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La preghiera del mattino

L’Isis è vivo e pericoloso, ma si può contrastare

Di Lodovico Festa
28 Marzo 2024
L'attentato a Mosca e la fragilità dell'impero russo, la pericolosità degli islamisti nota all'intelligence americana, il radicamento globale che parte dall'Africa, la necessaria riforma dell'islam. Rassegna ragionata dal web
Isis Mosca Crocus City Hall
Una parte distrutta della Crocus City Hall, la sala da concerti vicino a Mosca attaccata da un gruppo di terroristi venerdì scorso (foto Ansa)

Su Formiche Emanuele Rossi scrive: «Lo scorso anno, in una testimonianza davanti al Congresso, il generale quattro stelle Michael Kurilla, capo del Comando Centrale degli Stati Uniti, avvertiva già che l’IS-Khorasan (IS-K o ISKP), sarebbe stato in grado di eseguire “operazioni esterne contro gli Stati Uniti o gli interessi occidentali all’estero in meno di sei mesi con poco o nessun preavviso”. Nel gennaio 2023, la direttrice del Centro nazionale antiterrorismo, Christine Abizaid, rilanciava spiegando al Congresso che ISKP era “l’attore della minaccia [terroristica] che più mi preoccupa. Vediamo indicazioni preoccupanti in Afghanistan e sulle sue ambizioni che potrebbero andare oltre quel territorio immediato”. La pericolosità del gruppo si è manifestata chiaramente a gennaio, in occasione del doppio attacco suicida che ha prodotto 84 vittime a Kerman, in Iran, durante le commemorazioni per il quarto anniversario della morte di Qassem Soleiman, leader della Forza Quds. Come nel caso di...

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