libia
I ribelli hanno preso Yafran e sono a 70 km da Tripoli. Ieri Gheddafi ha inviato un messaggio audio e uno video, dove afferma: «Non abbiamo paura dei vostri missili, non ci arrenderemo, le tribù sconfiggeranno le truppe armate». Intanto però i raid Nato si fanno più pesanti: distrutti edifici attorno al compound di Gheddafi, colpita anche la residenza del rais

Nuovi raid Nato sulla capitale libica, si vede il fumo che si alza dal complesso in cui si trova la residenza di Muammar Gheddafi. Il vicario apostolico di Tripoli, monsignor Martinelli: «Bombardamenti sempre più aggressivi». Oggi a Bengasi l'inviato del Cremlino Margelov incontra il leader del Cnt: «La Russia sarà il ponte tra Bengasi e Tripoli»

«Con rispetto - dichiara a Tempi Souad Sbai - ho voluto contestare le affermazioni di Napolitano che sostiene che gli sbarchi dai paesi Nord Africani siano legati alle tratte di esseri umani. Questo è un problema vecchissimo. Napolitano, che il 26 aprile parlava dei bombardamenti Nato in Libia come “sviluppo naturale” oggi chiede di non dimenticare queste persone»
