«Padre, cosa faccio? L’uomo o la donna?». Le scelte pazze di noi occidentali giungono fino in Amazzonia

Di Piero Gheddo
20 Settembre 2013
Gheddo riporta l'appello di un missionario a Manaus: quello che fate voi in Italia ha conseguenze anche su questi popoli in formazione

Padre Luigi Mandelli, missionario del Pime in Brasile e Amazzonia da 30 anni, mi racconta la situazione nella sua parrocchia alla periferia estrema di Manaus, definita “Area missionaria Santa Chiara”.

«È una parrocchia che sta nascendo – dice – fra un popolo sbandato e non ancora stabilizzato nella metropoli. A Manaus c’è una continua immigrazione da ogni parte del Brasile e anche da paesi limitrofi perché la capitale dell’Amazzonia è “zona franca” che non paga tasse. Il lavoro c’è, pagato poco ma c’è. Solo un dato. La Honda importa dal Giappone i pezzi delle sue moto, a Manaus vengono montati ed esportati in tutto il mondo. Sai quante moto produce ogni giorno? 5.000, cinquemila!».

«Tu non hai l’idea di come i costumi più pazzeschi e disumani che voi inventate in Occidente, reclamizzati da televisioni, giornali e internet, prendono piede in un povero popolo che ha bisogno di tutto ed è frastornato dalla modernità che irrompe violenta in una metropoli in cui la vita, trent’anni fa, era ancora lenta e basata sui valori tradizionali. Nella mia grande parrocchia, che può avere 25-30 mila abitanti, sono quasi tutti battezzati e ci tengono alla fede e alle loro devozioni. Ma le famiglie si sfasciano, i giovani non si sposano nemmeno più, molti crescono e diventano adulti senza sperimentare l’amore della mamma e del papà e il calore protettivo ed educativo della vita familiare. Io sono l’unico prete e la mia è l’unica parrocchia in quest’Area missionaria Santa Chiara, faccio quel che posso e i fedeli vicini alla chiesa vengono alle funzioni, mi ringraziano della mia presenza e collaborano alle attività pastorali. La diocesi (e la città) di Manaus ha poco più di un milione e mezzo di abitanti, con 56 preti diocesani, 115 missionari e religiosi e 171 suore».

«Poco prima che venissi in vacanza in Italia, una ragazzina di 13-14 anni è venuta a trovarmi e mi ha detto: “Padre, io non so cosa fare. Debbo scegliere se fare l’uomo o la donna, me lo dicono i miei compagni a scuola. Io non so cosa scegliere, ma lei cosa mi consiglia?”. Non è la prima volta che sento questo discorso – continua padre Mandelli – però questa volta ho potuto andare a fondo. La bambina è sincera e sono stato sincero anch’io. Prima abbiamo pregato assieme e poi, con l’aiuto di Dio, spero di averla convinta a non rovinarsi la vita con una scelta contro natura (è anche una bella ragazzina) che la renderebbe infelice. Le ho dato una immaginetta della Madonna a cui è devota e ha promesso di tornare a vedermi. Però tu che parli e scrivi in Italia, dillo ai nostri compatrioti italiani: le scelte pazze che voi fate hanno pesanti conseguenze nel nostro popolo ancora in formazione».

Fin qui padre Mandelli. Leggo sui giornali che nella politica italiana si stanno votando o preparando leggi disumane, che affonderanno sempre più la moralità del nostro popolo e la famiglia italiana: omofobia, divorzio breve, matrimoni gay, adozioni di bambini da parte di coppie gay, eutanasia, eccetera. L’Italia è un paese democratico e dal punto di vista legale non c’è nulla da dire: chi ha un voto in più decide. «Summum ius, summa iniuria» sentenziava Cicerone: la massima rigidità nel giudicare è una grande ingiustizia. Ma i cattolici che sostengono i partiti favorevoli a queste leggi, si rendono conto che contribuiscono ad affondare ancor più la già fragile famiglia italiana, fondata come Dio vuole (e lo proclama anche la nostra Costituzione) sull’unione fra uomo e donna? Di quanto poco conta la fede in Cristo e nella Chiesa nella loro vita? E della responsabilità che assumono davanti a Dio, di cui dovranno rendere conto? Non solo, ma l’Italia (che ospita il Papa!) è considerata nel mondo il “paese cattolico” esemplare, i nostri costumi e le nostre leggi hanno un notevole influsso, nel bene e nel male, anche nel resto del mondo, specie fra le popolazioni più povere e abbandonate.

Tratto dal blog di padre Piero Gheddo

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13 commenti

  1. Italo Sgro'

    Ha ragione Giovanna e ha torto Remo. In tv è ormai pieno zeppo di propaganda gaysta, che corrompe i costumi.

  2. beppe

    ripeto, come ci ha autorevolmente insegnato il vescovo di roma, chi siamo noi per giudicare un coniglio? ho detto coniglio, caro moderatore!

