombardamenti della NATO sulla Libia per abbattere Gheddafi, seminando migliaia di vittime fra la popolazione civile, che hanno portato la distruzione ed il caos in quello che era considerato dall’ONU il paese africano con il miglior indice di sviluppo umano.
    Nessuno ha protestato per tutte quelle vittime, si calcolano in migliaia, nessuna marcia si è svolta per ricordarle, nessuna condanna dell’aggressione, dopotutto non erano occidentali, non meritano commiserazione: i libici ed i siriani sono considerati dall’Occidente atlantista quali vittime di serie B.

    1. Raider

      Il multinick mistificatore e falsario dei icae poprio e altrui o nei dialetti altrui, quando, per falsificare meglio, non passa drettamente alla scaracchiosa lingua araba, spaccia e spara altre castronerie della nota marc_
      – la guerra alla Libia era invocata da qanti accusavano l’Occidente e in particolare, l’Italia di essere in combutta con i peggiori dittatori – Mubarak! E gli Assad potevano dormire sonni tranquilli -, quale Gheddafi ea divenuto dopo essersi avvicinato all’Occidente, reo di attaccare talebani e quel benefattore dei sunniti e degli “shahid” di Hamas, fra gl altri) di Saddam Hussein:
      – tutti, in Occidente si lamentano del caos libico, a cominciare da chi voleva la gera a Gheddafi.
      – se, con i media ravveduti e politicamete corretti, non si manifesta in Occidente per le vittime non tanto dei bombardamenti occidentali – perlopiù, all’inizio e su strutture e infra-strutture militari: i civili sono roba genuina arabo-islamica -, ma delle lotte inter-arabe tra fazioni tribali, etniche, politiche, criminali, dove sono queste manifestazioni per le vittime civili nell’Islamistan?
      – quando mai i musulmani hanno manifestato a favore dei cristiani massacrati da musulmani? Mai, appunto. Mai!
      – quando scoppiarono le guerre balcaniche, l’Occidente e la N.A.T.O. – dico: la N.A.T.O. – si mobilitarono e bombardarono la Serbia – a favore della quale combatterono volontari russi: tanto perché i filo-islamici non la raccontano mai giusta – : mentre i Paesi islamici non sono mai intervenuti contro nessuno, interi Paesi, singoli dittatori, gruppi jihadisti, che, islamico, sterminasse cristiai o altre minoranze non islamiche: e di proteste di massa nell’Islamistan a favore delle vittime, neppure l’ombra.
      Perché ISLAM è SOTTOMISSIONE.

  3. Jedi

    L’islam, per cambiare, ha bisogno di una vera e propria rivoluzione dall’interno, uno “scisma” che crei in pratica una nuova religione.
    Se mai ciò accadrà (ne dubito fortemente), si potrà finalmente discernere chi sono i musulmani “buoni” da quelli “estremisti”.
    Ma fino ad allora l’islam sarà un’unica entità, violenta e intollerante come lo era il nazismo (negli anni ’30 i nazisti “moderati” erano parecchi…), e continuare ad accettare questa invasione islamica nella nostra società, avallata da politici inetti e intellettuali ignoranti, rischia concretamente di condannare noi e il progresso sociale di questi ultimi secoli.

    1. mario

      gli intellettuali non sono ignoranti, sono semplicemente senza palle

  4. Menelik

    In UK se vai al lavoro con la catenina della croce al collo, corri un serio rischio si subire mobbing e rischi il licenziamento come è già successo in molti casi, mentre se ti presenti al lavoro col velo islamico o altri segni di appartenenza religiosa sempre islamica, sei esente dalla mala accoglienza riservata ai Cristiani.
    Cameron dovrebbe riconoscere che il problema islam radicale in UK lo hanno creato loro, i governi britannici con le loro politiche nel corso degli anni: cercare di eliminare tutto ciò che è Cristiano e non far nulla contro l’islamizzazione di interi quartieri urbani.
    Negli anni 80 abitavo in UK, in una città del nord lontana dalla capitale, non c’era il problema islamico allora, ma la società inglese era molto diversa da quella italiana di pochi anni prima: era una società completamente sradicata, in balia dell’individualismo, del cercare denaro come scopo di vita per consumare e spendere in beni non durevoli, vacanze, divertimenti, droga. Le persone usate come oggetti, una vera “disposable society” una società dove prevale l’usa e geta, anche E SOPRATTUTTO nei rapporti umani, una società di tante persone solitarie anche quando stanno in compagnia.

