Nigeria, dispersi 333 studenti dopo un tentato rapimento di massa

Di Redazione
15 Dicembre 2020
Venerdì notte una banda armata di kalashnikov ha attaccato la scuola secondaria maschile di Katsina
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La confusione regna sovrana in Nigeria, mentre il governo è travolto dalle proteste dopo il rapimento di massa avvenuto venerdì a Kankara (stato nord-occidentale di Katsina) in una scuola secondaria del governo. Nessuno al momento sa dove si trovino centinaia di studenti, dopo che nella notte di venerdì un gruppo di «banditi» armati di kalashnikov ha assaltato la scuola di 839 alunni. Se 200 sono stati ritrovati nella boscaglia circostante, dopo che erano scappati per sfuggire al rapimento, altri 333 risultano dispersi.

BUHARI IN VACANZA

Secondo il portavoce del presidente Muhammadu Buhari, Garba Shehu, l’esercito ha accerchiato l’area dove i banditi si sarebbero rifugiati. Ha anche aggiunto che i giovani effettivamente rapiti sarebbero 10. Ma secondo il governatore dello Stato, che ha chiuso tutte le scuole per sicurezza, gli alunni di cui si sono perse la tracce sono 333.

Domenica centinaia di persone sono scese in piazza per protestare contro Buhari, sia per non aver mantenuto la promessa di difendere la popolazione dagli attacchi di terroristi islamici e bande armate, sia perché il presidente si trovava nello stato di Katsina in vacanza ma ha scelto di non visitare la località dove è avvenuto il rapimento. «Se fosse un uomo d’onore si sarebbe già dimesso», ha dichiarato in un comunicato il Middle Belt Forum. «Mentre gli studenti venivano rapiti, i terroristi attaccavano nello stato di Borno un villaggio a sud di Chibok. Il nostro paese si ritrova di fatto senza governo».

PROTESTANO TUTTI I NIGERIANI

L’insofferenza dei nigeriani nei confronti del governo cresce ogni giorno di più. Protestano i musulmani del Nord per l’incapacità dell’esercito di proteggere i villaggi dagli attentati di Boko Haram. Protestano i cristiani del Nord e della Middle Belt per il mancato intervento del governo a protezione degli agricoltori aggrediti dai pastori musulmani Fulani. Protestano tutte le fasce della popolazione, nelle manifestazioni caratterizzate dallo slogan “End Sars”, contro la brutalità della polizia. Il problema della sicurezza è in cima alle preoccupazioni dei nigeriani, il governo non fa che affermare di essere in grado di risolverlo, ma i fatti stentano a vedersi.

Tra i fallimenti conclamati del governo c’è anche la mancata liberazione di tutte le ragazze di Chibok, così come di Leah Sharibu. La 17enne cristiana, rapita il 19 febbraio 2018 da Dapchi dai terroristi di Boko Haram insieme ad altre 109 studentesse musulmane, è l’unica a non essere stata liberata dai jihadisti. Il presidente Buhari ha promesso di liberarla, ma anche in questo caso senza produrre risultati.

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