«Dopo 50 anni saranno di nuovo i Parlamenti degli Stati a decidere sull’aborto. Fondamentali i giudici nominati da Trump. La sentenza non è costruita su basi morali, ma giuridiche». Intervista al docente americano dell’Università di Notre Dame, Paolo Carozza
Con una maggioranza di 5 a 4 i giudici hanno ribaltato le sentenze Roe e Casey: «La Costituzione non fa alcun riferimento all'aborto e un tale diritto non è implicitamente protetto dalla Costituzione». Ora saranno i singoli Stati a decidere sul tema
Barricate intorno alla Corte Suprema, centri di aiuto alla vita dati al fuoco dagli attivisti di Jane’s Revenge, punti gravidanza nel mirino delle élite. E mentre la stampa pratica il silenzio sulle minacce ai giudici il paese attende la decisione su Roe v Wade
Duro editoriale del Wall Street Journal contro i silenzi di media e politici liberal sulle violenze verso la Corte Suprema: «Proteggere la democrazia significa proteggere tutte le sue istituzioni»
Si moltiplicano le proteste e le minacce ai giudici della Corte suprema americana. Ma la stampa liberal è sempre a caccia di buonissime ragioni per promuovere le interruzioni di gravidanza: «Meno rischi di diventare poveri»
«Se Dio ha ucciso suo figlio, perché io non posso?», «dovete marcire sotto terra», «RIP Gesù, ucciso da quel woke di tuo padre». La marcia dei pro-choice davanti alle case dei giudici e contro le chiese cattoliche
Che fare del Mother's Day in piena campagna pro-choice? Al grido “non fiori ma diritti” la stampa liberal americana denuncia una giornata ipocrita, crudele, discriminatoria, cattolica. Colpa di quella parola, altrove sostituita con “adulto speciale”
Dopo il parere della Corte suprema che sembra volere ribaltare la sentenza Roe v. Wade è partita l'offensiva dem che la butta in caciara e parla di contraccezione e nozze gay a rischio
Lo scandalo generato dallo scoop di Politico e la possibilità che la Corte Suprema rimetta in discussione la protezione costituzionale all'aborto è frutto di un dibattito che va avanti da 50 anni e che vede gli americani radicalmente divisi, non schierati in modo uniforme
Scoop di Politico che pubblica il parere di un giudice supremo americano contro la Roe v. Wade (che dice una cosa giusta). Non è la sentenza, ma basta per far gridare all'oscurantismo fascista