Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

La nuova strategia dell’Azerbaigian: far morire di freddo gli armeni

Dopo aver tagliato l'elettricità ai 120 mila armeni dell'Artsakh, Baku interrompe anche le forniture di gas. «Ci restano solo le stufe a legna». Quand'è che l'Italia dirà qualcosa su questa colossale violazione dei diritti umani?

Leone Grotti
19/01/2023 - 5:40
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia

Gasdotto

Non solo l’Azerbaigian blocca dal 12 dicembre il Corridoio di Lachin, scatenando così una crisi umanitaria nel territorio dell’Artsakh, dove vivono 120 mila armeni. Ma il governo di Baku ha deciso di aggravare ulteriormente la situazione, tagliando per la seconda volta le forniture di gas al territorio.

«Ci restano solo le stufe a legna»

Gli azeri avevano interrotto le forniture di gas per la prima volta il 13 dicembre, sbloccandole solo tre giorni dopo. Il 17 gennaio hanno di nuovo fermato il flusso, ripristinandolo dopo qualche ora, per poi richiudere nuovamente i rubinetti.

Con le temperature che sulle alture del Nagorno-Karabakh scendono abbondantemente sotto lo zero, la situazione è critica. Soprattutto perché dal 10 gennaio l’Azerbaigian ha bloccato anche le forniture di energia elettrica dall’Armenia all’Artsakh, impendendo la manutenzione degli impianti e causando ripetuti black-out nei territori abitati dagli armeni e problemi a quelle famiglie che utilizzano l’energia elettrica per riscaldare le case.

LEGGI ANCHE:

La copertina del numero di febbraio 2023 di Tempi, dedicata al business degli accessori per cani e gatti

Gatti, B-XVI e inflazione. Cosa c’è nel numero di febbraio di Tempi

3 Febbraio 2023
Libia, Giorgia Meloni insieme al premier del Governo di unità nazionale libico Abdulhamid Dabaiba

Patto storico sul gas. Dalla missione in Libia all’hub energia

2 Febbraio 2023

«Non sappiamo che cosa pensare, ormai l’unico modo per riscaldarci è ricorrere alle stufe a legna», ha dichiarato a Rfe Nona Baghdasarian, residente di Stepanakert.

Armeni senza gas ed elettricità

L’assenza del riscaldamento è solo l’ennesimo supplizio inferto gratuitamente, e in spregio di tutte le convenzioni internazionali sul rispetto dei diritti umani, dall’Azerbaigian agli armeni del Nagorno-Karabakh. A un mese e mezzo dall’inizio del blocco dell’unica strada che collega l’Artsakh al mondo esterno, nelle città armene del Nagorno-Karabakh manca tutto: cibo, benzina, medicine.

Le autorità locali hanno iniziato a razionare il cibo: ogni residente riceve un litro di olio per cucinare, un chilo di riso, pasta, grano saraceno e zucchero al mese. Verdura e frutta sono introvabili e i negozi vendono quasi solamente pane, latte e altri beni di prima necessità prodotti in loco. «Ma il pane non si trova sempre», spiega Baghdasarian, «e altri prodotti essenziali si riescono ad acquistare solo se si fa la coda davanti ai negozi a partire dalle prime ore del mattino».

L’assalto dell’Azerbaigian ai bambini

Per sfuggire alle critiche del mondo intero – già arrivate da Nazioni Unite, Stati Uniti, Unione Europea, Russia e organizzazioni umanitarie internazionali – l’Azerbaigian sta affinando la sua tecnica. Ieri le centinaia di cosiddetti “ambientalisti” che bloccano il Corridoio di Lachin hanno permesso il passaggio di diversi veicoli della Croce rossa internazionale con a bordo 19 bambini che, bloccati in Armenia, da oltre un mese erano separati dai genitori rimasti in Artsakh.

Durante il passaggio di una delle auto, però, 10-15 azeri con il volto mascherato hanno bloccato il veicolo, entrando a forza nell’abitacolo, filmando i bambini e gridando contro i civili. Uno dei bambini è svenuto prima che i peacekeepers russi intervenissero e lasciassero passare l’auto.

Il difensore dei diritti umani dell’Artsakh, Gegham Stepanyan, ha denunciato le «azioni criminali» degli azeri che dimostrerebbero «l’odio etnico senza confini nei confronti degli armeni».

