In terza serata su Retequattro c’è Il mattino ha l’oro in bocca. Elio Germano è un giovane Marco Baldini, speaker fiorentino che sbarca a Milano chiamato da Radio Deejay. Nel capoluogo lombardo scoprirà il vizio del gioco, che lo consumerà lentamente rovinandogli il rapporto con la fidanzata e con il resto del mondo. La collocazione notturna non favorirà certo lo share di un film francamente perdibile, una delle scelte poco azzeccate di Elio Germano, abituato a prendere qualche granchio.
BALDINI. La storia si basa sull’autobiografia di Marco Baldini e, se è vero che un libro non si nega a nessuno, è altrettanto vero che non sempre una biografia deve per forza diventare un film. Gli argomenti interessanti ci sarebbero anche, la radio, il vizio del gioco, la Milano degli anni Ottanta, ma si spinge troppo l’acceleratore sulla figura di Baldini, senza approfondire il resto. Ma Baldini non è David Letterman e la sua vicenda non è così interessante da attirare gli spettatori. Del resto il conduttore radiofonico non ha perso occasione per raccontare in tv e sulla carta stampata, quanto il gioco gli abbia rovinato la vita e come gli amici gli abbiano permesso di andare avanti.
BIOGRAFIA. Ma detto questo, il film è poco altro. La vita della radio è praticamente assente, compare in sottofondo in qualche scena nemmeno memorabile, gli attori sono chiamati a interpretare viventi molto amati dal pubblico come Claudio Cecchetto e Fiorello e ne escono con le ossa rotte. Germano, dal canto suo, sembra più interessante di Baldini stesso, che per tutti rimane il braccio destro di Fiorello senza un soldo in tasca e nulla più. La sua biografia da sola non giustifica un intero film e gli incassi l’hanno dimostrato. Meglio dedicarsi a visioni di altro livello e in prima serata, per esempio Truman Show su Rai4 alle 21.10.