    1. giovanna

      La stessa confusione la riscontro tra i bambini.
      Una mio figlio che frequenta la primaria mi ha raccontato che durante la ricreazione due bambine si sono baciate tra le risate e gli incitamenti del pubblico di bambini.
      Secondo l’dea che me ne sono fatta non c’entra niente di niente di niente alcuna tendenza omosessuale, solo il lavaggio di cervello che fa la tv, tra video ammiccanti e simil-pornografici, trasmissioni sui gay a qualsiasi ora, fiction che non possono non prevedere almeno un gay , e se ha comprato un bambino ancora più simpatico, e magari qualche discorso anche degli adulti orecchiato dai piccoli, tipo quelli che si leggono anche qui, inducendo in confusione i bambini.
      Poveri bambini.

      1. giovanna

        Scusate i refusi, è ora di pranzo, vado di frettissima.

      2. Remo

        “tra video ammiccanti e simil-pornografici, trasmissioni sui gay a qualsiasi ora, fiction che non possono non prevedere almeno un gay” mi risulta veramente difficile immaginare che canali lei riceve con la sua antenna, perché di questo gayume, che lei denuncia, sulle reti nazionali proprio non se ne vede l’ombra, a meno che lei non voglia impedire a tutti personaggi omosessuali della TV Paone, Malgiolio, Signorini, Fox, Della Gherardesca perché “traviano” i bambini.
        In compenso si vedono tamarri e tronisti fare sfoggio di una imbarazzante eterosessualità ridotta a maschilismo sciovinista.

        1. giovanna

          Confesso, non vedo la tv, mi bastano ,on-line su ttutte le principali testate, i video, popolarissimi tra i bambini, dei vari cantanti e le notizie raccapriccianti sulle fiction tv e le immancabili foto di baci gay-lesbo sulla home-page del corriere della sera ( anche oggi, come praticamente ogni giorno, foto di due donne che si baciano, non gay, solo per soddisfare la morbosità , per me questa è pornografia, e notizia su nuova stagione di fiction con personaggio che all”improvviso , dopo essersi innamorata follemente di maschi fatto e finiti nella scorsa stagione, si scopre attratta da una donna ), per capire da dove derivi la confusione di quei bambini e anche dal supporre, basandomi su molti interventi, anche di gente normale, che tra i loro genitori ci sia chi consideri nelle chiacchiere da salotto essere femmina o maschio un particolare secondario.

          1. Remo

            Quindi lei parla di “il lavaggio di cervello che fa la tv” basandosi su cose che non passano in tv (che per altro lei ha ammetto di non guardare) e di cose che i bambini non guardano come le home page dei quotidiani.

          2. giovanna

            Mi pareva di aver citato video di cantanti che IO vedo sulla home page del corriere ma che i bambini vedono in tv ( non di sicuro i miei figli ) e sanno a memoria. Solo oggi, per esempio, c’è Mel B (madre di tre figli ) : “baci sexi e lesbo per il ritorno alla musica “.
            E lo stesso si parla della fiction “le tre rose di Eva”, che IO non vedo, che viene lanciata sul corriere, ma trasmessa in tv, con molti dettagli del personaggio donna che dopo vari amori barbuti scopre un’attrazione per una donna, facendo pregustare belle scene artistiche.
            Ma di esempi se ne potrebbero fare decine e decine e decine.
            Come anche di genitori, in particolare la mamma di una compagna di scuola di mio figlio che ha spiegato alla figlia che ci si può innamorare di un uomo o di una donna, è la stessa cosa, per giustificare una amica lesbica. Ma quanto male possiamo fare ai bambini !

        2. Franco (quello vero)

          “perché di questo gayume, che lei denuncia, sulle reti nazionali proprio non se ne vede l’ombra,”.
          REMOOOOO, MA DOVE VIVI PER NON ACCORGERTENE? IN KAZAKISTAN?
          Prova a guardar un po’ meglio la tv…. e poi fai ammenda. A meno che non sei ideologizzato-preconcetto-paraocchiuto.

          1. Remo

            Di gay in tv ne vedo, e ne ho anche fatto i nomi “Paone, Malgiolio, Signorini, Fox, Della Gherardesca” quello che non si vede sono baci gay, storie d’amore ecc, a tutte le ore come dice la sig.ra Giovanna. O forse lei pretende democraticamente di vietare alle persone gay anche solo di apparire in tv?

          2. Arianna

            Non si vedono storie d’amore omosessuale? Attento che ti cresce il naso e ti si accorciano le gambe! E poi là dove la tv non raggiunge i piccoli ci sono sempre gli adulti a conversare fra loro come se i bambini fossero trasparenti o idioti. A dieci anni alcuni miei studenti mi chiedevano perché gli adulti hanno rapporti anali ed esprimevano schifo verso tale tipo di rapporto. Secondo lei i bambini sono stupidi?
            Che può fare un’insegnante?

          3. ftax

            Remo, cambia canale, che è meglio.

      3. mike

        in effetti credo anche io che sia così. dicono “ci si nasce”. ok allora si dovrebbe eliminare dalla tv riferimenti all’omosessualità e poi vedere che succede. ora penso soprattutto ai presunti ma forse non tanto messaggi subliminali. anche del passato (nel caso credo jeeg robot, baldios, tekkaman; per le donne lady oscar e il tulipano nero).

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