Una nuova consapevolezza europea
Papa Francesco negli ultimi anni ha parlato spesso di una «terza guerra mondiale a pezzi» che si starebbe svolgendo sotto gli occhi disattenti e incuranti del mondo. I numerosi conflitti che silenziosamente mietono decine di migliaia di vittime ogni anno aumentano sempre di più. Viviamo oggi in un contesto geopolitico in cui giorno dopo giorno la tensione e la possibilità di un’escalation militare su scala globale crescono spaventosamente. La narrazione che di questi conflitti spesso fanno i media internazionali tende a raccontarli come scontri su scala regionale e tra di loro indipendenti. Questa narrazione, però, non riesce a dare una risposta esauriente alle domande sul perché negli ultimi anni, in maniera sempre maggiore, interi popoli si trovano trascinati in guerra. Vi è forse un filo rosso che collega la guerra in Ucraina, il conflitto israelo-palestinese, i colpi di stato in Sahel e le tensioni tra Cina e Taiwan?
Nel febbraio 1945 Franklin Delano Roosevelt, Winston Churchill e Iosif Stalin si incontrarono nella penisola di Crimea a Yalta per decidere degli assetti mondiali che avrebbero dovuto instaurarsi alla fine […]
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