Ai nostri fratelli musulmani chiedo il coraggio di denunciare i crimini “nazisti” dello Stato Islamico
Anche durante l’incontro organizzato da Tempi e nell’intervista al nostro settimanale, il patriarca dei caldei Louis Raphael I Sako aveva insistito sul fatto che i musulmani devono essere decisi nella condanna del terrorismo islamista. È tornato a farlo in questi giorni durante una conferenza internazionale a Vienna sul dialogo interreligioso. Sako ha poi inviato il suo intervento al sito Asianews e a Fides. Lo riproponiamo di seguito.
Ai fratelli e alle sorelle musulmane di tutto il mondo,
mi rivolgo a voi salutandovi come fratelli, all’interno della stessa famiglia umana e in nome di tutti quei valori comuni che condividiamo. Basandoci sui nostri obiettivi comuni e fiduciosi nella capacità delle nazioni di preservare la vita e di orientare l’opinione pubblica al rispetto delle aspirazioni, mi appello a voi, che rappresentate la maggioranza moderata dei musulmani ovunque vi troviate, per capire se la nostra attuale tragedia sia solo una causa persa, oppure vi siano responsabilità non ancora accertate.
Condividendo la stessa sensibilità umana, credo che anche voi – come noi – siate rimasti ugualmente scioccati dalle gesta barbare che hanno imperversato nelle città di Mosul e della piana di Ninive ai danni dei cristiani, yazidi e altre minoranze, sradicati e cacciati a mani vuote dalle loro case e villaggi in piena notte, spinti verso “un futuro incerto” in preda alla paura e al terrore.
All’interno di questa assemblea, riunita a nome dell’umanità, vale la pena ricordare che vi è una legge superiore (sharia) di amore e misericordia incisa nel cuore di ogni uomo. Questa legge superiore chiede compassione e carità, per ogni genitore privo di speranza per il proprio figlio che muore di fame fra le sue braccia e misericordia per chiunque sia oggetto di sofferenze. Per questo i crimini commessi dallo Stato islamico (SI) contro questi civili inermi rivelano un’assurda teoria o legge che nulla ha a che vedere con alcuna legge umana, quanto piuttosto con la barbarie.
Quello che più desta impressione è la violazione da parte dello SI della sacralità delle chiese e dei monasteri, dando fuoco a quello che è racchiuso all’interno fra cui vecchi manoscritti, vendendole o trasformandole in moschee, alcune delle quali fra l’altro sono state costruite nei primi secoli. Ed è al contempo fonte di vergogna assistere alla riduzione legalizzata delle donne in condizioni di prigionia; esse sono vendute al mercato degli schiavi, diventando così “merce di scambio” alla stregua di un “vecchio arnese”! Questo è, di tutti, il male peggiore! Mi fa ricordare i mostri, che vengono descritti nel libro dell’Apocalisse (capitolo 13).
Difatti, questi gesti barbari che resteranno per sempre una macchia nella storia dell’umanità, sono promossi e perpetrati da organizzazioni e ideologie del tutto simili al Nazismo e alle altre filosofie politiche totalitarie. Tuttavia, la storia umana non mostrerà mai compassione verso quanti pianificano e mettono in atto piani di natura così feroce, che minacciano persino l’esistenza stessa dei cristiani, che sono originari di queste terre. A differenza dei Nazisti e delle altre ideologie mortali del XXmo secolo, lo SI rivendica ogni suo gesto in nome dell’islam.
Ancor più, sono fonte di inquietudine quelli che hanno negato o sminuito la minaccia rappresentata dallo SI, in particolare quando la nostra gente priva di speranza – i cristiani, gli yazidi, i membri delle altre minoranze – sono stati colpiti in nome della religione islamica. Ed è al contempo fonte di costernazione la risposta del tutto deficitaria della comunità islamica ufficiale, che ha denunciato questi atti solo attraverso dichiarazioni timide e senza alcuna forza, mostrando al tempo stesso la mancanza di una vera guida nell’informare l’opinione pubblica sul pericolo rappresentato dallo Stato islamico, il quale perpetra e legittima i suoi gesti e i suoi atti con il manto della religione.
