Papa Francesco è cattolico? Risposta a una domanda che non dovrebbe esistere

Di Renato Farina
11 Ottobre 2015
Io dico che somiglia tremendamente a Giovanni XXIII, anche nel modo di semplificare a forza le questioni, fingendosi ignorante e avendo in realtà un pensiero finissimo

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Articolo tratto dal numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti) – L’assalto è stato condotto con sistematicità, fino al colpo finale, il monsignore che fa professione di amore omosessuale more-uxorio. Quest’ultima bomba mediatica però è stata mal calcolata, così esagerata, da far dire a un volpone come Enzo Bianchi, il teologo preferito dai giornaloni italiani, che danneggerà il Sinodo. Nel senso che ha scoperto la trama eversiva di chi vuole usarlo per uno sfregio al Vangelo, trasformandolo in una plastilina manipolabile da artisti della new age di una finta misericordia senza sostanza di carità.

L’enfasi data dalla Sala stampa vaticana a certe notizie, l’ufficializzazione data come un avvenimento solenne al bacio del Papa offerto allo sposo (uomo) di un suo allievo (uomo), la minimizzazione dell’incontro con la cristiana pentecostale che si rifiuta a costo di finire in carcere di registrare nozze gay, quasi fosse qualcosa di cui un Pontefice debba vergognarsi. Sono cose amare, sembrano gesti preparatori a uno sconquasso della tradizione.

Inutile girarci intorno e fingere una tranquillità che non c’è. Il turbamento è stato seminato, e ora si traduce in un interrogativo che non dovrebbe esistere. Questo Bergoglio è un Papa cattolico? La domanda è stata posta da Newsweek. Quasi sempre, anche grazie al compiaciuto avallo di chi tiene in pugno dall’America l’immagine del Papa, prevale l’idea che sì, con questo Papa la solidità della roccia di Pietro si è fatta misericordia liquida, e si è perduta l’essenza della verità, la chiarezza di cosa sia bene e male. Non siamo più alla critica per qualche atto od omissione (ad esempio Bergoglio che al Cuba non riceve i dissidenti, ma lo stesso si disse di Wojtyla abbracciato ad Arafat o ricevuto da Pinochet), ma alla sostanza della missione di Francesco.

La mia risposta, di uno che ha amato come un padre Giovanni Paolo II, è questa, per il poco che vale: Francesco è un Papa, sposo meraviglioso del popolo smarrito di questi tempi, che somiglia tremendamente a Giovanni XXIII, anche nei modi di porsi e di semplificare a forza le questioni, fingendosi ignorante, e in realtà avendo un pensiero finissimo. La sua misericordia è di una tenerezza rocciosa. Ha la stessa fede popolare, nutrita dalle devozioni alle rose bianche di santa Teresina come quelle delle nostre nonne. Chiede aiuto «quando sono inguaiato» a san Giuseppe (il 24 settembre a Washington).

Ma lo fa dopo aver abbattuto le porte della bottega dell’artigiano di Nazareth, convinto che ormai si debbano cercare i clienti in piazza, anche all’undicesima ora, quando si fa buio e verrebbe voglia di chiudersi nella fortezza. È convinto che il tesoro della fede sia così forte e indistruttibile da dover essere distribuito a tutti.

Il Papa, come Giovanni XXIII, come Von Balthasar, che pure è stato fatto cardinale da Wojtyla e le cui esequie sono state celebrate da Ratzinger, ritiene che si debba: 1) Abbattere i bastioni. E che nella missione: 2) Solo l’amore è credibile. Pensa che il mondo per vedere abbia bisogno di questo disarmo unilaterale della Rocca. Perché la Rocca non sono le mura che circondano il Tesoro della Tradizione (metto molte maiuscole, voi abbattete pure quelle), ma la Rocca è Cristo stesso, indifeso, inerme, povero tra i poveri, ma che non disdegna di visitare i potenti, a sorridergli, salvo dichiararsi fuori da quel giro, ed eleggere la propria patria tra i senza patria. La Chiesa è la Straniera su cui ha scritto poemi meravigliosi il poeta più tradizionalista e meno “novatore” del novecento, Thomas Stearns Eliot.