  5. Al_Zbib

    @Yusuf

    Quel video del 2013 fu una delle prime volte in cui il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin rivelò pubblicamente la vera mefitica faccia dell’occidente.

    1. Raider

      La mefitica faccia autentica di tutti gli altri, naturalmente, è solo una delle maschere del multinick che pe conto di chi vorrebbe islamizzarlo, le prova tutte e non ne azzecca neppure mezza.
      W L’OCCIDENTE!

  6. Raider

    ll solito multinick, qui in versione copincollista, trasforma questo sito nella vetrina dei siti complottisti. Non si limita a suggerire di collegarsi a qualche altro sito, di cui fornire il link: no, da vero fedele islamico o fido segugio filo-islamico deve sabotare e delegittimare questo sito. E ogni cretinata va bene, per quello che gli ci vuole con un sito che non gli è possibile, per il momento, oscurare. Non siamo ancora a Teheran né a Ryad!
    La prima cosa che va ricordata non ai nazi-islamici, ma a coloro che i nazi-islamici vorrebbero suggestionare instillando le panaoie che gli divorano il cervello, è che quanto a
    – farsi saltare in aria con una carca espolsiva pur di ammazzare quanta più gente possibile
    – nei mercati,
    – per strada,
    – piazze, scuole ospedali,
    – inaugurazione di acquedotti centrali elettriche,
    – in processione verso i santuari sciiti,
    – in coda per un posto di lavoro nella pubblica ammistrazione, nella polizia, nei museio all’Università
    – terrorizzare e uccidere bambini che avevano commesso il torto di farsi curare da medici occidental e in strutture messe su dagli occidentali, a cominciare da inglesi e americani
    – sparare all’impazzata, sequestrare, torturare e decapitare cristiani, “apostati”, sciiti ecc…
    Ecco: quando a mettere in opera l’intero repertorio di atrocità islamiche erano – come avevano fatto per il regime baathista – i sunniti saddamiti anti-occidentali alleati agli sciiti di osservanza iraniana capeggiati da Moqtada al Sadr: allora, tutto questo andava bene, agli infami qui yusufeggianti: erano eroi dell’Islam, questi sunniti jihadisti che massacravano le gente come ora fanno con l’Isis.
    E Putin fa comodo a islamici e filo-islamici quanto loro fanno comodo a Putin: che regalerà l’atomica ai Sauditi e a chiunque ne faccia richiesta pagando l’obolo a prezzo trattabile. E con governanti come i nostri o come Cameron che si fa ricattare dagli islamici in nome, giustappunto, dei “valori britannici”, islamici e dhimmi ci sottometteranno senza colpo ferire, in modo indolore, soft. Ma senza il consenso e senza la collaborazione di chi dirà sempre
    NO ALL’SLAM!

  7. Yusuf

    La vera chiosa a Cameron l’ha fatta Putin due anni fa :

    l regime di Assad.

    La motivazione utilizzata da Obama non è certo una novità: Assad avrebbe usato il gas contro i propri connazionali, e questo, secondo Obama, rappresenta la famosa “linea rossa” che non andava oltrepassata, e che ora ha fatto scattare la necessità di intervenire.

    Nel frattempo, il suo ministro degli esteri Kerry si sta dando da fare per ottenere il massimo supporto possibile dalle nazioni alleate per un intervento militare in Siria.