Come è possibile restare inerti davanti a questi crimini senza fine, davanti alla repressione e alla cacciata di persone innocenti, secondo comportamenti che per lo SI e i movimenti fondamentalisti sono assolutamente legittimi e legali. Non è forse questa una umiliazione per tutta l’umanità in generale e per le donne, in particolare? Abbiamo forse iniziato a vivere in un’era in cui si registra un ribaltamento dei valori? All’apparenza non vi è alcun rispetto per gli esseri umani, e la vita sembra aver perso ogni valore.
Colmi di compassione, vi chiediamo di agire in modo responsabile e di fare la vostra parte se lo Stato mostra poco, se non alcuno, interesse a liberare Mosul e le altre città della piana di Ninive, di modo che migliaia di sfollati possano fare rientro nelle loro abitazioni. È essenziale sottolineare il ruolo fondamentale ricoperto da alcune forze regionali o internazionali, che cercano di garantire la sopravvivenza delle cellule dello SI interferendo in un modo ben calcolato. Siamo preoccupati non solo per la mancanza di speranza circa un ritorno immediato nelle nostre città, cosa che spinge sempre più persone a emigrare all’estero, in una qualsiasi nazione che sappia garantire loro maggiore sicurezza, ma anche perché potremmo restare solo un frammento nella storia, implorando protezione all’Unesco perché la conservi.
In preda all’inquietudine, vi chiediamo di pensare in modo responsabile alla nostra tragedia e di fare qualcosa per migliorare la sicurezza e garantire stabilità ai cittadini. Lo sviluppo del nostro Paese potrà essere garantito solo restituendo ai suoi abitanti una vita normale. Le vere fondamenta di una vostra responsabilità comune nei nostri confronti si basano sulla vostra consapevolezza di un crescente estremismo religioso e oscurantista di natura takfirista; esso è fonte di minaccia per noi, ma non è certo meno pericoloso per voi.
Non dimenticate che i cristiani sono nativi di questa terra, e hanno contribuito a lungo allo sviluppo della cultura araba. Gli arabi devono assumere una posizione comune, con un voto univoco contro l’estremismo. E questa coalizione araba unita deve assicurare una soluzione pacifica. L’estremismo è dappertutto e ciò che serve è moderazione e un processo di revisione del pensiero che metta al bando l’oscurantismo, unito alla condanna del terrorismo in nome della religione che va combattuto in ogni sua forma.
Gli esperti e i dotti di religione musulmana devono contrastare le ragioni dello SI, confutare le loro argomentazioni con la giurisprudenza e denunciare le loro pratiche criminali, affermare che le loro idee e i loro pensieri sono una piaga per la razza umana. Le istituzioni educative e religiose devono promuovere e infondere negli studenti una cultura moderata, che insegni il rispetto della diversità e dia una immagine obiettiva dei vari popoli, che sia connotata dal rispetto e dal valore dell’uguaglianza fra tutti gli esseri umani, perché chiunque deve poter vivere in modo libero e degno.
Il vostro silenzio non è di alcuna utilità perché lo SI e i suoi seguaci sferreranno altri attacchi in grado di distorcere sempre più l’islam. Ed è pericoloso concedere loro questa possibilità, perché le persone penseranno che l’islam è una minaccia alla pace mondiale. Nutriamo grande fiducia sul fatto che possiate agire prima che sia troppo tardi, per impedire che questo tsunami possa investire una nuova zona.
Attendiamo con ansia il giorno in cui i musulmani urleranno con forza a loro stessi e quanti sono perseguitati, che gli attacchi contro persone innocenti, siano essi cristiani o musulmani, credenti o meno, sono contro la religione e contro Dio, l’Onnipotente, il solo chiamato a giudicare ogni essere umano e ricompensarlo mediante giustizia.
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Vedo che ti sei preso parecchio tempo per rispondere alla mia domanda che era in origine il perchè gli USA nelle loro arringhe verbali mai e poi mai mensionano in negativo Arabia Saudita, Qatar e Turchia. Peccato che la domanda che riporti è storpiata in perchè gli USA non attaccano – in senso militare – quei tre paesi (mistificazione). Dopo di che hai risposto a questa domanda perchè a quella originale evidentemente non potevi rispondere senza ammettere il gioco sporco degli USA da me esposto in diversi commenti vecchi e nuovi.
