
Il nonno africano, la nonna “sparaparole”. Ci hanno scritto oltre duemila nipoti

Ricordate il concorso nazionale lanciato il 2 ottobre scorso dall’Associazione Nonni2.0 in collaborazione con Tempi. In occasione della festa dei Nonni era stato proposto agli allievi di tutte le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie, di cimentarsi in classe nello svolgimento di un componimento (in forma di tema tradizionale, lettera, racconto o poesia) sul tema “Io e i miei nonni: esperienze e riflessioni”. Ebbene, il giorno di chiusura del concorso, lo scorso 28 febbraio, erano arrivati all’indirizzo dell’Associazione la bellezza di 2.026 elaborati.
I GIOVANISSIMI DELLE STATALI
Presentati da singoli nipoti o da classi intere, i Nonni2.0 hanno contato 1.142 componimenti firmati da bambini delle elementari, 761 da ragazzini delle medie e 303 da adolescenti delle superiori. La maggioranza assoluta dei giovanissimi autori proviene da scuole statali, a testimonianza di quanto un concorso “artigianale” abbia suscitato l’interesse e raccolto l’adesione degli insegnanti di ogni ordine, grado e Regione: Lombardia, Veneto e Piemonte in testa, ma si contano centinaia di racconti (e poesie: moltissimi ragazzi hanno preferito questa formula al classico tema) anche da Campania, Sicilia e dalle Marche. E sono tutti straordinari.
AFFETTO, IRONIA, PREMURA
È buffo: in un paese preoccupato di scontornare in tv e su giornali forme e sembianze alla famiglia, il mondo imprevedibile, per dirla alla Chesterton – che non potrebbe fare a meno di noi e che esisteva prima di noi – ritrova tutta la sua grandezza e necessità nelle parole di bambini e ragazzi alle prese con i nonni e l’affetto per la storia che li ha messi al mondo. Nonni che non sono eterni e con i quali i ragazzi desiderano vivere il tempo più intensamente, nonni che scatenano l’ironia, spesso capaci di bizzarre decisioni domestiche, ma pieni di senso della realtà e di esperienze vissute che gioiosamente e premurosamente vengono narrate dai bambini.
LA NOSTALGIA PER CHI È LONTANO O NON C’È PIÙ
C’è di tutto, la nostalgia del nonno che vive in Africa e che la nipote vede solo ogni due anni, i nonni dell’Est, che per vederli occorre un viaggio, la nonna minuta che appena apre bocca diventa una “macchina sparaparole”, il nonno che inforca la porta per sopravvivenza e per tornare sempre, il nonno che non c’è più e che il nipote tuttavia racconta usando solo il tempo presente, come ancora ce l’avesse davanti. E qualcuno ha capovolto la sfida, mettendosi nei panni della nonna che guarda i nipoti.
A MAGGIO LA PREMIAZIONE
I testi verranno valutati il 17 aprile da una giuria presieduta da Davide Rondoni e composta da insegnanti, docenti universitari, membri dell’Associazione e collaboratori di Tempi. I componimenti migliori verranno premiati nel corso di una cerimonia che si terrà a Milano nel mese di maggio: sono previsti premi per i primi tre classificati tra le scuole primarie, tra le scuole secondarie di primo grado e tra quelle di secondo grado, premi in buoni acquisto di diverso valore (da un minimo di 50 a un massimo di 300 euro a premio). Verranno premiate inoltre anche le scuole frequentate dagli studenti che si sono classificati primi e attestati e menzioni per i primi dieci classificati di ogni grado di scuola. Presto vi daremo tutti i dettagli sulla giornata di maggio.
Foto bambina da Shutterstock
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