Gesù Cristo tutto intero
Ho detto che somiglia a papa Roncalli. Usa come lui la parola “carezza”. Ha usato settanta volte sette la parola “tenerezza”. È riuscito a condannare l’aborto parlando bene dei bambini che con l’aborto si scartano. Parlava a Cuba. «Quante religiose, e quanti religiosi, bruciano – e ripeto il verbo: bruciano – la loro vita accarezzando quelli che il mondo scarta, quelli che il mondo disprezza, che il mondo preferisce non ci siano (…). E una ragazza giovane, piena di aspettative, incomincia la sua vita consacrata rendendo presente la tenerezza di Dio nella sua misericordia. A volte non lo capiscono, non lo sanno, ma com’è bello per Dio, e quanto bene può fare il sorriso di uno spastico, che non sa come farlo, o quando ti vogliono baciare e ti sbavano la faccia. È la tenerezza di Dio, è la misericordia di Dio. (…) E bruciare la mia vita così, con “materiale” di scarto agli occhi del mondo, questo non parla solamente di una persona; ci parla di Gesù, che, per pura misericordia del Padre, si fece nulla, si annientò». Potrei aggiungere cento altri pezzi di discorso. Ma qui c’è Francesco, e, secondo me, Gesù Cristo tutto intero, e la Chiesa di sempre e sempre nuova.

@RenatoFarina

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28 commenti

  1. Matteo Bassi

    Fatto sta che se io testimonio di non essermi sposato in grazia di Dio il mio matrimonio è da considerarsi nullo,francamente lo trovo quantomeno troppo semplicistico e superficiale in quanto qualsiasi credente è perfettamente conscio ed educato al sacramento che stà per ricevere.L’iter burocratico snellito è un arma a doppio taglio in quanto è molto positivo riguardo alla tempistica,ma è un iter studiato appunto per rendere difficili gli annullamenti proprio in virtù della dottrina,alla prova dei fatti anche e mi auguro non sia nelle intenzioni, questo nuovo sistema semplifica,facilita e sotto certi aspetti può invogliare al divorzio.E forzatamente o volutamente modifica la dottrina.

    1. Underwater

      Se hai paura che qualcuno se ne approfitti,nessuna regola garantisce al 100% dai furbi, ma il discorso della riforma canonica non è né semplicistico, né superficiale.

  2. Matteo Bassi

    Premesso che nutro nei confronti di tutti i pontefici un profondo rispetto,non posso fare a meno di notare che Francesco sia in certe sue uscite,assolutamente ambiguo e troppo semplicistico.Non perchè la fede debba essere pane per acculturati ma perchè il suo è un vangelo all’acqua di rose in cui la misericordia è la pillola magica per ogni situazione e per ogni aspetto della vita dell’uomo.Tuttavia non può esserci misericordia senza pentimento ed andrebbe ricordato di tanto in tanto che nostro dovere è rinunciare quotidianamente alle tentazioni del maligno che c’è e si vede.Per il nostro pontefice ci sono solo bianchi campi elisi che attendono tutti alla fine della nostra vita terrena,si se il nostro cuore sarà meritevole e pentito dei peccati fatti in vita.La mia preoccupazione più grande tuttavia è riguardo al matrimonio,non mi riferisco alla comunione ai divorziati ma al divorzio breve cattolico,semplicemente non può esistere! Come può un fedele non sentirsi preso in giro, se la chiesa stessa consente di divorziare, bastante affermare che non si era in grazia di Dio al momento del matrimonio? Mesi di corsi prematrimoniali preparazione catechistica guidata da sacerdoti per non sapere di stare per sposarsi? E’ una mancanza di rispetto sia per il sacramento che per i fedeli,probabilmente neppure considerati pecore,bensi’ capre da parte del clero.Non osi l’uomo separare ciò che Dio ha unito…ecco non lo facciano pure i vescovi.

    1. yoyo

      È già stato chiarito in tutte le sedi che la riforma canonistica non comporta alcun cedimento dottrinale, ma permette ancora di più di chiarire che non c’è mai stato matrimonio tra i due, perché i Sacramenti non si annullano, ma si scoprono nulli in partenza per varie ragioni.Il fatto che vengajo responsabilizzati i vescovi non è affatto negativo, poiché queste cause competevano a loro fin dal IV sec. Snellire le pratiche lo chiedeva anche il nostro aricvescovo e rappresenta un passo avanti nel superamento di una ipertrofia buricratica in cui è precipitata anche la Chiesa inseguendo i modelli degli Stati moderni.

