Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Cultura

Hotel Rwanda, la vera storia del direttore d’albergo che salvò dal genocidio 1.268 hutu e tutsi

L’autobiografia di Paul Rusesabagina, scritta assieme al giornalista americano Tom Zoellner alla vigilia del ventennale del massacro nel "paese delle mille colline"

Sergio Casali
18/06/2013 - 16:39
Cultura
CondividiTwittaChattaInvia

Articolo tratto dall’Osservatore Romano – Racconta un’antica storia africana che un uomo diede rifugio a un leone ferito e che questo, una volta guarito, se ne andò senza arrecare alcun danno alla famiglia che viveva in quella casa. «Se un uomo può ospitare sotto il suo tetto un feroce leone — è la conclusione della saggezza popolare — perché non potrebbe accogliere un essere umano, un suo simile?». Paul Rusesabagina, ex direttore d’albergo rwandese, narra questo detto nel libro che racconta la sua vita per spiegare l’istintivo senso di ospitalità del suo popolo e, a partire da qui, descrive i cento giorni in cui il suo albergo divenne un rifugio per centinaia di persone nel mezzo del caos del genocidio del 1994.

Sulla storia del massacro dei tutsi e degli hutu moderati, sul ruolo ambiguo dell’Occidente, su alcune figure di “giusti” (come il console italiano Pierantonio Costa) si è scritto molto, in questi anni: basti ricordare il reportage Desideriamo informarla che domani verremo uccisi con le nostre famiglie di Philip Gourevitch, o il film Accadde in aprile. Alla vigilia del ventennale del genocidio, viene pubblicata in italiano l’autobiografia che Rusesabagina ha scritto assieme al giornalista americano Tom Zoellner, e che racconta la vicenda che è stata al centro del bel film Hotel Rwanda diretto da Terry George e uscito nelle sale di tutto il mondo dieci anni fa (Hotel Rwanda, la vera storia, Genova, Il Canneto, 2013, pagine 195, 18 euro). Zoellner riesce a far emergere la figura di un uomo giusto dallo sfondo di quei giorni drammatici: ne emerge un ritratto netto, definito, ma senza cedere alle tentazioni agiografiche. Al contrario, ciò che resta in primo piano non è il protagonismo del direttore dell’albergo, ma le vicende umane dei suoi ospiti e, soprattutto, del «Paese delle mille colline» che Rusesabagina ricorda con l’affetto e la nostalgia del profugo.

Hotel Rwanda

Era il 6 aprile 1994 quando in Rwanda si scatenò l’inferno: in tre mesi un milione di morti, massacri e violenze di ogni genere. In quei cento giorni di follia collettiva Rusesabagina, che dirigeva l’Hôtel des Mille Collines, nascose nell’albergo tutsi ed hutu moderati, contribuendo così a salvare la vita di 1.268 persone, protetto non tanto dalle impotenti milizie Onu o dalla polizia, ma dalla rete di rapporti e amicizie intrecciata in anni di lavoro. Nel ricordo di quei giorni è vivissimo lo stupore per la costruzione sistematica dell’odio razziale e per il potere devastante delle parole che — soprattutto nella propaganda della Radio-Télevision Libre des Mille Collines — furono in grado di trasformare un popolo mite e accogliente nel protagonista del «genocidio più rapido ed efficiente della storia».

LEGGI ANCHE:

L'eroe di Hotel Rwanda, Paul Rusesabagina, viene portato via in manette in Rwanda

L’eroe di “Hotel Rwanda” condannato per terrorismo. «Vendetta politica»

21 Settembre 2021
Paul Rusesabagina ruanda

Arrestato mr “Hotel Rwanda”. La famiglia: «Persecuzione politica»

1 Settembre 2020

La differenza tra hutu e tutsi è un’invenzione e il protagonista del racconto lo spiega partendo dalla sua vicenda di figlio di famiglia mista: ma le divisioni coloniali furono sfruttate per creare barriere tra la gente, per far crescere il disprezzo, per far emergere frustrazioni antiche. A questo si aggiunse una politica dissennata della comunità internazionale e di alcuni Paesi in modo particolare: così, in breve tempo, lo strumento da lavoro di questo popolo contadino, il machete, si tramutò in una micidiale e orrenda macchina da sterminio. E quelli che fino a poco prima erano amici, compagni di classe, vicini di casa, divennero spie e assassini, come quei giovani che, da un giorno all’altro, iniziarono a perseguitare i compagni di classe che avevano il padre hutu. «Non dimenticherò mai — racconta l’autore — lo sguardo di determinazione, addirittura di esultanza, di quei ragazzi fin troppo entusiasti nell’accettare il loro nuovo ruolo di esseri superiori».

