Krugman: «Essere nell’eurozona significa che i creditori possono distruggere la tua economia se metti un piede oltre la linea». Dopo Atene tocca a Roma?
«La premessa è che è mancata la solidarietà europea. La generosità di cui parlano i tedeschi non è servita altro che a pagare gli interessi alle banche (tedesche). Ben altro serviva. È questione di gratitudine: la Germania ha distrutto la Grecia per la seconda volta in un secolo, stavolta con la complicità della troika. La prima volta, nell’ultima guerra mondiale, ha avuto il condono quasi totale dei suoi debiti. Quella sì che era generosità: un perdono incondizionato da parte dell’America che aveva mandato a morire centinaia di migliaia di suoi giovani in una guerra causata dalla Germania. E con l’aggiunta dei finanziamenti a pioggia del piano Marshall».
Joseph Stiglitz premio Nobel per l’economia 2001, la Repubblica, 11 luglio 2015
Paul Krugman premio Nobel per l’economia 2008, New York Times, 12 luglio 2015
I miei (allora) bambini si accostavano con il loro soldino alla vecchina di piazza Solomos a Zacinto che dava loro una pannocchia arrostita e una carezza, dicendo: italiani, greci, una faccia, una razza.
Nel 2016 non ci basterà cantare nel coro per pagare il fiscal compact.
La prossima volta è la nostra volta.