      1. Marina

        Sono d’accordissimo con Matteo Bassi. Sono guai seri se il sacramento del matrimonio cristiano perde valore e l’Eucarestia viene data senza che sia chiaro che ci si può accostare solo in grazia di Dio.
        Dire che la dottrina non cambia, ma la prassi sì perchè bisogna andare incontro ai problemi del mondo è conraddittorio ed equivoco, oltre che falso. Eppure fior di cardinali sostengono questo. Ciò che mi inquieta di più è che il papa non li fermi subito e che le sue parole siano spesso poco chiare. Con Giovanni Paolo II e Benedetto XVI mi sentivo sicura, ora non più, mi sembra che sia diventato tutto liquido e mi meraviglio che tanti cattolici se ne stiano tranquilli, come se niente stesse accadendo.

  3. leo aletti

    Queste discussioni non c’erano con san Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, perché sorgono con papa Francesco? Questo papa tende a separare la verità dalla morale, ciò che è unito non può essere diviso, in questa menzogna infatti sta trascinando il sinodo.

    1. underwater

      Non mi sembra. Gli ultimi interventi hanno invece strettamente unito verità dogmatica ed idea corretta di misericordia. Il Papa ha ribadito più volte che il sinodo non può e mon vuole cambiare la dottrina e non ha lasciato molti spiragli alle deviazioni stile Kasper. Rispetto al 2014 ho l impressione di un sinodo molto più concentrato e “stretto”. In più circoli minori è stato pure denunciato con forza il pericolo gender.

      1. M.G.

        Consiglio di leggere Magister su quello che sta realmente accadendo al Sinodo…e non è un bel vedere.

        1. yoyo

          Magister è sempre stato molto informato, ma scrive pur sempre per la corazzata dei repubblicones.

  4. giulia

    Troppo semplicistico liquidare così coloro che in sofferenza, in amara sofferenza, si pongono certe domande. Poi possiamo parlare del fatto che il dubbio per alcuni giornalisti e/o fedeli diventa quasi insulto, ma non si può far finta di non vedere certe cose.
    Chi si pone certe domande, non lo scordate, lo fa per amore della Chiesa ed è disonesto qualificare ciò come insubordinazione!

    1. giovanna

      Fatto sta , cara Giulia, che ti ritrovi in una brutta compagnia, come quella di “Giuseppe” e non credo che ne valga la pena, per me non ne vale la pena.
      Sì, Farina ha colto nel segno, come sempre.

      1. Giuseppe

        Condivido, Giovanna, io mi tengo le mie compagnie e lascio volentieri te con To_ni, Underwater, Pierino e – ovviamente – Renato Farina.
        Ah, e anche in compagnia di te stessa, l’unica che riesce a sopportarti.

        1. To_Ni

          Dopo l’accusa che il papa, capo della religione cattolica ha la colpa di essere “cattolico”, credo che è la migliore cosa di andarti a cercare le tue compagnie abituali per condividere i portentosi argomenti di cui siete sostenitori e che sicuramente sono da segnalare per civiltà e tolleranza. Mi permetto di proportene uno: Agnelli è troppo Juventino… dovrebbe essere un poco milanista ed un poco interista.

        2. giovanna

          “Giuseppe” non hai capito un tubo: non ne facevo una questione personale contro di te, che sei talmente sgradevole e ottuso, in tutte le tue caricature, che non hai bisogno dell’aiuto di nessuno che lo evidenzi, ma mi riferivo al pericolo che corre Giulia di perdere ciò che ha di più caro e trovarsi in compagnia di gente triste e cattiva come te.
          Secondo me, per correre dietro a particolari insignificanti, non ne vale la pena.

    2. Cisco

      @Giulia

      Non mi pare che Farina liquidi la questione in modo semplicistico: e’ giusto discuterne nel merito, ma mi sembra molto più semplicistico liquidare Francesco come non cattolico oppure come papa invalidamente eletto…

  5. Martino

    Scusate, ma gli americani non sono quelli che si vergognano di avere tra i padri fondatori dei missionari Francescani?

    1. yoyo

      Una domanda un tanto al chilo.

  6. underwater

    I due interventi qui sopra indicano che Farina ha colto nel segno. Difficile trovare una dose così densa di luoghi comuni sul Papa e sul Cattolicesimo, per non parlare delle calunnie illuministe sulla Compagnia (che personalmente non amo).

    1. pierino

      sara’ un luogo comune anche che nella unica udienzaprivata concessa in usa ha ricevuto una coppia di sodomiti?

      1. Cisco

        @Pierino

        Il papa incontra tutti, da dittatori come Pinochet e Castro a prostitute e sodomiti come Pierino e i suoi amici. Noi cattolici le persone per bene le lasciamo volentieri ai farisei e a Enzo Bianchi.