USraele non attacca la Turchia perchè è un vecchio alleato dell’area medio orientale sia nella sua componente musulmana capitanata da Ergogan che nella fazione laica-nazionalista al cui vertice vi è la gerarchia dei militari ideologicamente in continuità con l’ex presidente e militare Ataturk.
Per quel che concerne Arabia Saudita e Qatar, non solo questi due paesi hanno tanti affari in comune con USraele. Sono principalmente un vivaio del terrore, indispensabile per scatenare guerre e disordine. Se non ci fosse la preziosa opera sociale dei wahabiti d’arabia, gli americani per giocare in patria la carta della strategia della tensione dovrebbero invetare una scusa diversa dal terrorismo islamico. Non potrebbero giustificare la loro presenza militare in diverse terre straniere. Non potrebbero fomentare rivoluzioni democratiche nei paesi laici come lo erano la Libbia di Gheddafi o la Siria di Assad, oggi alla mercé di bande di criminali.
Grazie ad USraele, paesi come l’Iraq – antica mesopotamia – o la Siria – esempio di convinvenza interreligiosa – ricchi di storia cultura e tradizioni oggi sono distrutti. Intere popolazioni inermi hanno vissuto sulla loro pelle l’indicibile violenza dei fondamentalisti che è tuttora in corso.
Il tormento ai vicini per favorire la solidità e la tranquillità dello stato di Israele.
Troppo ricco l’Iraq unito di Saddam, troppo minacciosa la Siria amica dell’Iran. Troppo pericolosi gli Hezbollah libanesi…
Volevi usare la mia frase contro di mè. Alla luce di quanto scritto te la rinnovo visto che ti piace:
Caro Raider, fai qualcosa di cristiano, attacca USraele!
La presunzione fondata sul nulla o peggio che sul nulla, sulle mistificazioni in serie di cui dà prova MarcoL è da manuale (di psichiatria): e per una volta, MarcoL non ha bisogno di citare nessuno, per fare la figura che riesce a rimediare anche con parole che ci mette da solo.
Cosa gli fa credere che io ci abbia messo tanto a rispondergli per chissà quale motivo? Il fatto che gli abbia rovinato l’illusione in cui ha vissuto per qualche giorno di avere messo in difficoltà me, lo porta a crearsi subito, a rotta di collo una illusione compensativa, che ne rivela al vivo il perdurante stato di allucinazione in cui vive trascinandosi da una citazione all’altra. Quindi, il mio rifiuto di rispondere a un arrogante mistificatore quale è, era più che giustificato; così come, visto il post qui sopra, lo era il ritenere che MarcoL si ponesse domande a cui non è in grado di rispondere se non ribadendo le mistificazioni di cui è la prima vittima.
Allo stesso modo, è ridicolo e vile quanto lo è lui pensare che io avessi bisogno di usare contro di lui una frase che mostra l’autolesionismo di cui MarcoL non si rende neppure conto: la sua concezione di cosa è cristiano fare, rende giustizia delle sue chiacchiere a vanvera su pace, fratellanze abramitiche e altri arnesi dell’armamentario idelogico di baggianate cui fa ricorso per imitare chi MarcoL si preoccupa di citare e ricalcare perfino la calligrafia così diligentemente.
Non cavandosela con i misteri della diplomazia internazionale (Hezbollah, Nasrallah… Detto da gente che risolve le contraddizioni della storia, per es., del cristianesimo libanese, di cui non conosce nulla, riportandolo alla visione lineare e alle unilaterali assurdità del Piano Yinon) se non col sussidio magico della paranoia, MarcoL fa di peggio con i misteri della storia, senza limiti cronologici che possano limitare quello che non sa con la volontà di non saperne ancora di più.
