Il 22 luglio è morto Li Peng l’ex primo ministro che ordinò il massacro di piazza Tienanmen. Diecimila morti che nella narrazione del partito diventano «misure decisive per il futuro del paese»
A 29 anni da quel 4 giugno 1989, mentre a Hong Kong decine di migliaia di persone si riuniscono per ricordare gli studenti uccisi, il partito comunista impedisce anche solo di parlare del massacro.
Song Yongyi, ex Guardia rossa, due volte incarcerato dal regime, ricorda la Rivoluzione Culturale, a 50 anni dal suo inizio. «Il partito comunista ha spinto la gente a vivere come animali per 10 anni»