Melazzini e l’agenda che racconta l’inguaribile voglia di vivere
Se volete affrontare l’anno nuovo con un inno alla vita, l’agenda “L’inguaribile voglia di vivere” fa al caso vostro. È un’agenda particolare: ogni mese è presentato da uno dei dodici testimonial del Club omonimo che spiegano, nel loro vissuto quotidiano, che cosa significa per loro, «inguaribile voglia di vivere». Sono persone diverse per storia ed estrazione, che, in prima persona o attraverso ciò che è capitato a loro cari, affrontano la vita seconda una prospettiva diversa, quella della malattia. Eppure tutte testimoniano che, anche in una situazione di difficoltà e pur immersi in un mondo che spesso non si fa scrupoli di definirli “inutili” o “vegetali“, esiste un senso che rende la loro esistenza piena, bella, felice.
Fra di loro vi sono nomi noti e meno noti. Qui pubblichiamo lo scritto di Mario Melazzini, medico e presidente di Aisla, nonché presidente onorario del Club. Oltre a quella di Melazzini si possono leggere le testimonianze di Massimiliano Tresoldi, Tony Golfarelli, Emanuela De Franceschi, Paolo Marchiori, Patrizia Donati, Antonio Palmieri (deputato Pdl), Romano Magrini, Gian Piero Steccato, Mirella Marongiu, Severino Rossini e di Eugenia Roccella, che non parla di politica ma racconta la sua personale esperienza accanto alla madre.
Il club “L’inguaribile voglia di vivere”, nato nel 2010 come associazione culturale, si prefigge di difendere e diffondere il valore della vita, in qualunque condizione essa sia. Scrive il presidente del club Massimo Pandolfi (giornalista – caporedattore centrale de Il Resto del Carlino – e scrittore) nell’introduzione: «Il Club L’inguaribile voglia di vivere, con i suoi testimoni e con le sue esperienze, vuole raccontare quotidianamente come non esistano vite di serie A e di serie B. Esistono vite, punto. E nell’ovvio auspicio che si possa trovare conforto medico e scientifico per tutti coloro che soffrono per la vecchiaia, per la malattia, per la disabilità, non ci fermiamo lì, perché altrimenti sarebbe tutto inutile, assurdo, surreale. Perché altrimenti finiremmo prima o poi, tutti – malati e sani, giovani e vecchi, campioni dello sport o disabili in carrozzina – in serie B. Noi vogliamo giocare in serie A, noi vogliamo aiutare tutti a giocare in serie A! Giocare in serie A vuol dire comprendere e accettare che si può vivere anche se sei intubato, paralizzato, malato di Sla, costretto da una vita su una carrozzina, paralizzato, in stato di minima coscienza, in stato vegetativo. Sei vivo e degno come me, più di me. Vivere vuol dire tante cose: soffrire, gioie, amare. Soprattutto amare. “Vivo perché qualcuno mi ama” è lo slogan che abbiamo preso in prestito dalla nostra cara amica Patrizia Donati, una donna che da 20 anni è paralizzata e muta ma che testimonia quotidianamente come si possa trovare, da ogni situazione, un significato per la propria esistenza».
Il Club L’inguaribile voglia di vivere (fra i soci fondatori ci sono anche l’attore Alessandro Bergonzoni e il cantante Ron, vicepresidente) si prefigge di aiutare persone malate o disabile a realizzare i loro sogni. Nel primo anno e mezzo di vita, è già riuscito a portare a termine parecchie mission: ha fatto trascorrere un giorno nel ritiro del Milan e dell’Inter a due persone gravemente disabili, ha portato al mare per due estati una donna da vent’anni paralizzata e muta, ha contributo al sostegno economico di alcune famiglie e ha fornito un’attrezzatura medica speciale a un giovane rimasto paralizzato dopo un grave incidente in moto. Anche con le donazioni ricevute per l’agenda del club, verranno finanziati progetti per il 2012.
Il libro è stato realizzato dalla Tipolitografia Valbonesi in collaborazione con edizioni Ares. Il formato dell’agenda è di 23 cm per 22 e può essere prenotata scrivendo a [email protected]
Il sito del Club e il canale Youtube
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