Kim Jong-un non ha paura di volare. Ed è una notizia viste le follie compiute dal padre per il treno
Kim Jong-un non ha paura di volare. Ieri l’agenzia di stampa nordcoreana ha pubblicato una foto del dittatore comunista che scende da un velivolo all’aeroporto di Samjiyon. Che l’uomo più importante della Corea del Nord viaggi in aereo non sarebbe una notizia se Kim Jong-il, suo padre ed ex dittatore, non si fosse sempre rifiutato di farlo preferendo il treno.
PAURA DI VOLARE. L’amore del “Caro leader” per le rotaie è cosa nota, tanto che uno dei suoi lussuosissimi mezzi è in esposizione nel mausoleo dove si trova anche la sua salma a Pyongyang.
C’è chi dice che il rifiuto di volare derivasse dal terrore di essere facilmente assassinato. Ma l’ex ambasciatore svedese in Corea del Nord ha rivelato a un giornale giapponese nel 2003 che la paura di Kim Jong-il per il volo cominciò nel 1976, quando subì un incidente mentre si trovava su un elicottero e si ferì la fronte. Da allora non volle più volare.
TRENI ALL’AVANGUARDIA. Per non farsi mancare niente, però, Kim fece costruire treni blindati e personalizzati per i suoi spostamenti. Sia quelli all’interno del paese che quelli all’estero, in Cina e Russia. Per raggiungere Pechino o Mosca Kim Jong-il era solito partire con tre locomotori, per un totale di 90 vagoni, dotati di megaschermi dove guardare i tanto amati film americani, un sistema di comunicazione satellitare e diverse sale per tenere conferenze.
CHAMPAGNE E ARAGOSTE. Per soddisfare i desideri del “Caro leader”, ha rivelato un membro della polizia russa incaricato della sicurezza, lungo il tragitto era necessario costruire una ventina di stazioni private per le soste. A ogni fermata un centinaio di agenti veniva dispiegato e la corrente doveva essere staccata nelle immediate adiacenze della stazione per ragioni di sicurezza.
Nel 2001, secondo il resoconto russo, durante un viaggio durato un mese, il treno di Kim Jong-il è stato rifornito ogni giorno da un elicottero con champagne e aragosta fresca.
LA MORTE IN TRENO. Se poi si vuole dar retta ai rapporti dell’intelligence sudcoreana, il padre di Kim Jong-un sarebbe morto di infarto in un accesso d’ira proprio mentre si dirigeva in treno il 17 dicembre verso la diga di Huichon. La centrale idroelettrica doveva essere la sua ultima grande opera e negli anni l’aveva già visitata otto volte. Quando gli è stato detto che enormi crepe erano comparse sulla diga per l’ennesima volta a causa dei difetti di progettazione, Kim avrebbe subito un infarto.
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