Due poli, due vocazioni, che erano già iscritte nel suo nome: Pierre Poivre. Nomen est omen, ma cosa succede quando il presagio è doppio, contraddittorio?
Tra il nichilismo guerriero dei nazionalisti e il manicheismo benpensante progressista bisogna recuperare una posizione alternativa e non distruttiva. Appunti per chi vuole dirsi conservatore
Se si vuole una soluzione diplomatica al conflitto il modello deve essere quello della Conferenza del 1975 in Finlandia, come ha detto Mattarella. Purché ci si intenda sui diritti da tutelare
Non è un’istituzione che applica i princìpi della liberaldemocrazia ai rapporti fra gli stati, ma da sempre riflette gli equilibri di forza usciti dalla Seconda Guerra mondiale. E cambierà solo se la Russia verrà sconfitta
La battaglia capitale della Seconda Guerra mondiale raccontata da Vasilij Grossman. Un romanzo che subì le censure sovietiche e che trovò poi compimento nel capolavoro "Vita e destino"
La guerra in Ucraina e la paura dei nemici possono spingere l’Occidente a riunire ciò che era diviso, rinsaldare le identità comuni, ridefinire i confini tra chi è amico e chi no
Dibattito sull'idea di Meloni. «In Italia manca una tradizione politica conservatrice», può funzionare se saprà «congiungere liberalismo economico e difesa dei principi non negoziabili». Intervista a Eugenio Capozzi
Il 4 novembre 1921 otto milioni di italiani, inginocchiati al passaggio di un treno, onorarono la sepoltura di un soldato a cui «nessun nome appartiene perché è suo il nome di ogni figlio perduto d’Italia» e la sua madre dolorosa che lo scelse tra 11 bare
Dal primo al 10 settembre torna l'evento che permette di visitare accampamenti ricostruiti come in epoca romana, assistere a battaglie campali e giochi equestri, e seguire conferenze a tema