    Dal canto suo, la propaganda televisiva continua a cercare di convincere gli americani …

    … della necessità di aiutare i ribelli, mostrandoli come una banda di poveracci male armati, che hanno un disperato bisogno di aiuto.

    ANNUNCIATORE TV: Molti hanno un bisogno disperato di munizioni, e ricorrono ad armi fatte in casa, come questa fionda gigante.

    Mentre il famoso contestatore pacifista degli anni 70, John Kerry, e il premio nobel per la pace Barak Obama, si affannano a cercare alleati per invadere la Siria, è esplosa però una piccola bomba mediatica, che rischia di mettere seriamente in difficoltà il loro progetto di intervento militare.

    Mentre tutti parlano della ferocia inumana del crudele dittatore Assad, è saltato fuori un video in cui uno dei capi dei ribelli, Abu Sakar, compie un gesto che è riuscito persino a scandalizzare Glenn Beck, uno dei conservatori più estremi della già estremissima Fox Television.

    GLENN BECK: Questo è un video molto cruento del comandante Abu Sakar. In questo video ha appena ucciso un membro dell’esercito siriano. Questo ribelle ora sta tagliando e aprendo il petto di quel siriano. Tira fuori il suo fegato e il suo cuore, e per farvi vedere quello che succederà a tutti i suoi nemici, il comandante … lo mangia. Il soldato morto, a terra, è il nemico del tizio che noi stiamo armando in questo momento.

    A questo punto diventa difficile per chiunque sostenere che si va in Siria per far rispettare i diritti umani dei cittadini innocenti, quando per farlo bisognerebbe armare gente che i diritti umani non sa nemmeno che cosa siano.

    Nel suo incontro con Putin, alla vigilia dell’ultimo G8, il primo ministro britannico Cameron ha continuato a ripetere il ritornello della propaganda occidentale già utilizzato con successo contro Saddam Hussein e contro Gheddafi.

    CAMERON: Io credo che Assad sia responsabile per aver dilaniato il proprio paese, e che per mettere fine all’incubo siriano lui debba essere rimosso. Le prove emerse questa settimana, in cui il regime usa il gas contro il suo popolo, rendono la cosa più evidente che mai.

    Ma questa volta Putin aveva pronta una risposta sorprendente.

    PUTIN: Riguardo al governo di Assad, e riguardo a chi si sia macchiato del sangue dei bambini e dei siriani pacifici e innocenti, non credo che lei negherà che il sangue sia sulle mani di ambedue le parti. La domanda, come sempre, è chi sia il responsabile per questo. Non credo che lei negherà il fatto che non si possano sostenere coloro che uccidono il proprio nemico e poi mangiano i loro organi. Tutto ciò è stato filmato. Lei vuole supportare questa gente? Vuole fornire armi a questa gente?

    Il video purtroppo finisce qui, ma dall’espressione di Cameron si capisce chiaramente che non si aspettava una presa di posizione così netta da parte di Putin.

    Cameron infatti ha fatto subito retromarcia – come leggiamo dall’articolo del Telegraph – e ha detto di non avere ancora deciso se seguire o meno gli americani nella decisione di armare i ribelli siriani.

    Ma Putin è stato categorico, dichiarando che qualunque richiesta di stabilire una no-fly zone sul terrirorio siriano verrò bocciata dalla Russia al Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

    La vera linea rossa quindi l’ha tracciata Putin, non Obama.

    Nel frattempo il sindaco di Londra, Boris Johnson, si è schierato apertamente contro l’armamento dei ribelli siriani. Anche Angela Merkel ha messo in guardia gli Stati Uniti dall’armare questi ribelli, dicendo che si verrebbe a creare una situazione estremamente pericolosa per tutti.

    E il governo italiano cosa dice? Naturalmente, tace. Noi siamo troppo impegnati a versare il nostro obolo annuale ai banchieri internazionali per poterci permettere di avere voce in capitolo.

    da luogocomune.net – Massimo Mazzucco – luglio 2013

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