L’idea che il Medio Oriente, il Libano, il Califfato, il dar el-Islam, la Umma fossero terre di pace, di benessere, di prosperità, di civiltà fiorente, di sviluppo umano prorompente fin quando sono arrivati, prima, i sionisti, poi, Yinon, è una castroneria così iperbolica, che lo stesso povero ignorante deve raccontarsi un’altra mega-frottola: cioè, che tutto è cominciato quando, finalmente, queste terre si stavano sviluppando impetuosamente: e questo, che diamine!, l’Occidente, gli U.S.A. e gli sceicchi cripto-ebrei non potevano permetterlo! E’ una colossale bestialità, ma, va detto, non più tante altre citazioni sballate ricopiate da MarcoL e altri suoi compagni di fesserie, che sono soliti tracannarsele a tutta gola: ma anche a volerla prendere in considerazione per un attimo, basterà considerare uno fra gli altri dati storici, culturali, statistici concreti da me portati contro le paranoie a titolo gratuito ribadite dai copincollisti associati: e cioè, che, detratti gli introiti del petrolio e del turismo, il prodotto complessivo dei Paesi arabi equivaleva la Pil della sola Spagna. Questo, fino al 1990. prima, cioè, che le politiche eurocratiche privilegiassero, in ottemperanza agli accordi eur-arabi (Bat Ye’or lo dimostra inoppugnabilmente: gli effetti di ciò che tali accordi conmportavano li scontiamo tutti: ma i mistificatori se la cavano così: Bat Ye’or è un’ebrea. Quando si dice la chiarezza…), l’agricoltura nordafricana rispetto alla nostra.
Non che le cose siano molto cambiate, nel frattempo: ma basta questo semplice dato perché a esso io mi limiti per non dilungarmi su altri punti della visione idilliaca del mondo islamico coltivata da chi mostra a cosa punti una tale massa di mistificazioni: che sarebbe cristiano attacacre USraele.
Allora, se questo è il suo ritornello, mantra, déclic ipnotico, a MarcoLdiron-dirondello rispondo nell’unico modo che può liberarlo dalle sue ossessioni.
W ISRAELE!
Quest’ultimo intervento pieno di livore, odio e arroganza – la tua nei miei riguardi – in barba ai più basilari fondamenti del Cristianesimo che io non ho mai svilito o distorto essendo il mio reale avversario una idealogia, il Sionismo, nella prassi disumana, e non degli esseri umani verso cui ho profondo rispetto, possano chiamarsi Raider o chicchessia, mi induce a riflettere sulla pochezza del sionismo.
Come si fa a scrivere con tanto fervore trionfale per poi a conti fatti non esprimere neppure un ragionamento consistente e per giunta accusando mè di non fornire prove di quanto affermo, nonostante le prove siano l’evidenza che è sotto gli occhi di chiunque abbia l’onestà intellettuale di riconoscere i ripetuti disastri compiuti dalla compagine americana in medio oriente?
Dici che vaneggio di mesopotamia quando il mondo arabo ha sempre avuto problemi.
Mi spieghi quale logica perversa giustifica l’aggressione di uno Stato sovrano che entra negli affari d’altri solo perchè le cose sono sempre andate male? Fermiamoci a riflettere su pochi punti.
Per esempio, riguardo l’America che minaccia la Siria di Assad (che a te piace, altra contraddizione visto che USraele lo vuole vedere morto) e che se non era per la Russia di Putin (che pure ti piace, altra contraddizione, lotta alla lobby gay e situazione Ucraina…) a quest’ora avrebbe già bombardato, quale giustificazione vorresti fornire?
Il giovane guaglione Obama non ha capito che Assad è meglio di Al-Nusra, FSA e Ahfad al-Rasul? L’intelligence non ha valutato bene? Gli americani sono dei bonaccioni che sbagliano a fin di bene? Spiega il tuo pensiero e non divagare su tanti argomenti senza prenderne uno sul serio. Quando si apre una parentesi la si chiude. Spiega la crisi siriana.
Prego la Redazione di fare passare al più presto il mio post: altrimenti, MarcoL, con un salto mortale fatale per la sua mente ingombrata di Piani e piattaforme, finirà per spaccarsi la testa su conclusioni più sballate delle sue disastrate premesse.
@Ochalan :
fondamentalismo wahabita, fondamentalismo talmudico e fondamentalismo cristiano-sionista, secondo cui il ritorno degli ebrei in Palestina accelererà i tempi ultimi e quindi il ritorno del Messia.