L’Italia non ha niente da dire?

L’Azerbaigian sta acconsentendo al passaggio di pochi veicoli al giorno attraverso il Corridoio di Lachin per vendere al mondo la menzogna secondo la quale non ci sarebbe alcun blocco né alcuna crisi umanitaria. Tesi insostenibile e ampiamente invalidata dal fatto stesso che sta intervenendo la Croce rossa internazionale, la quale opera soltanto in contesti di emergenza e crisi umanitaria.

L’obiettivo di Baku, oltre che mantenere gli armeni del Nagorno-Karabakh in un continuo stato di tensione e fare pressione perché abbandonino definitivamente la loro terra, è quello di controllare tutto ciò che passa dall’Armenia all’Artsakh, imponendo di fatto un embargo illegale.

Molti paesi si sono già espressi per invocare la fine di questa colossale violazione del diritto internazionale. Il 13 gennaio la presidente dell’Assemblea nazionale francese, Yael Braun-Pivet, si è recata a Erevan per denunciare la «crisi umanitaria». Viene da chiedersi quand’è che il Parlamento italiano, per non parlare del governo, disperderà questa coltre di omertà che impedisce la difesa del diritto degli armeni a vivere in pace nella loro terra.

@LeoneGrotti

Tags: armeniarmeniaArtsakhazerbaigiangasnagorno-karabakh
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

La copertina del numero di febbraio 2023 di Tempi, dedicata al business degli accessori per cani e gatti

Gatti, B-XVI e inflazione. Cosa c’è nel numero di febbraio di Tempi

3 Febbraio 2023
Libia, Giorgia Meloni insieme al premier del Governo di unità nazionale libico Abdulhamid Dabaiba

Patto storico sul gas. Dalla missione in Libia all’hub energia

2 Febbraio 2023

Artsakh, il conflitto invisibile. «Anche fare una zuppa è impossibile»

1 Febbraio 2023

Karabakh. Il conflitto invisibile. Cosa sta succedendo alla popolazione dell’Artsakh

28 Gennaio 2023
Meloni Algeria Gas

Così l’Italia può diventare un hub del gas per l’Europa

26 Gennaio 2023
L'Azerbaigian blocca il Corridoio di Lachin in Armenia

L’autogol dell’Azerbaigian in Armenia

25 Gennaio 2023
Per commentare questo contenuto occorre effettuare l'accesso con le proprie credenziali.

Video

Video

Artsakh, il conflitto invisibile. «Anche fare una zuppa è impossibile»

Redazione
1 Febbraio 2023

Altri video

Lettere al direttore

Lombardia, sede palazzo della Regione a Milano

Voto in Lombardia. Ci sono le opinioni e poi c’è un fatto

Emanuele Boffi
9 Febbraio 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    L’isolamento internazionale della Meloni non è più nemmeno una tesi: è una fissazione
    Lodovico Festa
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Voto in Lombardia. Ci sono le opinioni e poi c’è un fatto
    Emanuele Boffi
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    L’importanza di una presenza cristiana in tutti gli ambiti della società
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Gli insostenibili argomenti di Nathalie Tocci sulla guerra in Ucraina
    Rodolfo Casadei
  • Cartolina dal Paradiso
    Cartolina dal Paradiso
    Come ho scoperto che Dio fa ardentemente il tifo per me
    Pippo Corigliano

Foto

8/2/2014 Milano Giornata Banco Farmaceutico
punto raccolta farmaci presso Farmacia Foglia C.so di Porta Romana 56
Iconphotos/Paolo Bonfanti
Foto

Inizia oggi la Giornata di raccolta del farmaco: ecco come e perché aderire

7 Febbraio 2023
Benedetto Antelami, Deposizione dalla croce, Duomo di Parma
Foto

Davanti alla Deposizione di Antelami. Quello che non avevo mai “visto”

3 Febbraio 2023
Foto

Karabakh. Il conflitto invisibile. Cosa sta succedendo alla popolazione dell’Artsakh

28 Gennaio 2023
Foto

Crisi del sistema politico. Il presidenzialismo è la soluzione?

19 Gennaio 2023
Politicall
Foto

La geopolitica tra identità e relazioni internazionali – Incontro a Torino

16 Gennaio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
    • Agosto 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist