«Sciopero revocato? Non mi sbilancio», così il direttore generale della Lega Pro Francesco Ghirelli commenta con tempi.it l’incontro di oggi con tra l’Aic e la Lega, grazie alla mediazione del presidente Federale, Giancarlo Abete. Il dg della ex Serie C non si lascia andare a commenti troppo chiari, ma spiega come «il clima sia stato positivo. Sono stati fatti passi avanti. Domani ci sarà l’assemblea di Lega con il direttivo dell’Aic e si deciderà».
DOMANI SI SA TUTTO. Bisogna quindi ancora aspettare prima di capire se domenica le squadre di Prima e Seconda Divisione saranno in campo. L’impressione è che, comunque, domani sarà resa ufficiale la pacificazione tra le parti e che quindi nel weekend tutte le partite in programma si svolgeranno con regolarità.
Lo sciopero era stato indetto lunedì dopo che il continuo braccio di ferro tra Aic e Lega Pro non aveva portato a nessun risultato soddisfacente per i calciatori: sotto accusa, la norma relativa all’utilizzo dei giovani, che prevede una distribuzione di contributi freschi a fronte dell’età media della squadra schierata in campo.
Resta ancora da capire su cosa siano stati fatti i passi avanti che starebbero portando alla soluzione: la scelta di abbassare il numero di giocatori su cui conteggiare l’età media da 10 a 11 può avere influito, ma non sembra essere l’unica novità sostanziale, dato che già nei giorni scorsi questa concessione era stata accordata dalla Lega alle società, incontrando però il rifiuto dell’Aic. Come spiega Ghirelli, ad avvicinare le parti sarebbe stata la mediazione di Giancarlo Abete, presidente Figc.
L’APERTURA DI TOMMASI. Già in tarda mattinata era arrivata l’apertura dell’associazione calciatori che, per bocca del suo presidente Damiano Tommasi, si era dimostrata disponibile a revocare lo sciopero. Dopo l’incontro l’ex centrocampista della Roma ha spiegato: «C’è più ottimismo di prima, siamo fiduciosi che l’assemblea di Lega di domani possa sciogliere i dubbi e ci permetta di scendere in campo. Non abbiamo però ancora revocato lo sciopero».