@Andrea UDT :
Nella vita, come nel film Rashomon di Akira Kurosawam può succedere che ad una stessa serie di fatti si dia, per convenienza, per ignoranza, per propensione a mentire, per paura, per ideologia o altre cause, una interpretazione diversa. Non basta avere una serie di dati a disposizione per giungere ad un giudizio veritiero, ma occorre uno sguardo leale sulla realtà. Per fare un esempio, il discorso fatto da Papa Francesco ai musulmani in Terra Santa in cui tra le altre cose affermò “Musulmani, Cristiani ed Ebrei riconoscono in Abramo, seppure ciascuno in modo diverso, un padre nella fede e un grande esempio da imitare” io lo interpreto in una maniera, qualcun altro in un’altra. Una volta dato un giudizio agirò di conseguenza e vedrò se il mio giudizio dà frutti buoni. Stesso discorso per il documento “Una strategia per Israele negli anni Ottanta”. Lei teme o denuncia (non l’ho capito bene) un atteggiamento paranoico da parte di chi usa di questo documento (che non è l’unico, visto che sono passati 32 anni) per tentare di interpretare determinati fatti ? Io credo che ogni strumento è neutro, la responsabilità è di chi lo usa.
Prima di interpetare certi documenti (e manipolare testi di papi e monsignori – e solo quelli di alcuni e non di altri) in un modo o in un altro, occorrerebbe leggere e riconoscere i documenti ufficiali a disposizione: e poi, alla luce di essi, vedere se e quali fatti corrispondono o meno; e quindi, intrerpretare il tutto, non cominciare interpretare solo quello che ci pare e poi, se i fatti ci stanno, bene, se no, peggio per loro.
Invece, senza portare alcuna prova delle proprie affermazioni (e senza negare le affermazioni altrui; e senza rispondere alle questioni poste da chi viene attaccato in modo puerile, bensì con ottusità e ostinazione pateticamente senile), i complottisti pretendono di dimostrare la verità delle proprie teorie tramite la mancanza di fatti (che, pertanto, ex definitione, non si possono provare! E che, pertanto, non provano nulla!) che li possano confutare – i mistificatori danno che solo questi non fatti ne avrebbro la capacità -: che è un metodo di (s)ragionare tipicamente paranoide.
Infatti, un mistificatore al pari del tizio che accusa Bat Ye’or – non potendola smentire – di essere ebrea e me di essere un pensionato come lui, oltre che un troll – mentre è lui o gente come lui che è solita trolleggiare -, tale MarcoL, un’altra anima buona e mite di cuore “senza se senza ma” contro gli occidentali (che sarebbero responabili di tutto e del contrario di tutto: che anche questo è un sintomo clinico della paranoia, anche ideologica ) e che mi diceva: “Se vuoi fare qualcosa di cristiano, attacca Usraele”: ebbene questo tizio mi sfidava a spiegargli perché gli U.S.A. non attaccano Arabia, Turchia e Qatar (Paesi che vedo anch’io come il fumo negli occhi, ma contro cui non chiedo di entrare in guerra: se lo facessi, i mistificatori mi accuserebbero di essere per lo scontro di civiltà: mentre io sono contro l’immigrazione, oltre che contro l’espulsione e la persecuzione dei cristiani, fra gli altri) che finanziano alcune fazioni in lotta in Iraq e Siria così come i “moderati” e pacifici iraniani, che minacciano sia Israele che l’Arabia Saudita che noi.
ra, se questo avvenisse, se gli U:S.A. (con cui non sono affatto tenero: anzi!) attaccassero davvero Arabia Turchia e Qaatar, se lo immagina, Andrea Uno Dei Tanti, che direbbero questi mistificatori e mestatori? Che i perfidi occidentali ce l’hanno con i musulmani e gli fanno la guerra! Che non gliela fanno per sordidi interessi petroliferi e poi, che gliela fanno per rubargli il petrolio – sempre pagato agli arabi dagli americani e dagli europei a prezzo di mercato, non di meno o di più – o per qualche altro odioso e sordido motivo yinonistico!
Vale a dire, comunque vada, le loro paranoie sono vere comunque, prescindendo dai fatti e anche se i fatti gli dessero torto! Che è, appunto, un’espressione tipica del pensier fisso – paranoide – del tutto dissociato da sé e dai fatti.