Nella descrizione asciutta della violenza di quei giorni, si staglia la normalità della figura di Paul Rusesabagina: «Il mio unico orgoglio — spiega nell’introduzione — è che rimasi al mio posto e continuai a fare il mio lavoro di direttore, mentre ogni senso morale scompariva». Il direttore accoglieva tutti coloro che chiedevano aiuto, mentre fuggire dal Paese sembrava impossibile: quasi 1.300 persone in uno spazio progettato per trecento, di cui quaranta nella sua stanza. Si dormiva nei corridoi, nella sala da ballo, sui pavimenti dei bagni, nelle dispense, si beveva l’acqua della piscina. E, nel frattempo, il direttore sfruttava la linea telefonica del fax — l’unica attiva — per far arrivare la sua voce in tutto il mondo e per sollecitare le conoscenze politiche e militari affinché l’hotel fosse preservato dalle incursioni armate. Bevve drink discutendo con decine di colonnelli, utilizzò le sue capacità diplomatiche per salvare la vita della sua famiglia e dei suoi ospiti: «Mi ritrovai seduto a un tavolino da cocktail con davanti a me qualcuno che, quel giorno, poteva aver commesso decine di omicidi. (…) Chiacchieravamo come se niente fosse, come se stessimo trattando l’acquisto di nuova utensileria per la cucina o discutendo di uno speciale evento che si doveva organizzare di lì a poco nella sala da ballo».

Rusesabagina scelse di non partire per rimanere, come unica, esile barriera tra quelle 1.268 persone e la morte. Lo fece con la serenità di un giusto che percepisce quella come l’unica scelta possibile e seguendo l’istinto ospitale dell’uomo africano, che sarebbe disposto ad accogliere in casa sua anche i leoni: «Sono solo un direttore d’albergo né più ne meno — dice di sé — addestrato a negoziare contratti e incaricato di fornire alloggio a coloro che ne hanno bisogno. Feci ciò che chiunque avrebbe fatto in quelle circostanze. Dissi di no ad azioni ignobili, come credevo che chiunque avrebbe fatto, e ancora adesso mi sconcerta che molti invece abbiano potuto dire di sì».

Tags: genocidio rwandahotel rwandapaul rusesabagina
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

L'eroe di Hotel Rwanda, Paul Rusesabagina, viene portato via in manette in Rwanda

L’eroe di “Hotel Rwanda” condannato per terrorismo. «Vendetta politica»

21 Settembre 2021
Paul Rusesabagina ruanda

Arrestato mr “Hotel Rwanda”. La famiglia: «Persecuzione politica»

1 Settembre 2020

Rwanda, a 25 anni dal genocidio. «Ho perdonato l’uomo che uccise i miei figli»

7 Aprile 2019

I testimoni eroici della fede in Ruanda, a 25 anni dal genocidio

4 Aprile 2019

«Si muore una volta, non due. Il mio messaggio continuerà, anche se mi ammazzano»

25 Gennaio 2015

A lezione di carità e giustizia da Rusesabagina l’“eroe” di Hotel Rwanda

15 Novembre 2014

Video

Caorle 2023
Video

Chiamare le cose con il loro nome. Tutti a Caorle a giugno

Redazione
6 Marzo 2023

Altri video

Lettere al direttore

Un fermo immagine tratto dalla trasmissione Rai mostra Lucia Annunziata e Eugenia Roccella durante Mezz'Ora in Più su Rai3, 19 marzo 2023 (Ansa)

Utero in affitto. La fiera dei corpi e dei sentimenti è più volgare di una parolaccia

Emanuele Boffi
21 Marzo 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Beppe Sala emblema della crisi dei sindaci “woke” occidentali
    Lodovico Festa
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Quei cattolici popolari in difesa della (vera) lotta operaia e contadina
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Ribadiamo: l’inchiesta di Bergamo sulla pandemia ha solo «valore catartico»
    Emanuele Boffi
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Caso Cospito. Ritorneranno gli anni di piombo?
    Rodolfo Casadei
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    La vita «ordinaria, tragica e bella» di Elena Bonner
    Angelo Bonaguro

Foto

Foto

“Bisogna pur aver fiducia di qualcuno”. Il concorso dei Nonni 2.0

13 Marzo 2023
Foto

Cosa c’è di allegro in questo maledetto paese?

10 Febbraio 2023
8/2/2014 Milano Giornata Banco Farmaceutico
punto raccolta farmaci presso Farmacia Foglia C.so di Porta Romana 56
Iconphotos/Paolo Bonfanti
Foto

Inizia oggi la Giornata di raccolta del farmaco: ecco come e perché aderire

7 Febbraio 2023
Benedetto Antelami, Deposizione dalla croce, Duomo di Parma
Foto

Davanti alla Deposizione di Antelami. Quello che non avevo mai “visto”

3 Febbraio 2023
Foto

Karabakh. Il conflitto invisibile. Cosa sta succedendo alla popolazione dell’Artsakh

28 Gennaio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist