Farina: «Ho svelato il mistero Dreyfus alla Camera prima che parlasse Feltri»

Di Redazione
28 Settembre 2012
Renato Farina dichiara sul caso Sallusti e la paternità dell'articolo a firma Dreyfus: «Chiedo a chi cerchi onestamente la verità di verificare quando mi sia determinato a rivelare la paternità dell'articolo».

[internal_video vid=49491] «Dopo l’errore giudiziario gravissimo che si è espresso nella condanna al carcere per Sallusti, è in corso un più modesto errore giornalistico che mi riguarda e purtroppo incide su quello che è il bene più prezioso, cioè la buona fede». Ha detto così oggi il deputato del Pdl Renato Farina, che ieri ha dichiarato in Parlamento che l’articolo diffamatorio per cui il direttore del Giornale Alessandro Sallusti è stato condannato a 14 mesi di carcere, in realtà l’ha scritto lui, sotto lo pseudonimo Dreyfus.

«CHI CERCA LA VERITÀ, VERIFICHI». «Chiedo a chi cerchi onestamente la verità di verificare con la cronista Angela Frenda del Corriere, il deputato Antonio Palmieri, gli avvocati Grazia Volo e Massimo Rossi quando io mi sia determinato a rivelare alla Camera la paternità dell’articolo a firma Dreyfus» ha aggiunto Farina. «Ben prima cioè che lo dicesse in pubblico Vittorio Feltri. È stato troppo tardi? Liberi di crederlo e di insultarmi. Ma è stato in realtà perfettamente funzionale – se si vuole riflettere – anche come tempistica, allo svelamento della assurda macchina giudiziaria punitiva messa in campo contro Sallusti».

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9 commenti

  1. Luigi Lupo

    Farina è uno che svela assurde macchine giudiziarie.
    Sallusti è un simbolo della libertà di stampa.
    E il giudice offeso? Essendo probabilmente una toga rossa nulla gli è dovuto!

  2. david

    E’ l’ora di un nuovo martire: Farina! Mi raccomando: non pubblicate (come fate solitamente) le opinioni contro il martire, che sono apparse sui giornali, come quella di Gramellini su La Stampa!
    State dando, man mano che maturate (????), spettacolo e, Dio lo voglia, anche agli altri. Spettacolo, cioè, di limite e di tradimento (pero’ voi ciellini vip -giornalisti e politici- di limiti e tradimenti ne avete troppi!!!!) , e perciò di umiliazione: diceva il Vs don Giussani. Le parole che seguono in questo scritto del Giuss non le trascrivo perchè per voi ciellini sono solo un paravento: diventano una scappatoia, un punto di fuga troppo facile!!!!!!
    E tra poco cosa uscirà? Un nuovo comunicato dell’uff. stampa di Cl in cui si scrive che Cl non è responsabile dei comportamenti di Farina? Ma allora Cl a cosa serve???? Cari ciellini, non è come voi dite un movimento di educazione alla fede? E quindi non dovrebbe essere un movimento che crea una “umanità diversa, affascinante” come voi dite e come avete detto a me quando vi ho incontrati e seguiti? Bene, l’umanità diversa di Farina, Simone, Daccò (è ciellino anche lui anche se lo ignorate!) e Formigoni mi fa aumentare la voglia di stare sempre più lontano da Cl. Vale a dire stare lontano da chi si sente sempre immacolato e da chi considera gli altri tutti cattivi, fuori dalla grazia di Dio, insensibili, con il cuore atrofizzato.
    Ecco chi è Farina secondo me e secondo Gramellini: “Un ex giornalista-deputato che dichiara di avere scritto volutamente non un’opinione, ma una balla per aizzare la rabbia dei lettori antiabortisti e l’odio verso le procure. E che prima di avvertire «l’obbligo di coscienza» (ohibò) e «la responsabilità morale e giuridica» (doppio ohibò) dei propri atti ha aspettato che il suo direttore fosse condannato in via definitiva”. E io aggiungo: ha tirato fuori la sua richiesta di pena di morte per un giudice -secondo lui abortista-; ha aspettato soprattutto di essere scoperto da Travaglio e da Feltri. E cosa ancora più sconcertante: si è ostinato a continuare a fare il giornalista, nonostante fosse stato radiato dall’ Ordine dei Giornalisti, scrivendo nascosto dagli pseudonimi. (Solo a me un giornalista di Tempi scrisse che non posso avere uno pseudonimo, anche se io non sono un giornalista radiato!!!!!)
    Ma si sa, i ciellini-redattori di Tempi non vogliono obbedire a quest’ Ordine dei Giornalisti ( tra poco faranno un convegno perchè vogliono abolirlo?) così come non vogliono obbedire alla attuale magistratura (perchè politicizzata e usa la carcerazzione preventiva): non vogliono obbedire a nessun’ autorità civile?????????
    Comunque , cari redattori di Tempi, nella vostra ricerca di opinioni a favore del martire, avete trovate Polito che dice: “far scrivere un giornalista non iscritto viola le regole di deontologia”. E quindi chi le ha violate queste regole? Lo spirito santo oppure Farina e Sallusti?????

    1. david

      E inorridisco davanti alla faccia di bronzo di Farina: nell’ultima sua frase di quest’articolo pretende pure che vengano riconosciuti i suoi meriti! Ha voluto svelare la “assurda macchina giudiziaria punitiva messa in campo contro Sallusti».
      Sarà pure assurda ma solo per un motivo: perchè chi dovrebbe pagare con ben più di 14 mesi è l’autore dell’articolo incriminato! Non ha aspettato i lanci di agenzia che davano la versione corretta degli eventi, non ha pubblicato mai nessuna rettifica, nè scuse, ha invocato la pena di morte per il giudice secondo lui abortista, ha continuato a fare il giornalista nonostante fosse radiato!!!!!! E queste non sono colpe???????? Il Farina non le riconosce?????????? Scriva su Tempi se le riconosce, una per una!!!!!!!!!!!!!!!!!

  3. giesse

    Essendo iniziata la caccia al Farina, l’unico che può fermarla è solo Sallusti.

  4. maio

    Carlo, io non ho mai fatto parte del partito del’ amore ma nemmeno partecipato alle campagne di odio. Ma li ha mai letti quei giornali che prima diffamano, poi quando gli dimostrano che hanno torto, nemmeno chiedono scusa e quando, finalmente, li condannano, piangono di essere perseguitati? Abbiate un minimo di dignità! PS Chi è il Galvani?

  5. maio

    E piantatela di fare passare da vittima quel signore li, che ogni tanto ne combina qualcuna.
    Ha avuto 7 anni di tempo per chiedere scusa a chi aveva diffamato. Che bravo il mite Fontana che accusa qualcuno di omicidio e lo condanna a morte! Che poi si sia dimostrato subito che era stato un articolo falso e cafonesco, nello stile di quel giornale e dei personaggi che ci scrivevano. Il partito del’ amore. Le vere fabbriche dell’ odio.

    1. carlo

      Tutti dovrebbero imparare l’amore da lei, Maio, che scrive continuamente nel sito di un giornale che non condivide per criticare e offendere giornalisti e lettori e comincia con “piantatela”….
      Vedo comunque che ha cercato di abbandonare le frasi tipiche del Galvani,deve essere stata una bella faticaccia,anche se la parola vittima e anche fabbrica dell’odio sono nella top ten del Galvani.
      Ma un bel panino al pollo omofobo se lo può sempre fare!

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