Il Mons. e chi lo strumentasizza possono dire questo e altro, la storia non emendata dal politicamente corretto dice cose diverse e qualcuno dovrebbe spiegare il processo per cui terre cristiane sono state islamizzate, non certo per la forza irresistibile della “religione in cui ogni uomo nasce e cui aspira ritornare” : e i musulmani che continuano una storia che conoscono bene in un modo e i musulmani che, proprio perchè la conoscono bene, hanno bisogno di questi appelli per protestare a richiesta, intepretano molto bene quello che è accaduto fin dai tempi della conquista da parte dell’Islam di quelle terre: e quello che, in maniera più soft, accadrà anche qui: la riduzione del Cristianesimo a minoranza dhimmizzata da maggioranza ricattata qual è già adesso – a titolo di esempio, tanto più probante quanto più banale, portavo il caso di “Le pahanatisme, ou Mahomet le prophète”, di Voltaire, che non può essere rappresentato più per l’opposizione dgeli islamici: ma il politicamente corretto è tutto una censura contro chiunque si discosti dalle versione ufficiale della storia e dalla distorsione della realtà in atto.
A riprova che al mistificatore di storia e cronaca e stato anagrafico del prossimo sta bene così, nulla da dichiarare sul fatto che Mons. Sako si rivolge agli islamici che tacciono e acconsentono non come “fratelli in Abramo”, ma in nome della “stessa sensibilità umana”;
che l’Iraq, quando c’è da dare addosso agli odiati occidentali, è una “creazione artificiale del colonialismo occidentale” dopo essere stata una provincia califfale priva di identità nazionale, un coacervo di tribù e di religioni senza vera identità comune;
né che accusare le politiche dell’Occidente di avere disperso e sparpagliato i cristiani per inforlire i ranghi di una immigrazione che sta destabilizzando l’Occidente, è un bel regalo per coloro che massacrano i cristiani iracheni accusando gli occidentali cui si chiede aiuto concreto.
Infine, il mistificatore non fa alcun cenno al silenzio di tomba dei “moderati” suoi pari: non solo per quanto i cristiani subiscono dali silamici in iraq e altrove, ma anche per quello che sta accadendo in Europa e altrove con gli Ebrei, criminalizzati, attaccati e indotti a fuggire da quando l’immigrazione islamica li ha individuati come bersaglio di rappresaglie giustificate – queste, sì! – dai mistificatori con le paranoie yinoniste.
Atei razionalista che si mettono un gonnellino e praticano “razionalissimi” riti occulti?
E’ solo un caso clinico: letto l’articolo qualcuno dirà “piano Yinon, piano Yinon”, ve lo avevo detto!!!
Poi non prendetevela col solito grillino tutto scie chimiche e chip sotto pelle: il quadro clinico è il medesimo.
Paranoide dissiciato.
La radice della fuga di massa che sta svuotando l’Iraq di cristiani venne qualche mese fa dal Patriarca Sako ultimamente individuata nelle politiche mediorientali delle potenze occidentali: “La democrazia e il cambiamento” sottolineò il Patriarca Sako si affermano attraverso l’educazione piuttosto che attraverso il conflitto. L’intervento occidentale nella regione non ha risolto i problemi e anzi al contrario ha prodotto più conflitto e caos. Francamente, 1400 anni di Islam non ci hanno sradicati dalle nostre terre e dalle nostre chiese, mentre le politiche dell’Occidente ci hanno dispersi e sparpagliati in giro per tutto il mondo”.
Ora Sako richiama giustamente i musulmani di buona volontà, ben sapendo quanti ce ne sono, a non cadere nella trappola tesa dai tre fondamentalismi coalizzati per smembrare l’Iraq.
Se uno è quello islamico, specifica gli altri due.
Subire l’occidente è per noi cristiani uno stare tra l’incudine e il martello. Cultura lgbt-relativismo-egoismo da una parte, terrorismo e morte dall’altra. Dove non possono ucciderci, ci scherniscono. Dove non possono torturarci ci ammoniscono. Dove non possono aggredirci ci rieducano. Se questa non è la prova dell’esistenza del Male organizzato cos’altro è?
Ma se i malvagi ci danno prova dell’esistenza del Male goffamente ci inducono a pensare che esiste anche il Bene. Se esiste Satana esiste anche Dio.
Ecco la schiavitù di Satana obbligato a compiere le Sacre Scritture e grazie al cui vincolo possiamo imparare a riconoscere i segni del tempo. Anche per questo il Papa fa bene a rammentarci la lettura della Bibbia.
@MarcoL
“Ecco la schiavitù di Satana obbligato a compiere le Sacre Scritture e grazie al cui vincolo possiamo imparare a riconoscere i segni del tempo”
Verissimo