  7. Giuseppe

    Concordo, il quesito non si pone, su questo argomento potete dormire sonni tranquillissimi.
    Malgrado i mal di pancia dell’inneffabile Antonio Socci e di alcuni altri vostri fulminati opinionisti, Bergoglio è un papa cattolico, cattolicissimo, quasi la quintessenza del cattolicesimo.
    Gesuiticamente ipocrita, pronto a scagliare il sasso e nascondere la mano, infido e dissimulatore, istericamente omofobico, pronto a difendere i forti e calpestare i deboli, attentissimo al portafoglio e ai beni materiali, attivissimo nell’intervenire a gamba tesa nelle questioni politiche italiane, assente quando si tratta di condannare le ingiustizie e chi più ne ha più ne metta.
    Un papa più cattolico di così forse non lo avete mai avuto. Adesso tenetevelo.

    1. Luigi

      Giuseppe le sue sono considerazioni personali che non condivido. Io cerco di essere quanto più oggettivo possibile, e mi sembra che in quanto ad omofobico,protezione dei forti ed attenzione al portafogli sono cose non ascrivibili a questo papa ed a nessuno di quelli che hanno fatto parte della mia era (da Giovanni Paolo ii). Per quanto riguarda il resto se ne può discutere, per la politica il cristianesimo non ha portato politica ma ha portato un stile di vita cristiano e come servo del Signore quando la politica prende vie che stonano con quelle di Dio un Papa, un sacerdote, un cristiano non può rimanere in silenzio. La cristianità non la si vive solo nelle proprie mura ma la si vive sempre, nella carità, nell’ascolto e nella prarica della parola di Dio (pur con le proprie gravi debolezze personali).

    2. To_Ni

      Non abbiamo mai avuto dubbi che fosse un papa cattolico e non capisco cosa si pretende di diverso: Un papa abortista? un papa per il divorzio? un papa per l’eutanasia? per la vendita di uteri? per l’acquisto di bambini al mercato dei gay? (questi sarebbero i “deboli” calpestati? i compratori di bambini?). In sostanza si sogna un papa che sia come ogni altra cosa: stesso conformismo in nome di una libertà fatta solo di consumo di persone e cose ed il cui misero fallimento è sotto gli occhi di tutti (ed avvoglia che pieni di boria vi reputate “civili”). Ci teniamo questo Papa per non somigliarvi neanche un poco.

    3. beppe

      Lei, caro Giuseppe, deve avere proprio un odio viscerale per i “cattolici”….Mi ricorda tanto quegli eretici, quei massoni, o semplicemente quegli atei che sparavano fucilate nella schiena al “cattolicissimo” Don Bosco solo perchè non sarebbero mai stati capaci di eguagliare, neppur lontanamente, l’immensità del bene che ha saputo fare semplicemente perche abbracciava la VERITA’ che quegli altri combattevano…Stia sereno, sig. Giuseppe, e non sia giudice troppo severo dei cattolici…Un giorno, spero per lei lontano, potrebbe avere amarissime sorprese…..Cordialità.

  8. Maria

    Purtroppo mi sento di condividere la preoccupazione di Marina.. Sembra che il Papa cerchi davvero l’approvazione di tutti, soprattutto di chi è sempre stato contro la Chiesa..e questo crea sconcerto nei fedeli.
    Abbiamo bisogno di una guida salda, chiara e sicura! Gesù non era ambiguo..

  9. Marina

    Appunto, la domanda non dovrebbe proprio esistere.E’ grave che in tanti se la pongano, in un periodo in cui la fede è così attaccata. Purtroppo, non sono d’accordo per niente con l’autore dlel’articolo: a me il vdr sembra molto diverso da Giovanni XXIII che non avrebbe mai fatto certe affermazioni. L’ambiguità non fa bene alla Chiesa, crea confusione e incertezze perfino nei fedeli, figuriamoci in quelli che sono lontani. Sono molto preoccupata per il futuro, non vedo proprio dove sia questo “pensiero finissimo”, noto al contrario un procedere a zig zag, la tradizione resta, ma …… Forse il pensiero finissimo l’ha rivelato solo al suo amico Scalfari durante le tante telefonate!

    1. Beppe

      Cara sig.ra Marina, la preoccupazione non può essere di casa in chi sa che Gesù ha già vinto. Con affetto.
      PS: qualcuno fermi il vostro amico Socci, per il suo bene 😉

      1. Marina

        E’ vero. Grazie per avermelo ricordato. Resta l’amarezza per quello che vedo e sento.

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