«Inghilterra, non farlo. Sono stato un fervido sostenitore della legge sull’eutanasia olandese. Ma ora, dopo 12 anni di esperienza, ho cambiato radicalmente idea». Così Theo Boer, docente all’università di Utrecht e membro della commissione olandese che controlla e monitora gli effetti della legge, ha messo in guarda i deputati del Regno Unito che stanno discutendo la legalizzazione del suicidio assistito.
SUICIDIO ASSISTITO INGLESE. La legge di cui Lord Falconer è relatore è stata preparata insieme alla lobby pro eutanasia “Dignity in Dying” e permetterà ai malati terminali con aspettative di vita inferiori a sei mesi di fare richiesta ai medici di un farmaco letale da ingerire in qualunque momento, purché non in pubblico. Boer, insieme ad altri, è stato invitato a Westminster per fornire la sua opinione di esperto in materia.
EUTANASIA È LO STANDARD. Boer era uno dei sostenitori della legge sull’eutanasia e a suo tempo aveva dichiarato che «una buona legge produrrà un numero relativamente basso di decessi». Il tempo e i numeri non gli hanno dato ragione visto che le vittime per l’eutanasia in Olanda crescono del 15 per cento ogni anno e alla fine del 2014 potrebbero toccare quota 6.000. Boer ha parlato del suicidio assistito (chiamato anche eutanasia passiva) come di «un piano inclinato» inarrestabile, tanto che in Olanda «da misura eccezionale» è diventato «la procedura standard per un malato di tumore».
MORTE A DOMICILIO. Secondo il professore il suicidio assistito seguirà la stessa parabola dell’aborto: uno scenario inquietante se si considera che 47 anni dopo la sua legalizzazione avvengono ogni anno in Inghilterra ben 200 mila interruzioni di gravidanza. Boer si è detto preoccupato anche dal fatto che in Olanda la legge sta per essere estesa anche a «dementi e depressi», da uccidere magari con «le unità mobili di eutanasia», cioè i medici che su appositi camioncini si recano a fare l’iniezione mortale a casa dei pazienti che la richiedono.
COSTANTE AUMENTO. Oggi una persona su sette in Olanda muore uccisa da un dottore. Nel 2012 le vittime accertate sono state 4.188, il 3 per cento di tutti i decessi in Olanda, ma molti casi (compresi quelli di suicidio assistito) non vengono riportati e le stime non tengono conto di almeno un migliaio di morti.