Magnaschi (ItaliaOggi): «La maggioranza resta il male minore» – Rassegna stampa/2

Di Redazione
20 Giugno 2011
Pierluigi Magnaschi commenta a Tempi il raduno della Lega a Pontida: «Le riforme annunciate da Bossi a Pontida sono vaghe e senza indicazione di tempi. Pura demagogia. Ma la Lega resta con Berlusconi, ecco la notizia. La maggioranza è messa male ma è il male minore perché l'opposizione è messa peggio»

Pierluigi Magnaschi, direttore di Italia Oggi, ha commentato a Tempi il discorso di Umberto Bossi a Pontida: «Bossi non molla Berlusconi e tiene in piedi il governo, questa è l’unica notizia. Le riforme sono solo un modo per prendere tempo. La maggioranza si trascinerà stanca fino alla fine. E’ in difficoltà ma l’opposizione è messa peggio. E’ il male minore».

Qual è la cosa più importante uscita dal raduno di Pontida tra le tante cose che ha dichiarato Umberto Bossi?
Bossi non molla Berlusconi, resta insieme al governo e ribadisce la sua centralità all’interno della Lega. In più, si è molto rafforzata l’immagine di Roberto Maroni come interlocutore di Bossi dentro la Lega.

E le riforme invocate a gran voce?
Sono un modo per prendere tempo. Bossi ha parlato, ad esempio, della riforma fiscale in modo molto vago mentre Tremonti alla Confcommercio è andato più avanti. Tutti vogliono la riforma tributaria ma il problema è come la vogliono. E’ chiaro che a Pontida non si fanno discorsi tecnici, si richiama la base e si rinnovano gli affetti. Però le proposte sono state fumose. Il trasferimento dei ministeri poi è davvero improbabile. Bossi non ha neanche indicato dei tempi, mentre si è dilungato a dare ragione ai Cobas del latte che vogliono contravvenire a regole europee.

Bossi vuole prendere i soldi per la riforma fiscale togliendoli alle missioni all’estero. E’ una proposta credibile?
Pura demagogia. In Afghanistan l’Italia ha un ruolo importante e l’intervento è del tutto legittimo perché gli Usa sono stati attaccati da una forza che ha la sua base in Afghanistan ed è automatico che la Nato intervenga. La Libia invece non si sa perché ci siamo, nessuno ci ha aggredito. Gli Usa combattono controvoglia. Adesso è tardi per ritirarsi ma avrebbe una sua logica. Abbiamo preso le parti di una fazione in una guerra civile e non si capisce perché la sinistra, che è tanto contraria alla guerra, questa volta non dica una parola.

Se è improbabile che le riforme invocate dalla Lega vengano attuate, non sarebbe meglio se il governo si dimettesse?
La situazione è sicuramente difficile per la maggioranza dopo le sberle che ha preso. Inoltre non prende provvedimenti per invertire la rotta: Tremonti parla di riforma tributaria da 11 anni. Quand’è che la vuol fare? Io sono d’accordo con la riforma della giustizia ma non ho ancora visto niente, solo parole. Il governo si trascina stanco a fine legislatura e alle elezioni prenderà una bella botta. L’opposizione però è messa ancora peggio, il Pd è diviso e in città come Napoli e Milano non comandano uomini del partito. Finché bisogna solo dire che Berlusconi è cattivo sono tutti d’accordo ma quando bisogna fare un programma poi le divisioni emergono. Quindi, il governo è deludente ma resta il male minore.

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